Archive for Novembre, 2015
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![Redazione di Operai Contro, ti segnalo un libro sulla devastazione del Congo ad opera della “mostruosa alleanza tra stato, chiesa e capitale”. L’autore D.V.Reybrouck ricostruisce minuziosamente, attraverso le testimonianze dirette sopratutto dei colonizzati, la distruzione di una ricchissima parte dll’Africa, con la morte di milioni di uomini, donne e bambini. Di seguito un eloquente estratto del libro. Saluti da un collaboratore di OC Book:Congo (David Van Reybrouck)-Volevo intervistare congolesi comuni sulla vita comune, anche se non mi piace la parola “comune”, perche’ spesso le storie che sentivo erano veramente eccezionali. Il tempo e’ una macchina che trita vite, ma […]](https://www.operaicontro.it/wp-content/uploads/2015/11/africa-map-200x110.gif "CONGO: come depredare e ridurre in miseria uno dei paesi più ricchi del mondo")
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CONGO: come depredare e ridurre in miseria uno dei paesi più ricchi del mondo
Posted 28 Novembre 2015Redazione di Operai Contro, ti segnalo un libro sulla devastazione del Congo ad opera della “mostruosa alleanza tra stato, chiesa e capitale”. L’autore D.V.Reybrouck ricostruisce minuziosamente, attraverso le testimonianze dirette sopratutto dei colonizzati, la distruzione di una ricchissima parte dll’Africa, con la morte di milioni di uomini, donne e bambini. Di seguito un eloquente estratto del libro. Saluti da un collaboratore di OC Book:Congo (David Van Reybrouck)-Volevo intervistare congolesi comuni sulla vita comune, anche se non mi piace la parola “comune”, perche’ spesso le storie che sentivo erano veramente eccezionali. Il tempo e’ una macchina che trita vite, ma […] -
![Redazione Operai Contro, Dario Di Vico giornalista prezzolato del Corriere della Sera nel suo articolo di pochi giorni fa, intitolato “la scelta giusta, agevolare il welfare aziendale” ripropone per l’ennesima volta, a suo parere, la validità e la necessità del welfare aziendale. Il suo persistente intento è quello di far credere che c’è unità d’interesse tra padroni e operai instaurando nelle fabbriche questa forma di innovazione sociale, innovazione che poi non lo è affatto perché il welfare era già adottato in centinaia di grande aziende nel passato a partire dai primi decenni del 1900. Difatti grandi aziende e importanti […]](https://www.operaicontro.it/wp-content/uploads/2015/11/dariodivico1-400x235-200x110.jpg "Welfare aziendale : Di Vico vorrebbe fare credere che c’è unità d’interesse tra padroni e operai.")
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Welfare aziendale : Di Vico vorrebbe fare credere che c’è unità d’interesse tra padroni e operai.
Posted 28 Novembre 2015Redazione Operai Contro, Dario Di Vico giornalista prezzolato del Corriere della Sera nel suo articolo di pochi giorni fa, intitolato “la scelta giusta, agevolare il welfare aziendale” ripropone per l’ennesima volta, a suo parere, la validità e la necessità del welfare aziendale. Il suo persistente intento è quello di far credere che c’è unità d’interesse tra padroni e operai instaurando nelle fabbriche questa forma di innovazione sociale, innovazione che poi non lo è affatto perché il welfare era già adottato in centinaia di grande aziende nel passato a partire dai primi decenni del 1900. Difatti grandi aziende e importanti […] -
![Redazione di Operai Contro, Erdogan il tiranno turco dopo le bombe non esita a fare eliminare i suoi avversari Tahir Elci, presidente dell’associazione degli avvocati di Diyarbakir, nel sud-est a maggioranza curda della Turchia, è stato ucciso durante una conferenza stampa. L’uomo è stato raggiunto da colpi di pistola durante un incontro pubblico organizzato a Diyarbakir . La notizia è stata confermata da fonti del partito di opposizione filocurdo Hdp ed è stata confermata anche dal presidente Erdogan che ha così commentato «Questo incidente mostra quanto sia nel giusto la Turchia nella sua lotta determinata contro il terrorismo». Con […]](https://www.operaicontro.it/wp-content/uploads/2015/11/curdo-200x110.jpg "Turchia, ucciso il capo degli avvocati curdi a Diyarbakir")
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Turchia, ucciso il capo degli avvocati curdi a Diyarbakir
