I FORCONI

Redazione di Operai Contro,  E’ il capoluogo piemontese il focolaio della protesta. Cinquecento persone hanno organizzato un presidio nella centrale piazza Castello, ma in tutto il centro della città il traffico è stato chiuso. Due cortei partiti dal centro si sono mossi verso le stazioni ferroviarie di Porta Nuova e di Porta Susa, dove sono stati occupati i binari e il traffico ferroviario è stato interrotto in entrambe le stazioni. Disagi anche alla viabilità delle auto in entrambe le zone. La maggior parte dei negozi e dei bar del centro della città e delle periferie è chiusa. Vuoti i mercati […]
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Redazione di Operai Contro,

 E’ il capoluogo piemontese il focolaio della protesta. Cinquecento persone hanno organizzato un presidio nella centrale piazza Castello, ma in tutto il centro della città il traffico è stato chiuso. Due cortei partiti dal centro si sono mossi verso le stazioni ferroviarie di Porta Nuova e di Porta Susa, dove sono stati occupati i binari e il traffico ferroviario è stato interrotto in entrambe le stazioni. Disagi anche alla viabilità delle auto in entrambe le zone. La maggior parte dei negozi e dei bar del centro della città e delle periferie è chiusa. Vuoti i mercati e deserte le fermate dei taxi. Davanti a Palazzo Reale ci sono bandiere tricolore e cartelli con scritto “l’Italia migliore siamo noi: le persone normali siamo noi” e “politici, amministratori e sindacati ladri legalizzati”.

Rallentamento agli svincoli autostradali di Carisio (Novara), sulla Torino-Milano. Un volantinaggio con alcune decine di manifestanti è invece in corso in piazza Pitagora, nella zona sud di Torino. Anche qui non si registrano blocchi ma soltanto rallentamenti. I manifestanti occupano la sede stradale simbolicamente ogni cinque minuti per distribuire i volantini e poi lasciano libera la strada. Presidi senza alcun blocco si sono costituiti anche in piazza Derna, sempre a Torino, all’autoporto Pescarito di San Mauro Torinese e all’Interporto di Orbassano. Sulla A4 all’altezza del casello di Soave in Provincia di Verona, il traffico è di fatto bloccato da una colonna di tir che avanza a rilento impedendo il passaggio di auto.

Anche al porto di Genova il traffico ha subito rallentamenti e nel centro della città ci sono disagi per la manifestazione di protesta. Volantinaggi sono in corso da parte di Trasportounito – che ha deciso il fermo dell’autotrasporto fino al 13 dicembre – ai varchi portuali di Voltri, San Benigno e Sampierdarena, oltre al Casello autostradale di Genova Bolzaneto, per sensibilizzare i lavoratori sulla situazione critica del comparto.

Nel centro città è invece in corso una manifestazione con un migliaio di persone – lavoratori, studenti, disoccupati – che ha bloccato il traffico in piazza De Ferrari e alcuni bus Amt, acceso fumogeni, scandendo slogan contro partiti e sindacati. “Riprendiamoci la dignità” e “Ci hanno portato alla fame” si legge sugli striscioni. Molti i tricolori sventolati. Un comizio è in corso davanti al Teatro Carlo Felice.

Dalla diretta radio sul canale ufficiale di Youtube, il movimento annuncia: “Abbiamo fermato anche il porto di Livorno, e si stanno muovendo anche a La Spezia e Viareggio”. E sottolinea che la mobilitazione è apolitica. Oltre un centinaio manifestanti a Roma si sono radunati a Piazzale dei Partigiani, dove sono stati allestiti gazebo e un camper con presidio fisso. Tra gli striscioni, uno dalla scritta “9 dicembre, l’Italia si ferma”.

A Palermo, culla del movimento dei Forconi, sono stati organizzati due presidi (in via Ernesto Basile e in piazza Indipendenza), dove sono stati distribuiti volantini e  provocato rallentamenti al traffico.Anche a Catania l’agitazione è stata confermata, ma non ci sarà nessun blocco. I Forconi sono presenti con due presidi: al casello di San Gregorio, luogo simbolo della protesta, e sull’autostrada A18, la Messina-Catania. Una delegazione di una decina di manifestanti ha trascorso la notte sul posto annunciando un volantinaggio. La zona è presidiata da ieri sera dalle forze dell’ordine. A Catania la Questura, su richiesta del movimento, ha autorizzato manifestazioni e incontri a piazza Università.

La protesta arriva anche in Sardegna dove è stata bloccata la strada che collega Cagliari con la sede dell’Agenzia delle Entrate nel quartiere periferico di via Pintus. Alla manifestazione sono presenti anche la parlamentare del Movimento Cinque stelle Manuela Serra, gli aderenti al “Presidio di piazzale Trento” e altre associazioni. Agli automobilisti e agli utenti vengono distribuiti volantini con la scritta “Basta Usura”.

A Bari, il prefetto Mario Tafaro ha disposto“il divieto di assembramento degli automezzi lungo tutta la rete stradale ed autostradale della provincia dal 9 al 13 dicembre”. Proteste simili con autotrasportatori si stanno svolgendo sulla strada statale 130, poco distante da Elmas, e davanti al Porto Canale di Cagliari. Qualche momento di tensione fra manifestanti e automobilisti che cercano di raggiungere la sede dell’Agenzia.

Un forcone

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