ATM + EXPO

Redazione di Operai Contro, che le condizioni generali del lavoro siano e stiano peggiorando ogni giorno di più è un fatto noto, che i padroni cerchino di riportare le stesse condizioni di lavoro come all’inizio del secolo scorso sta diventando un dato di fatto. “Un conducente, una domenica, ha cominciato il suo turno alle 5 del mattino e ha smontato alle 2 di notte del giorno seguente ”(fonte Repubblica del 01/04/2015)“, lo sanno bene gli autisti dell’ATM di Milano, che stanno sopperendo alla mancanza di organico facendo straordinari, portando la propria giornata lavorativa a sfiorare le 20 ore consecutive. […]
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Redazione di Operai Contro,

che le condizioni generali del lavoro siano e stiano peggiorando ogni giorno di più è un fatto noto, che i padroni cerchino di riportare le stesse condizioni di lavoro come all’inizio del secolo scorso sta diventando un dato di fatto.
“Un conducente, una domenica, ha cominciato il suo turno alle 5 del mattino e ha smontato alle 2 di notte del giorno seguente ”(fonte Repubblica del 01/04/2015)“, lo sanno bene gli autisti dell’ATM di Milano, che stanno sopperendo alla mancanza di organico facendo straordinari, portando la propria giornata lavorativa a sfiorare le 20 ore consecutive. la cosa curiosa e che, all’obiezione sollevata dal giornalista della Repubblica, sulla mancata sicurezza per i passeggeri che tutte queste ore di lavoro possono creare, la direzione dell’ATM ha così risposto: “Una certa quota di prestazioni straordinarie si genera necessariamente per poter far fronte alle fisiologiche fluttuazioni del servizio nell’arco della giornata della settimana e dell’anno, determinate anche da cause esterne come traffico, sinistri tra auto private eccetera, eventi che vanno inevitabilmente a influire sul servizio” Quindi per la dirigenza la responsabilità dell’aumento di ore straordinarie
è di fatto ricaduta su cause esterne all’ATM stessa, non al fatto che l’azienda sia da anni sotto organico e che per mantenere il servizio pubblico sotto il livello della decenza sprema i lavoratori obbligandoli a stare in servizio al di là delle ore di contratto.
Oltre tutto la dirigenza dell’ATM arriva a sostenere che non tutto il personale che sta facendo gli straordinari è alla guida dei mezzi di trasporto, come se lavorare 20 ore al giorno sia una questione del tutto normale, come se la sicurezza individuale, dopo tutte quelle ore non venga compromessa ma sopratutto come se questo fosse il modello da sperimentare per le nuove generazioni, lavorare sino allo sfinimento per un pezzo di pane, e senza che il sindacato sollevi qualsivoglia obiezione, anzi, nascondendosi dietro il fatto che sollevare la questione dello straordinario farebbe perdere consenso tra i lavoratori. Non c’è che dire proprio una bel modello di rapporto sindacale con i lavoratori, un vero e proprio sistema omertoso che è la spia di un moderno sistema mafioso di relazione sindacale e di accettazione cosciente della politica imposta dai padroni per tentare di uscire dalla crisi, non intralciare il capitale nella sua fase più critica.
Lo stesso concetto si applica agli operai che hanno lavorato e stanno lavorando per costruire l’Expo 2015, quanti sono a conoscenza di quante ore di lavoro oltre a quelle contrattuali gli operai stanno facendo nei cantieri dell’expo? Quanti sono a conoscenza degli infortuni che si sono verificati nei cantieri ? Nessun dato è stato fornito.
Su 6000 operai impiegati nella costruzione di quella che sarà la più grande vetrina del capitalismo italiano nessuno ha mai fornito alcunché riguardo allo sfruttamento intensivo che sta avvenendo in quei cantieri. è certa pero una cosa, la magistratura a rilevato infiltrazioni mafiose di 48 aziende su di un totale di 367 imprese controllate (le imprese che vi lavorano sono circa 1200), ma nessuno a mai sollevato obiezioni sul fatto che gli operai di queste imprese,lavorando su tre turni di lavoro per sette giorni la settimana, con una miriade di ore straordinarie pro capite, gli infortuni che sono stati registrati siano stati nemmeno una decina. E pensare che uno studio dell’inail fatto nel 2011 ha concluso che nelle condizioni attuali di lavoro per la costruzione di expo ci potrebbero essere stati 20mila infortuni di cui 1700 invalidanti e oltre 40 mortali. La cosa di per se sarebbe ridicola se non fosse tragica, zero infortuni zero criminalità era il titolo del protocollo
d’intesa firmato a palazzo marino nel 2012 tra sindaci dei comuni interessati, assessori, associazioni di imprese, leghe cooperative e sindacalisti di cgil cisl e uil.
A distanza di tre anni stiamo aspettando che la magistratura finisca il suo lavoro sull’infiltrazioni mafiose. Ci vorranno forse almeno 100 anni per scoprire che per la costruzione di expo 2015 i numeri degli infortuni non saranno quelli che ora ci stanno facendo bere, e intanto l’esercito operaio di diversi paesi si sta ammazzando di fatica e di infortuni per la realizzazione della vetrina della borghesia italiana.

D.C operaio di Milano

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