IL COORDINAMENTO DEI COMITATI NO TAV

COMUNICATO DEFINITIVO: Sabato 22 febbraio 2014 Giornata Nazionale di Lotta IL COORDINAMENTO DEI COMITATI NO TAV riunito a Villar Focchiardo mercoledì 8 gennaio 2014 ha valutato attentamente la gravissima situazione giuridica venutasi a creare con gli ultimi arresti di Chiara,Claudio, Mattia e Niccolò, per i quali è stato costruito un castello accusatorio studiato apposta per intimorire tutte le sacrosante lotte che anche grazie al Movimento NO TAV stanno crescendo in tutto il Paese. Ha infatti rilevato che nelle carte dell’inchiesta gli inquirenti, forzando il piano strettamente giuridico, hanno sostenuto una tesi squisitamente politica. Infatti, dopo aver fatto una breve storia […]
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COMUNICATO DEFINITIVO:
Sabato 22 febbraio 2014
Giornata Nazionale di Lotta
IL COORDINAMENTO DEI COMITATI NO TAV
riunito a Villar Focchiardo mercoledì 8 gennaio 2014
ha valutato attentamente la gravissima situazione giuridica venutasi a creare con gli ultimi arresti di Chiara,Claudio, Mattia e Niccolò, per i quali è stato costruito un castello accusatorio studiato
apposta per intimorire tutte le sacrosante lotte che anche grazie al Movimento NO
TAV stanno crescendo in tutto il Paese.
Ha infatti rilevato
che nelle carte dell’inchiesta gli inquirenti, forzando il piano strettamente giuridico,
hanno sostenuto una tesi squisitamente politica. Infatti, dopo aver fatto una breve
storia degli atti legislativi e dei vertici internazionali che hanno portato
all’installazione del cantiere di Chiomonte, i magistrati sostengono che si tratta di
procedure democratiche.
Quindi l’azione contro il cantiere – assieme allo stillicidio di pratiche di contrasto di
cui il faldone giudiziario fornisce un ampio elenco – viene definita “terroristica” non
tanto per le sue caratteristiche specifiche, ma in quanto si oppone alla democraticità
di una decisione intergovernativa.
Se tutte le imposizioni dello Stato hanno un involucro legale, cioè sono formalmente
basate sul Diritto, tutto ciò che mette realmente in discussione un progetto statale è
dunque passibile di “terrorismo”. Con questa impostazione rimane solo la possibilità
di dissentire in modo platonico, di diventare un movimento di opinione.
Dare invece concretezza al proprio NO, che in fondo è la caratteristica essenziale
del movimento no tav, risulta quindi antidemocratico : il totalitarismo parla oggi un
linguaggio diverso. “Non ti stanno bene le nostre imposizioni democratiche? Dunque
sei un terrorista, ti sbatto in galera e butto via la chiave”.
Ricordando
che nei momenti epocali, lo Stato ed i “poteri forti” attaccano frontalmente il nemico
nei suoi punti di forza e non in quelli più deboli, diventa evidente che l’impiego della
categoria di terrorismo contro il movimento no tav – per ciò che questo esprime e
che simboleggia – è un avviso per tutti, per qualsiasi movimento di lotta.
Diventa terrorista dunque chiunque contesti le decisioni dello stato e viene
smantellato il patto sociale pensato dalla costituente.
A seguire fino in fondo la logica della procura torinese, la natura “terroristica” della
lotta contro il TAV non sta in un suo preteso “salto di qualità”, bensì nelle sue stesse
premesse: in quel NO di cui vent’anni di esperienze, saperi, confronti, azioni non
sono che il coerente sviluppo.
Non essersi rassegnati nemmeno di fronte ai manganelli, ai gas, alle ruspe, ai Lince,
agli arresti, al terrorismo mediatico: questo è il crimine che contiene tutti gli altri.
Per questi motivi il Movimento NO TAV
INDICE E PROPONE PER IL 22 FEBBRAIO
UNA GIORNATA NAZIONALE DI MOBILITAZIONE E DI LOTTA
OGNUNO NEL PROPRIO TERRITORIO
a tutte quelle realtà che resistono e si battono contro lo spreco delle risorse
pubbliche, contro la devastazione del territorio, per il diritto alla casa, per un lavoro
dignitoso, sicuro e adeguatamente remunerato. Una giornata nazionale di lotta,
territorio per territorio in difesa del diritto naturale e costituzionale di opporsi alle
scelte governative che tengono solo conto degli interessi dei potentati, delle lobby,
delle banche e delle mafie a danno della popolazione.
Una mobilitazione comune contro il delirante utilizzo delle leggi da parte della
procura e della magistratura torinese e in solidarietà ai compagni di lotta incarcerati,
ai compagni di lotta già condannati, a quella innumerevole schiera di resistenti che
ancora deve affrontare il giudizio per aver difeso i beni comuni, una giornata di lotta
alla quale seguirà nella metà di marzo un appuntamento a Roma per la difesa e la
legittimità delle lotte sociali.
In preparazione della giornata di lotta si invita ad effettuare assemblee sui territori
per sensibilizzare la popolazione sia su questi temi sia sui progetti che si
contrastano.
In Valsusa sui progetti di spostamento dell’autoporto di Susa a San Didero, di
spostamento della pista di Guida Sicura da Susa ad Avigliana e della ferrovia nel
territorio di Borgone.
Proposta approvata dal coordinamento dei comitati del Movimento NO TAV.
http://www.notav.info/senza-categoria/sabato-22-febbraio-2014-giornata-nazionaledi-
lotta/
http://www.presidioeuropa.net/blog/22-febbraio-2014-giornata-nazionale-di-lottadiffusa-
nei-teritori-concretezza-ai/

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