Archive for Maggio 19th, 2015

  • Cara Redazione Operai Contro, Il Gruppo Marcegaglia è passato dal salario d’ingresso sbandierato in questi ultimi anni, a licenziamenti camuffati da trasferimenti. Dopo la vicenda della Marcegaglia di Sesto San Giovanni (Mi), che prevedeva il trasferimento di 175 lavoratori con un incentivo di € 30.000 per chi non accettava, la stessa operazione sta preoccupando i sindacati metalmeccanici di Lecco, per la richiesta della Marcegaglia di Lomagna, di trasferire 15 impiegati a Mantova. Questi 15 impiegati dovrebbero affrontare un viaggio di lavoro di 160 Km andata e 160 Km al ritorno. Operazione che creerebbe tanti problemi, prima occupazionali nel sito […] 0

    Licenziamenti mascherati da trasferimenti.

    Cara Redazione Operai Contro, Il Gruppo Marcegaglia è passato dal salario d’ingresso sbandierato in questi ultimi anni, a licenziamenti camuffati da trasferimenti. Dopo la vicenda della Marcegaglia di Sesto San Giovanni (Mi), che prevedeva il trasferimento di 175 lavoratori con un incentivo di € 30.000 per chi non accettava, la stessa operazione sta preoccupando i sindacati metalmeccanici di Lecco, per la richiesta della Marcegaglia di Lomagna, di trasferire 15 impiegati a Mantova. Questi 15 impiegati dovrebbero affrontare un viaggio di lavoro di 160 Km andata e 160 Km al ritorno. Operazione che creerebbe tanti problemi, prima occupazionali nel sito […]

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  • da http://www.kairospartners.com/ Lavoratori chiedono aumenti salariali del 60% (Il Sole 24 Ore Radiocor) – Roma, 18 mag – Due grandi fabbriche di automobili di Fiat e Renault in Turchia a Bursa (nord-ovest) sono ancora paralizzate a causa di uno sciopero dei lavoratori che chiedono aumenti salariali. Le linee di montaggio di questi due siti sono ferme “a causa del blocco dei dipendenti” si e’ appreso dalle due societa’ Lo sciopero e’ iniziato nella notte tra giovedi’ e venerdi’ nella piu’ grande fabbrica di auto del paese, quello della societa’ Oyak-Renault, una joint venture fondata dal produttore francese e Oyak, […] 0

    Ancora bloccate per sciopero le fabbriche di Fiat e Renault in Turchia

    da http://www.kairospartners.com/ Lavoratori chiedono aumenti salariali del 60% (Il Sole 24 Ore Radiocor) – Roma, 18 mag – Due grandi fabbriche di automobili di Fiat e Renault in Turchia a Bursa (nord-ovest) sono ancora paralizzate a causa di uno sciopero dei lavoratori che chiedono aumenti salariali. Le linee di montaggio di questi due siti sono ferme “a causa del blocco dei dipendenti” si e’ appreso dalle due societa’ Lo sciopero e’ iniziato nella notte tra giovedi’ e venerdi’ nella piu’ grande fabbrica di auto del paese, quello della societa’ Oyak-Renault, una joint venture fondata dal produttore francese e Oyak, […]

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  • Redazione di Operai Contro, eravamo circa 500 operai della Indesit, in sala mensa, ad acoltare la relazione del leader della Fiom Cgil, Maurizio Landini, giunto a Carinaro questa mattina. Il nodo è quello, noto, della vertenza Indesit, il marchio acquistato dalla multinazionale americana Whirlpool, e per i cui stabilimenti italiani si prevede un drastico piano di ridimensionamento. Per Carinaro, centro dell’Agro Aversano in provincia di Caserta, il piano vede addirittura la chiusura dello stabilimento, che impiega 815 unità. Gli operai hanno ascoltato la relazione di Landini, che ha illustrato lo stato della vertenza che, anche nell’ultimo incontro avuto a […] 0

    WHIRLPOOL: ASSEMBLEA DI LANDINI

    Redazione di Operai Contro, eravamo circa 500 operai della Indesit, in sala mensa, ad acoltare la relazione del leader della Fiom Cgil, Maurizio Landini, giunto a Carinaro questa mattina. Il nodo è quello, noto, della vertenza Indesit, il marchio acquistato dalla multinazionale americana Whirlpool, e per i cui stabilimenti italiani si prevede un drastico piano di ridimensionamento. Per Carinaro, centro dell’Agro Aversano in provincia di Caserta, il piano vede addirittura la chiusura dello stabilimento, che impiega 815 unità. Gli operai hanno ascoltato la relazione di Landini, che ha illustrato lo stato della vertenza che, anche nell’ultimo incontro avuto a […]

