SOLIDARIETA’ AGLI OPERAI FIAT CNH PROVOCATI IN FABBRICA DAI PREPOSTI AZIENDALI.

  Non si puo’ stare in silenzio e minimizzare questi fatti, in fabbrica in primis. Gli Operai in tutto il gruppo Fiat sono oggetto in queste settimane di brutalità (quasi) senza precedenti. Prima di tutto c’e’ un regime speciale, firmato dalla maggioranza delle sigle sindacali che si chiama CCSL, CONTRATTO SPECIFICO, che prevede clausole che se applicate non solo sono vessatorie ma minano alla radice la possibilità di difendersi da parte degli operai dalle imposizioni aziendali di ogni tipo, su orari, salari, e in caso di “scioperi”, azioni di lotta prevedono gabbie di contenimento chiamate “procedure di risoluzione dei […]
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Non si puo’ stare in silenzio e minimizzare questi fatti, in fabbrica in primis. Gli Operai in tutto il gruppo Fiat sono oggetto in queste settimane di brutalità (quasi) senza precedenti. Prima di tutto c’e’ un regime speciale, firmato dalla maggioranza delle sigle sindacali che si chiama CCSL, CONTRATTO SPECIFICO, che prevede clausole che se applicate non solo sono vessatorie ma minano alla radice la possibilità di difendersi da parte degli operai dalle imposizioni aziendali di ogni tipo, su orari, salari, e in caso di “scioperi”, azioni di lotta prevedono gabbie di contenimento chiamate “procedure di risoluzione dei conflitti” che intrappolano per 15 giorni, qualsiasi azione nelle fabbriche.  Infatti in queste settimane troppi sono gli esempi di queste brutalità di capi verso gli operai negli stabilimenti a nord come a sud, per pensare che “individualmente” qualche capetto si “è montato la testa”. E’ una campagna Fiat per IMPORRE con forza ogni diktat aziendale, e la prepotenza che viene dispiegata nei reparti che lavorano è tipica dei periodi di “fermo produttivo” e di cassa-integrazione. In pratica segnala la volontà dei padroni Fiat di IRRIGIMENTARE I SUOI SCHIAVI SALARIATI.

Ci indigna vedere operai trattati in questo modo, da Fiat, ma ancor piu’ vedere taluni delegati (in tutte le sigle, sia chiaro) “minimizzare” prima l’accaduto perchè non successo nel proprio reparto (ma le rsa sono di stabilimento), fino ad opporsi alla stesura di un volantino che rendesse pubblici, i fatti. E’ evidente a questo punto che c’e’ da guardarsi dal padrone ma anche da una fitta rete di collaboratori sindacali che mirano al mantenimento dello status quo, che è pessimo per gli operai, ma evidentemente ancora non sufficiente a farli muovere.

Operai, osserviamoli da vicino, dove vanno a parare, è una questione che non puo’ piu’ essere rimandata, altrimenti altri “fattacci” verranno sicuramente avanti, e non possiamo piu’ essere testimoni passivi. Ci rivolgiamo agli operai, fate gruppo con i vostri colleghi, non permettete ai pavidi indifferenti di passare sui vostri corpi, e se qualche delegato si permette di non difendere i malcapitati, dimettetelo. Non permettetegli di continuare a non fare gli interessi degli operai ma dell’azienda, di fronte ad un attacco di questo tipo essere “neutrali” significa apertamente stare con i dittatori aziendali. Cos’altro dobbiamo aspettare?

GRUPPO DI OPERAI FIAT CNH 3 NOVEMBRE 2015

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