LISTA NERA – 2

La lista nera alla Stellantis di Pomigliano vuole far fuori tutti quelli che possono essere un ostacolo al massimo profitto, compresi quadri e militanti della FIOM
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La lista nera alla Stellantis di Pomigliano vuole far fuori tutti quelli che possono essere un ostacolo al massimo profitto, compresi quadri e militanti della FIOM

Il 26 luglio i sindacati firmatutto hanno siglato, malgrado a Pomigliano lavorino attualmente più di un migliaio di trasfertisti, provenienti da Melfi e Cassino, un nuovo contratto di solidarietà che coinvolge 525 dipendenti, di cui 482 operai. Una lista nera per tenere fuori dallo stabilimento operai “indesiderati” e per dare un esempio agli altri che nell’ultimo periodo, di fronte al sistematico peggioramento delle condizioni di lavoro, hanno ripreso a scioperare. Vedi articolo su Operai Contro del 7 settembre: La Lista Nera ( https://www.operaicontro.it/2023/09/07/la-lista-nera/ ).

Nella lista nera, oltre a RCL e operai con oltre trent’anni di fabbrica, vi sono tutti quelli che l’azienda individua come potenziali oppositori.
E così nella lista ci sono rappresentanti del sindacalismo di base, operai ribelli e buona parte dell’apparato FIOM. Addirittura include distaccati esterni che fanno i dirigenti fuori e non hanno rapporti con la fabbrica.
Della fabbrica vi sono operai di base della FIOM e il delegato più votato alle ultime elezioni RLS.
È una dichiarazione di guerra: in Stellantis chi dà copertura sindacale agli scioperi, chi esprime critiche nei confronti delle politiche aziendali, chi non abbassa la testa e cerca di reagire, è fuori!
Nella migliore tradizione della Fiat di Marchionne, i nuovi dirigenti hanno lo stesso approccio.
La Lista Nera è un segnale rivolto a tutti gli operai: attaccano apertamente quelli non allineati per dare un segnale a tutti.
La Lista Nera è composta in parte da elementi che fanno parte da anni di piccole organizzazioni sindacali, ma nella migliore tradizione di queste parrocchie, questi operai guardano come nemici tutti quelli che non militano nella loro organizzazione.
È difficile che trovino una via unitaria per reagire alla rappresaglia aziendale, e su queste divisioni il padrone fa affidamento. Alla fine faranno solo l’ennesimo ricorso legale.
La FIOM è un discorso a parte. Mettendo fuori buona parte dell’apparato di fabbrica, perde gli elementi più rappresentativi. Al momento dalla FIOM non ci sono reazioni ufficiali.
Cosa bolle in pentola? Stanno cercando una mediazione con l’azienda dietro le quinte?
Gli operai di questo sindacato ci pensino bene: di fronte alla Lista Nera si può rispondere solo con la lotta. Qualsiasi mediazione con l’azienda sarà vissuta dai vertici Stellantis come una vittoria sul sindacato e su tutti gli operai.
Di fronte ai primi tentativi degli operai di reagire contro le sempre peggiori condizioni di lavoro, l’azienda risponde con questa provocazione perché vuole subito fermare la mobilitazione operaia.
È muro contro muro.
Gli operai, e principalmente quelli della Lista Nera, saranno capaci di costruirne uno più duro e più resistente di quello del padrone?
F. R.

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