LA MAPPA DELLA CRISI

Redazione di Operai Contro, A fine dicembre i tavoli di crisi ufficialmente aperti in tutto il Paese erano oltre 150. Da allora le croci del lavoro che ilfattoquotidiano.it ha iniziato a mappare non hanno fatto che moltiplicarsi, tanto che starci dietro è un’impresa. Basti pensare al caso dell’Electrolux, che dopo la proposta di decurtazione degli stipendi degli operai, ha minacciato di chiudere il sito di Porcia e solo da poche ore ha annunciato una marcia indietro ancora tutta da verificare con la prova dei fatti. O allo stabilimento della Galbani in provincia di Bergamo, ritenuto di troppo dai francesi della Lactalis. Proprio mentre si aprono le incognite di […]
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Redazione di Operai Contro,

A fine dicembre i tavoli di crisi ufficialmente aperti in tutto il Paese erano oltre 150. Da allora le croci del lavoro che ilfattoquotidiano.it ha iniziato a mappare non hanno fatto che moltiplicarsi, tanto che starci dietro è un’impresa.

Basti pensare al caso dell’Electrolux, che dopo la proposta di decurtazione degli stipendi degli operai, ha minacciato di chiudere il sito di Porcia e solo da poche ore ha annunciato una marcia indietro ancora tutta da verificare con la prova dei fatti. O allo stabilimento della Galbani in provincia di Bergamo, ritenuto di troppo dai francesi della Lactalis. Proprio mentre si aprono le incognite di grandi marchi del made in Italy che passano in mano a gruppi stranieri come Poltrona Frau, venduta da Luca Cordero di Montezemolo nei giorni scorsi a un fondo Usa.

Alcuni gangster vanno in giro vantandosi dell’uscita della crisi

Forse è ora di protestare sul serio

Un operaio licenziato

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