Il Brasile non fa più gol.

Egregio Direttore. Il Brasile non fa più gol. Il calcio non funziona più come “sfogatotio”, deterrente alla ribellione per gli strati sociali sfruttati e poveri. Lo sperpero di ingenti somme di denaro per i mondiali di calcio, programmati quest’anno in Brasile, hanno scatenato l’ira tra la gente delle favelas, che insieme agli operai e altre fasce sono tornate in piazza a manifestare, contro un sistema sociale che produce immani disuguaglianze, per garantire profitti e agiatezze agli sfruttatori ed alle loro caste. Sfruttamento, povertà e miseria non sono prodotti naturali, ma scientificamente organizzati dai padroni e i loro organi di […]
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Egregio Direttore.

Il Brasile non fa più gol. Il calcio non funziona più come “sfogatotio”, deterrente alla ribellione per gli strati sociali sfruttati e poveri. Lo sperpero di ingenti somme di denaro per i mondiali di calcio, programmati quest’anno in Brasile, hanno scatenato l’ira tra la gente delle favelas, che insieme agli operai e altre fasce sono tornate in piazza a manifestare, contro un sistema sociale che produce immani disuguaglianze, per garantire profitti e agiatezze agli sfruttatori ed alle loro caste. Sfruttamento, povertà e miseria non sono prodotti naturali, ma scientificamente organizzati dai padroni e i loro organi di comando e di potere.

Commentatori e giornalisti hanno un bel dare la colpa ai black-bloc, ai vandali, ma non fanno altro che legittimare la protesta, perche anche nelle favelas dove spuntano antenne televisive, si vedono le strade piene di manifestanti, nel centro di San Paolo,

a Rio de Janeiro, a Curitiba e Natal.

Filiali di banche e negozi sono stati presi di assalto, incendiati alcune auto e cassonetti della spazzatura. E’ stato anche attaccato il McDonald’s che si trova in rua Barao de Itapetiniga. Saccheggiati dei negozi e una concessionaria della Fiat che si trova in rua Augusta. Le forze dell’ordine hanno reagito con il lancio di gas lacrimogeni.
Circa 40 persone sono nel frattempo state fermate dagli agenti.

Slogan e striscione dicono:”Qui non ci sarà il Mondiale” e ancora, “no alle spese milionarie per gli stadi della Coppa”.

La regina d’Inghilterra non è più Pelè.

Saluti da un lettore.

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