Posted 28 Novembre 2015Redazione di Operai Contro, Erdogan il tiranno turco dopo le bombe non esita a fare eliminare i suoi avversari Tahir Elci, presidente dell’associazione degli avvocati di Diyarbakir, nel sud-est a maggioranza curda della Turchia, è stato ucciso durante una conferenza stampa. L’uomo è stato raggiunto da colpi di pistola durante un incontro pubblico organizzato a Diyarbakir . La notizia è stata confermata da fonti del partito di opposizione filocurdo Hdp ed è stata confermata anche dal presidente Erdogan che ha così commentato «Questo incidente mostra quanto sia nel giusto la Turchia nella sua lotta determinata contro il terrorismo». Con […] -
![Redazione di Operai Contro, il colonialismo Francese in Africa non è mai finito. La lotta di resistenza neanche i giornali riportano: Uomini armati hanno attaccato una base di peacekeeper dell’Onu nel nord del Mali e il bilancio sarebbe di almeno tre morti. Testimoni hanno raccontato di aver sentito colpi di mortaio provenire dalla base Onu che si trova nella città di Kidal. L’attacco arriva otto giorni dopo il sanguinoso attentato nell’hotel Radisson di Bamako nel quale sono rimaste uccise 20 persone. Vi invio un articolo da http://www.sinistra.ch/?p=2470 del 18 Gennaio 2013. Su molti giudizi non siamo d’accordo, ma riteniamo che […]](https://www.operaicontro.it/wp-content/uploads/2015/11/mali1-200x110.jpg "La Francia in Mali: tra passato e futuro dell’Africa")
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La Francia in Mali: tra passato e futuro dell’Africa
Posted 28 Novembre 2015Redazione di Operai Contro, il colonialismo Francese in Africa non è mai finito. La lotta di resistenza neanche i giornali riportano: Uomini armati hanno attaccato una base di peacekeeper dell’Onu nel nord del Mali e il bilancio sarebbe di almeno tre morti. Testimoni hanno raccontato di aver sentito colpi di mortaio provenire dalla base Onu che si trova nella città di Kidal. L’attacco arriva otto giorni dopo il sanguinoso attentato nell’hotel Radisson di Bamako nel quale sono rimaste uccise 20 persone. Vi invio un articolo da http://www.sinistra.ch/?p=2470 del 18 Gennaio 2013. Su molti giudizi non siamo d’accordo, ma riteniamo che […] -
![Caro Operai Contro, basta con la paga oraria e i minimi salariali. Poletti, il ministro del lavoro dei negrieri del governo Renzi, lancia la “rivoluzionaria” idea, riassumibile nel “lavoro a forfait”. “L’innovazione” di Poletti sarebbe l’abbandono come “unico riferimento l’ora/lavoro”, per definire il salario. Che va cerando Poletti, la scoperta del lavoro a cottimo? Oppure un taglio dei salari in base ai tempi morti della macchina? Poletti, guarda che la corda che non si rompe non l’hanno ancora inventata. Saluti da un lettore Agenzia Adnkronos Non si era ancora spenta l’eco della polemica sugli universitari che se ne […]](https://www.operaicontro.it/wp-content/uploads/2015/04/poletti-200x110.jpg "Lavorare a forfait")
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Lavorare a forfait
Posted 28 Novembre 2015Caro Operai Contro, basta con la paga oraria e i minimi salariali. Poletti, il ministro del lavoro dei negrieri del governo Renzi, lancia la “rivoluzionaria” idea, riassumibile nel “lavoro a forfait”. “L’innovazione” di Poletti sarebbe l’abbandono come “unico riferimento l’ora/lavoro”, per definire il salario. Che va cerando Poletti, la scoperta del lavoro a cottimo? Oppure un taglio dei salari in base ai tempi morti della macchina? Poletti, guarda che la corda che non si rompe non l’hanno ancora inventata. Saluti da un lettore Agenzia Adnkronos Non si era ancora spenta l’eco della polemica sugli universitari che se ne […] -
![Caro Operai Contro, nel titolo del “Sole 24 ore”, giornale della Confindustria si legge: “Isis nemico numero uno?“ L’articolo (che qui allego) così si chiude: “Tutti temono dunque ciò che accadrà dopo un eventuale crollo dello spietato Stato islamico. Tutti ancora si pongono la stessa domanda: What’s next? (e dopo?)”. L’intervento bellico di una vasta coalizione internazionale, con in testa Usa e Russia, apre due ordini di interrogativi: 1) Il fallimento (sul campo), della pretesa di imporre un nuovo ordine ai popoli del medio oriente, con la prassi di governi fantoccio e magari nuovi confini. 2) Le incognite dell’esito […]](https://www.operaicontro.it/wp-content/uploads/2014/11/isis-6751-200x110.jpg "Distruggere l’Isis: e dopo?")