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  • NOVELIS PIEVE EMANUELE GLI IMPIANTI RESTANO FERMI: LO SCIOPERO E IL PRESIDIO CONTINUANO Da venerdì pomeriggio, gli impianti della Novelis di Pieve Emanuele, che in condizioni normali funzionano a ciclo continuo, sono fermi. La colpa non è certo degli operai, che da quattro giorni scioperano e presidiano i cancelli della fabbrica, ma del gruppo dirigente dell’impresa, che ha scelto lo scontro frontale licenziando uno dei loro rappresentanti: lo storico delegato della Fiom. Così, anche questa mattina all’alba si sono trovati in tanti al presidio, determinati e con una rivendicazione unanime: il ritiro del licenziamento. E quando, al termine dell’incontro […] 0

    OPERAI NOVELIS DI PIEVE EMANUELE

    NOVELIS PIEVE EMANUELE GLI IMPIANTI RESTANO FERMI: LO SCIOPERO E IL PRESIDIO CONTINUANO Da venerdì pomeriggio, gli impianti della Novelis di Pieve Emanuele, che in condizioni normali funzionano a ciclo continuo, sono fermi. La colpa non è certo degli operai, che da quattro giorni scioperano e presidiano i cancelli della fabbrica, ma del gruppo dirigente dell’impresa, che ha scelto lo scontro frontale licenziando uno dei loro rappresentanti: lo storico delegato della Fiom. Così, anche questa mattina all’alba si sono trovati in tanti al presidio, determinati e con una rivendicazione unanime: il ritiro del licenziamento. E quando, al termine dell’incontro […]

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  • Redazione di operai Contro, Mentre Renzi parla di bonus, il senato approva una nuova legge per salvare i padroni assassini dell’ILVA Se il disegno di legge 1345 riguardante gli ecoreati, sul quale domani si esprimerà definitivamente il Senato, viene approvato, diventerà l’ottava legge salva-Ilva». Il Ddl ecoreati promosso dal Pd e dal M5S, con il sostegno di un ampio e trasversale fronte politico, fornisce ai padroni un formidabile scudo di impunità. Infatti il disastro ambientale, nella formulazione ambigua del testo, è tale se ‘cagionato abusivamente’. Ma se il disastro ambientale avvenisse in presenza di impianti regolarmente autorizzati?. Allora tutto […] 0

    ILVA: L’OTTAVA LEGGE AL SERVIZIO DEI PADRONI ASSASSINI

    Redazione di operai Contro, Mentre Renzi parla di bonus, il senato approva una nuova legge per salvare i padroni assassini dell’ILVA Se il disegno di legge 1345 riguardante gli ecoreati, sul quale domani si esprimerà definitivamente il Senato, viene approvato, diventerà l’ottava legge salva-Ilva». Il Ddl ecoreati promosso dal Pd e dal M5S, con il sostegno di un ampio e trasversale fronte politico, fornisce ai padroni un formidabile scudo di impunità. Infatti il disastro ambientale, nella formulazione ambigua del testo, è tale se ‘cagionato abusivamente’. Ma se il disastro ambientale avvenisse in presenza di impianti regolarmente autorizzati?. Allora tutto […]

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  • DALLA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO TARANTO – Gli ex lavoratori della Marcegaglia Buildtec di Taranto, che avrebbero dovuto essere ricollocati dall’azienda piemontese Otlec in base a un accordo siglato il 3 dicembre 2014 al ministero dello Sviluppo economico, hanno prima bloccato temporaneamente il ponte girevole, poi si sono radunati sotto la sede del Municipio di Taranto per un sit-in. Sono 84 i lavoratori interessati, attualmente in Cassa integrazione straordinaria (con scadenza a novembre), che dovevano essere riassunti dalla Otlec, azienda che opera nella lavorazione dell’acciaio e nella produzione di cogeneratori e bruciatori, ma l’accordo per la reindustrializzazione è saltato. Una […] 0

    TARANTO: LE RICOLLOCAZIONI

    DALLA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO TARANTO – Gli ex lavoratori della Marcegaglia Buildtec di Taranto, che avrebbero dovuto essere ricollocati dall’azienda piemontese Otlec in base a un accordo siglato il 3 dicembre 2014 al ministero dello Sviluppo economico, hanno prima bloccato temporaneamente il ponte girevole, poi si sono radunati sotto la sede del Municipio di Taranto per un sit-in. Sono 84 i lavoratori interessati, attualmente in Cassa integrazione straordinaria (con scadenza a novembre), che dovevano essere riassunti dalla Otlec, azienda che opera nella lavorazione dell’acciaio e nella produzione di cogeneratori e bruciatori, ma l’accordo per la reindustrializzazione è saltato. Una […]

