IL RUOLO DEI SINDACATI DOPO IL 31 MAGGIO

Redazione di Operai   Contro, forse è bene ancora una volta chiarire quale sarà, da oggi alle luce del sole, il ruolo di CGIL-CISL-UIL-UGL all’interno delle fabbriche e in ogni luogo di lavoro. Questo perchè qualcuno, sfortunatamente anche in buona fede, si ostina a vedere processioni e sciopericchi di 4 ore come “strumenti di lotta e rivendicazione”. FIOMMINI compresi. Sottolineo il sindacato di Landini perchè da quando è fuori dalla FIAT fa la parte del leone e scopre la rappresentatività sindacale. Checchè se ne voglia dire, FIOM è una sigla confederale della CGIL. CGIL è firmataria dell’accordo del 31 […]
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Redazione di Operai   Contro,
forse è bene ancora una volta chiarire quale sarà, da oggi alle luce del sole, il ruolo di CGIL-CISL-UIL-UGL all’interno delle fabbriche e in ogni luogo di lavoro.
Questo perchè qualcuno, sfortunatamente anche in buona fede, si ostina a vedere processioni e sciopericchi di 4 ore come “strumenti di lotta e rivendicazione”. FIOMMINI compresi.
Sottolineo il sindacato di Landini perchè da quando è fuori dalla FIAT fa la parte del leone e scopre la rappresentatività sindacale.
Checchè se ne voglia dire, FIOM è una sigla confederale della CGIL. CGIL è firmataria dell’accordo del 31 maggio 2013, un “decreto attuativo” di quanto già stabilito dai famosi accordi dello scorso 28 giugno 2011.
Nel testo di quanto sottoscritto un mese e mezzo fa, al capitolo “Titolarità ed efficacia della contrattazione”, al punto 4 viene definito quanto segue (testuale):
“Il rispetto delle procedure sopra definite comporta, infatti, oltre l’applicazione degli accordi all’insieme dei lavoratori e delle lavoratrici, la piena esigibilità per tutte le organizzazioni aderenti alle parti firmatarie della presente intesa. Conseguentemente le Parti firmatarie e le rispettive Federazioni si impegnano a dare piena applicazione e a non promuovere iniziative di contrasto agli accordi così definiti.”
In grassetto la parte dettata dai cravattari padronali sottoscritta dai poltronari sindacalisti. Nessuna iniziativa di contrasto, più chiaro di così. Altro che picchetti concordati davanti ai cancelli FIAT.
Stabilito quanto sopra, che è oggettivo e ripreso da quanto LORO STESSI si sono raccontati a vicenda, quale credibilità può ancora avere un sindacato in fabbrica, in cantiere o in ogni altro luogo di lavoro?
Operai salutiamo i sindacati. Anzi, facciamo come ci consigliano loro: facciamo girare l’economia e creiamo lavoro. I soldi delle trattenute sindacali usiamoli per comprarci una pizza.
Rappresentativi saluti Operai da Pavia
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