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Distruggere l’Isis: e dopo?
Posted 28 Novembre 2015Caro Operai Contro, nel titolo del “Sole 24 ore”, giornale della Confindustria si legge: “Isis nemico numero uno?“ L’articolo (che qui allego) così si chiude: “Tutti temono dunque ciò che accadrà dopo un eventuale crollo dello spietato Stato islamico. Tutti ancora si pongono la stessa domanda: What’s next? (e dopo?)”. L’intervento bellico di una vasta coalizione internazionale, con in testa Usa e Russia, apre due ordini di interrogativi: 1) Il fallimento (sul campo), della pretesa di imporre un nuovo ordine ai popoli del medio oriente, con la prassi di governi fantoccio e magari nuovi confini. 2) Le incognite dell’esito […] -
![Posted: 27 Nov 2015 12:57 AM PST Innanzitutto pubblichiamo la lettera inviata a tutti i lavoratori Continental dal Segretario provinciale FIOM: Nella sua lettera ai dipendenti Continental il Segretario provinciale FIOM dice di essere “costretto a smentire” perché sul volantino a firma Cini, Romboli, Ruffa e Garzella gli si attribuisce la responsabilità di aver riferito di “decisioni già assunte” dall’azienda sul trasferimento di volumi e l’accorpamento delle sedi. In effetti sul volantino troviamo scritto esplicitamente che “ancora oggi la segreteria provinciale e la maggioranza della RSU sostengono che non c’è nessuna decisione di trasferimento dei FR“. Non ritenendo che […]](https://www.operaicontro.it/wp-content/uploads/2015/02/CONTINENTAL-200x110.jpg "CONTINENTAL: L’AZIENDA HA DECISO DI CHIEDERE LA FETTINA DI CxxO")
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CONTINENTAL: L’AZIENDA HA DECISO DI CHIEDERE LA FETTINA DI CxxO
Posted 28 Novembre 2015Posted: 27 Nov 2015 12:57 AM PST Innanzitutto pubblichiamo la lettera inviata a tutti i lavoratori Continental dal Segretario provinciale FIOM: Nella sua lettera ai dipendenti Continental il Segretario provinciale FIOM dice di essere “costretto a smentire” perché sul volantino a firma Cini, Romboli, Ruffa e Garzella gli si attribuisce la responsabilità di aver riferito di “decisioni già assunte” dall’azienda sul trasferimento di volumi e l’accorpamento delle sedi. In effetti sul volantino troviamo scritto esplicitamente che “ancora oggi la segreteria provinciale e la maggioranza della RSU sostengono che non c’è nessuna decisione di trasferimento dei FR“. Non ritenendo che […] -
![Redazione di Operai Contro, il signor Alfano ha affermato: “Abbiamo in Italia quattro moschee e oltre 800 luoghi di culto musulmano. Chiuderemo i luoghi abusivi e irregolari ma non per impedire il culto, ma perché il culto avvenga in luoghi che siano in regola dal punto di vista di tutte le autorizzazioni previste dalle nostre leggi”. Come mai Alfano vuol chiudere le moschee? Alfano darà ai Mussulmani luoghi di culto in regola dal punto di vista di tutte le autorizzazioni previste? Alfano ha verificato che i luoghi di culto cattolici sono in regola con le leggi ? Come mai […]](https://www.operaicontro.it/wp-content/uploads/2015/11/alfano-chiude-i-luoghi-di-culto-dei-mussulmani-200x110.jpg "ALFANO PERCHE’ NON CHIUDE MINEO?")
