Lo spettro dell’astensionismo

Redazione di operai contro, la crisi sta erodendo inesorabilmente ogni credibilità ai partiti borghesi di destra o di sinistra. Gli operai se ne stanno a casa e non vanno a votare, un andamento che in questi anni si sta facendo sempre più chiaro e su cui abbiamo già scritto (si veda l’articolo http://www.operaicontro.it/?p=9755730149 ) Domenica scorsa al ballottaggio di importanti comuni del Trentino come Bolzano nuovo aumento delle astensioni. A Bolzano, che storicamente aveva affluenze superiori al 70%, hanno espresso il proprio voto per i vari partiti di destra e sinistra che li rappresentano 30.558 votanti su 78.460 elettori, il […]
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Redazione di operai contro,

la crisi sta erodendo inesorabilmente ogni credibilità ai partiti borghesi di destra o di sinistra. Gli operai se ne stanno a casa e non vanno a votare, un andamento che in questi anni si sta facendo sempre più chiaro e su cui abbiamo già scritto (si veda l’articolo http://www.operaicontro.it/?p=9755730149 )

Domenica scorsa al ballottaggio di importanti comuni del Trentino come Bolzano nuovo aumento delle astensioni.

A Bolzano, che storicamente aveva affluenze superiori al 70%, hanno espresso il proprio voto per i vari partiti di destra e sinistra che li rappresentano 30.558 votanti su 78.460 elettori, il 39%.

Il candidato sindaco è stato eletto con appena 17.632 voti, il 22,4% di elettori sono bastati per assicurarsi per i prossimi 5 anni il controllo del municipio. Nel 2010 lo stesso sindaco, oggi come allora appoggiato dal PD, aveva avuto bisogno di 25.831 votanti, più o meno lo stesso numero (25.619) che nel 2005 erano stati necessari al sindaco di destra.

A Rovereto più o meno la stessa storia con percentuali leggermente più alte. In questo caso 16.534 hanno espresso il proprio voto su 30.028 elettori, il 55%. Anche in questo caso sono bastati al sindaco 9.662 voti per essere eletto al secondo turno, meno di un terzo degli elettori.

Domenica sera vedremo se questa tendenza verrà ulteriormente confermata alle elezioni amministrative Regionali, ci sono tutte le premesse che anche questa volta gli operai diserteranno le urne, con tutti i nostri auspici. E Renzi, con le sue “liste di impresentabili”, si contenderanno la gestione degli affari pubblici con la destra per un pugno di voti di amici, conoscenti, padroni e padroncini cui dovranno poi garantire gli affari.

R.P.

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