Operai ex Alcoa sul piede di guerra

Caro Operai Contro, sono tornati sulla strada gli operai licenziati dell’Alcoa. Più incazzati di prima per le tante promesse dei vari tavoli. Loro non si sono mai arresi, con mobilitazioni e momenti di lotta anche cruenti. Ogni pazienza ha un limite, è il senso della nuova protesta di ieri, in vista dell’incontro del 13 settembre al ministero dello sviluppo economico. Se qualcuno ha preso in giro gli operaia dell’Alcoa, ha un conto in sospeso con loro. Saluti dalla Sardegna Da Sardinia Post Portovesme 2 settembre 2016. Nuova manifestazione di protesta degli operai Alcoa questa mattina a Circa 70 ex […]
Condividi:

Caro Operai Contro,

sono tornati sulla strada gli operai licenziati dell’Alcoa. Più incazzati di prima per le tante promesse dei vari tavoli. Loro non si sono mai arresi, con mobilitazioni e momenti di lotta anche cruenti. Ogni pazienza ha un limite, è il senso della nuova protesta di ieri, in vista dell’incontro del 13 settembre al ministero dello sviluppo economico. Se qualcuno ha preso in giro gli operaia dell’Alcoa, ha un conto in sospeso con loro.

Saluti dalla Sardegna

Da Sardinia Post

Portovesme 2 settembre 2016. Nuova manifestazione di protesta degli operai Alcoa questa mattina a Circa 70 ex dipendenti della multinazionale americana si sono dati appuntamento davanti ai cancelli della fabbrica. Accantonati i propositi iniziali di puntare verso Cagliari, per non arrecare disagio agli automobilisti, i lavoratori hanno deciso di raggiungere il vicino stabilimento della Portovesme Srl. Sul cancello d’ingresso della fabbrica di piombo e zinco i lavoratori hanno appeso uno striscione con la scritta “Glencore e Governo decidete!”. Gli operai sono stati poi ricevuti dai rappresentanti sindacali della Portovesme Srl dai quali hanno ricevuto pieno e incondizionato sostegno per una vertenza che considerano anche la loro. Insieme è stata fatta una breve disamina dei principali problemi che sta attraversando l’intero polo industriale sulcitano. E non sono mancate le critiche all’operato del Governo: “La Glencore è dal mese di maggio che sta aspettando una convocazione”, ha affermato Patrizio Cancedda, RSU Uil della Portovesme Srl. Anche il suo collega della Cgil Fabrizio Floris precisa: “Per rilevare impianti industriali di questa portata, come è quello dell’Alcoa, occorrono piani e garanzie di continuità produttiva almeno decennali. Da nostre informazioni vi confermiamo, ha aggiunto il sindacalista, che la Glencore è tutt’ora presente nelle trattative e interessata a rilevare lo stabilimento di alluminio”.

Non mancano neppure le critiche nei confronti della Regione accusata dai sindacalisti di “affrontare e risolvere i problemi legati all’industria con una lentezza elefantiaca, tempi che non coincidono con quelli delle attività industriali”. Il riferimento è rivolto alle ulteriori richieste di chiarimenti formulate dall’assessorato all’ambiente relative al nono e ultimo argine da realizzare nella discarica di Genna Luas e sul quantitativo totale di scorie da stoccare. “E’ ovvio che senza le necessarie autorizzazioni per la discarica, fanno notare i sindacalisti, la produzione non può andare avanti. Ecco perché siamo totalmente solidali con i lavoratori dell’Alcoa che da troppo tempo portano avanti la loro vertenza. E’ necessario far capire ai nostri governanti, aggiungono i sindacalisti, che in questo polo industriale ci sono in ballo parecchie migliaia di buste paga. Un economia di cui il territorio non può fare a meno”. I lavoratori Alcoa si sono poi recati all’incrocio di Villamassargia dove hanno attuato un sit in, senza blocchi stradali, con volantinaggio agli automobilisti di passaggio per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla gravità della situazione occupazionale del territorio e sulla vertenza Alcoa in particolare. Cresce intanto l’aspettativa per quello che si ritiene un incontro cruciale per le sorti dell’Alcoa di Portovesme. Nella riunione fissata per il 13 settembre al Ministero dello Sviluppo Economico con la Regione e i sindacati il ministro Carlo Calenda dovrà comunicare, se in suo possesso, quali sono le decisioni assunte dai vertici Glencore per subentrare nella proprietà Alcoa. In caso di risposta negativa da parte della multinazionale svizzera si aprirebbero scenari estremamente difficoltosi per la ripartenza dell’economia del Sulcis Iglesiente con migliaia di nuovi disoccupati.

Carlo Martinelli

 

 

Condividi:

Comments Closed

Comments are closed. You will not be able to post a comment in this post.