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  • Redazione di Operai Contro cresce il tempo di chiusura della fabbrica e crescono le prese per il culo degli operai. Ora è il turno del fondo americano Lcv Capital Management. Il fondo prenderà un po di soldi Gli operai pugliesi continueranno ad essere licenziati Vi mando un articolo Un operaio di Bari Un investimento di 120 milioni di euro nel settore dell’industria automobilistica con ricadute occupazionali per Bari e Gioia Tauro tra le 700 e le 1200 persone nel giro di 3-4 anni, grazie a nuove assunzioni ed al riassorbimento dei dipendenti dell’ex Om carrelli, di Modugno (Bari), e di […] 0

    OM CARRELLI: CONTINUANO LE PRESE PER IL CULO DEGLI OPERAI

    Redazione di Operai Contro cresce il tempo di chiusura della fabbrica e crescono le prese per il culo degli operai. Ora è il turno del fondo americano Lcv Capital Management. Il fondo prenderà un po di soldi Gli operai pugliesi continueranno ad essere licenziati Vi mando un articolo Un operaio di Bari Un investimento di 120 milioni di euro nel settore dell’industria automobilistica con ricadute occupazionali per Bari e Gioia Tauro tra le 700 e le 1200 persone nel giro di 3-4 anni, grazie a nuove assunzioni ed al riassorbimento dei dipendenti dell’ex Om carrelli, di Modugno (Bari), e di […]

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  • Redazione di Operai Contro, negli USA si ammazzano i giovani neri, in Francia si ammazzano i giovani figli degli immigrati Nuovi scontri a Parigi Vi invio un articolo Un lettore La settima notte di fuoco nel 2005: la rivolta durò tre settimane A Bobigny, nella banlieue di Parigi, sono in corso scontri tra polizia e manifestanti, dopo la decisione della giustizia francese diassolvere i due agenti coinvolti nel processo sulla morte dei due ragazzi Zyed e Bouna, che scatenò le proteste del 2005. Secondo I-Télé, una donna è stata ferita e i gendarmi sul posto hanno dovuto chiamare i rinforzi. […] 0

    BANLIEUE DI PARIGI

    Redazione di Operai Contro, negli USA si ammazzano i giovani neri, in Francia si ammazzano i giovani figli degli immigrati Nuovi scontri a Parigi Vi invio un articolo Un lettore La settima notte di fuoco nel 2005: la rivolta durò tre settimane A Bobigny, nella banlieue di Parigi, sono in corso scontri tra polizia e manifestanti, dopo la decisione della giustizia francese diassolvere i due agenti coinvolti nel processo sulla morte dei due ragazzi Zyed e Bouna, che scatenò le proteste del 2005. Secondo I-Télé, una donna è stata ferita e i gendarmi sul posto hanno dovuto chiamare i rinforzi. […]

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  • Redazione di Operai Contro, Renzi è un gangster che sguazza nella menzogna Elimina l’articolo 18 e da la possibilità ai padroni di licenziare e lo chiama decreto assunzioni Riforma la scuola e la rende una perfetta scuola di classe e la chiama “scuola buona” Rapina la pensione e lascia un biglietto usato per il tram e lo chiama Bonus Il capo del Pd è sicuro che le sue menzogne passeranno Operai, pensionati, disoccupati, tocca a noi sotterrarlo Un operaio 0

    UN FURTO CHIAMATO BONUS

    Redazione di Operai Contro, Renzi è un gangster che sguazza nella menzogna Elimina l’articolo 18 e da la possibilità ai padroni di licenziare e lo chiama decreto assunzioni Riforma la scuola e la rende una perfetta scuola di classe e la chiama “scuola buona” Rapina la pensione e lascia un biglietto usato per il tram e lo chiama Bonus Il capo del Pd è sicuro che le sue menzogne passeranno Operai, pensionati, disoccupati, tocca a noi sotterrarlo Un operaio

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  • Caro Operai Contro, “La decisione di stabilire una missione navale Ue per distruggere il modello di business dei contrabbandieri e delle reti di trafficanti nel Mediterraneo è stata appena presa”. L’annuncio di ieri è di Federica Mogherini, parla a nome del Consiglio Ue che ha preso la decisione e di cui la Mogherini ne è l’alto rappresentante. Quindi l’Italia e l’Europa sono pronte a intervenire con le navi da guerra sulle coste libiche, devono però aspettare il via libera dell’Onu. L’Italia e l’Europa non hanno neanche tentato un approccio con i gruppi che comandano in Libia, in guerra fra […] 0

    Pronte le navi da guerra

    Caro Operai Contro, “La decisione di stabilire una missione navale Ue per distruggere il modello di business dei contrabbandieri e delle reti di trafficanti nel Mediterraneo è stata appena presa”. L’annuncio di ieri è di Federica Mogherini, parla a nome del Consiglio Ue che ha preso la decisione e di cui la Mogherini ne è l’alto rappresentante. Quindi l’Italia e l’Europa sono pronte a intervenire con le navi da guerra sulle coste libiche, devono però aspettare il via libera dell’Onu. L’Italia e l’Europa non hanno neanche tentato un approccio con i gruppi che comandano in Libia, in guerra fra […]

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