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ALFANO PERCHE’ NON CHIUDE MINEO?
Posted 27 Novembre 2015Redazione di Operai Contro, il signor Alfano ha affermato: “Abbiamo in Italia quattro moschee e oltre 800 luoghi di culto musulmano. Chiuderemo i luoghi abusivi e irregolari ma non per impedire il culto, ma perché il culto avvenga in luoghi che siano in regola dal punto di vista di tutte le autorizzazioni previste dalle nostre leggi”. Come mai Alfano vuol chiudere le moschee? Alfano darà ai Mussulmani luoghi di culto in regola dal punto di vista di tutte le autorizzazioni previste? Alfano ha verificato che i luoghi di culto cattolici sono in regola con le leggi ? Come mai […] -
![Redazione, Val di Susa in provincia di Torino, alle Acciaierie Beltrame da due giorni gli operai e gli impiegati scioperano e presidiano i cancelli delle portinerie per protestare contro la dichiarazione da parte padronale di licenziare 12 impiegati con l’apertura della procedura di mobilità. Lo scorso anno aveva licenziato 260 operai. La decisione unilaterale della direzione cioè senza consultare la Rsu e i sindacati ha scatenato immediatamente la reazione di tutti i dipendenti che hanno deciso di scioperare e protestare fino al ritiro della procedura di mobilità. La Beltrame Acciaierie, una delle più importanti acciaierie venete con sede a […]](https://www.operaicontro.it/wp-content/uploads/2015/11/beltrame-200x110.jpg "Acciaieria Beltrame: presidio operai contro licenziamenti")
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Acciaieria Beltrame: presidio operai contro licenziamenti
Posted 27 Novembre 2015Redazione, Val di Susa in provincia di Torino, alle Acciaierie Beltrame da due giorni gli operai e gli impiegati scioperano e presidiano i cancelli delle portinerie per protestare contro la dichiarazione da parte padronale di licenziare 12 impiegati con l’apertura della procedura di mobilità. Lo scorso anno aveva licenziato 260 operai. La decisione unilaterale della direzione cioè senza consultare la Rsu e i sindacati ha scatenato immediatamente la reazione di tutti i dipendenti che hanno deciso di scioperare e protestare fino al ritiro della procedura di mobilità. La Beltrame Acciaierie, una delle più importanti acciaierie venete con sede a […] -
![Caro Operai Contro, nei paesi Arabi le merci dell’industria meccanica importate dall’estero, sono aumentate del 100% negli ultimi 10 anni. Di queste esportazioni, l’Italia se pur non ha recuperato il picco massimo del 2008, chiuderà il 2015 con una impennata che la riposiziona ai livelli di 10 anni fa. Una guerra commerciale fra le industrie meccaniche dei vari paesi, che esportano sul mercato arabo, guerra che pesa, accompagna e condiziona il ruolo dei paesi non arabi, nella guerra militare e trasversale in atto nel medio oriente. Nella notizia dell’incremento del 100% dell’import della meccanica nei paesi arabi, il Corriere […]](https://www.operaicontro.it/wp-content/uploads/2015/11/soldi1-194x110.jpg "Interessi dell’industria italiana in medio oriente")
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Interessi dell’industria italiana in medio oriente
Posted 27 Novembre 2015Caro Operai Contro, nei paesi Arabi le merci dell’industria meccanica importate dall’estero, sono aumentate del 100% negli ultimi 10 anni. Di queste esportazioni, l’Italia se pur non ha recuperato il picco massimo del 2008, chiuderà il 2015 con una impennata che la riposiziona ai livelli di 10 anni fa. Una guerra commerciale fra le industrie meccaniche dei vari paesi, che esportano sul mercato arabo, guerra che pesa, accompagna e condiziona il ruolo dei paesi non arabi, nella guerra militare e trasversale in atto nel medio oriente. Nella notizia dell’incremento del 100% dell’import della meccanica nei paesi arabi, il Corriere […]