Strage al mercato in Siria, almeno 45 morti e 140 feriti”

Caro Operai Contro, Assad prosegue la strage di civili, 12 missili lanciati sui civili con la solita scusa di colpire gli insorti. Assad ha contro tutto il popolo, si regge solo perché a bombardare con lui in Siria ci sono le forze militari di Putin, Obama e Holland, mentre altri paesi come l’Italia, ipocritamente dicono di non lanciare bombe, ma di limitarsi con le ricognizioni aeree a fornire dati precisi, per centrare la popolazione civile. Hai ragione Operai Contro: ovunque guerra alla guerra dei padroni. Ti mando la notizia della nuova strage dal Fatto Quotidiano. Ciao Almeno 45 persone […]
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Caro Operai Contro,

Assad prosegue la strage di civili, 12 missili lanciati sui civili con la solita scusa di colpire gli insorti. Assad ha contro tutto il popolo, si regge solo perché a bombardare con lui in Siria ci sono le forze militari di Putin, Obama e Holland, mentre altri paesi come l’Italia, ipocritamente dicono di non lanciare bombe, ma di limitarsi con le ricognizioni aeree a fornire dati precisi, per centrare la popolazione civile. Hai ragione Operai Contro: ovunque guerra alla guerra dei padroni.

Ti mando la notizia della nuova strage dal Fatto Quotidiano.

Ciao

Almeno 45 persone sono morte e altre 140 sono rimaste ferite secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani, ong con sede in Gran Bretagna legata agli attivisti delle opposizioni, e il gruppo locale Syrian Civil Defence. L’Osservatorio ha riportato che 12 missili sono caduti su Douma, a circa 15 chilometri a nord della capitale Damasco. La località nei mesi recenti è stata colpita da pesanti bombardamenti, in azioni che il regime ha dichiarato destinate a colpire gruppi di insorti. Secondo il gruppo Syrian Civil Defence, che ha pubblicato su facebook una fotografia che mostra una decina di corpi insanguinati senza vita, nell’area non si troverebbero né soldati né ribelli, ma solo civili. La strage avviene mentre a Vienna sono in corso negoziati internazionali per una soluzione che metta fine al conflitto siriano iniziato nel 2011. Presenti delegati dell’Unione europea, delle Nazioni Unite e di diciassette paesi. Il segretario di Stato americano, John Kerry e il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov, sono tra i protagonisti, insieme al ministro degli Esteri iraniano, Mohamed Javad Zarif, l’alto responsabile per la Politica estera dell’Ue, Federica Mogherini, il ministro degli Esteri italiano, Paolo Gentiloni, e i vertici politici e istituzionali dell’Arabia Saudita, del Qatar, della Turchia.

 

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