Natale di lotta alla Kuehne-Nagel di S. Cristina (Pavia)

Terzo sciopero alla Kuehne 27 dicembre 2013. Dopo aver rifiutato la mediazione proposta dalla questura, durante lo sciopero di lunedì 23 dicembre, gli operai si sono dati l’ennesimo appuntamento davanti ai cancelli della Kuehne-Nagel di S.Cristina. Il solito scenario del picchetto questa volta è arricchito dalla presenza di numerose famiglie degli operai in lotta, mentre i carabinieri si prodigano nel respingere il tentativo di alcuni crumiri di entrare in fabbrica Uno scenario quasi surreale che, fin dalle prime luci dell’alba, definisce l’esito della giornata; nessun altro operaio/a tenterà di forzare il picchetto mentre 22 bilici si parcheggiano nell’ampio parcheggio […]
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Terzo sciopero alla Kuehne

27 dicembre 2013.

Dopo aver rifiutato la mediazione proposta dalla questura, durante lo sciopero di lunedì 23 dicembre, gli operai si sono dati l’ennesimo appuntamento davanti ai cancelli della Kuehne-Nagel di S.Cristina.

Il solito scenario del picchetto questa volta è arricchito dalla presenza di numerose famiglie degli operai in lotta, mentre i carabinieri si prodigano nel respingere il tentativo di alcuni crumiri di entrare in fabbrica

Uno scenario quasi surreale che, fin dalle prime luci dell’alba, definisce l’esito della giornata; nessun altro operaio/a tenterà di forzare il picchetto mentre 22 bilici si parcheggiano nell’ampio parcheggio in attesa di poter entrare ed essere scaricati…da nessuno

 

Alle 10,00 viene avviata la trattativa che verte su tre aspetti

1) Il pagamento delle competenze pregresse relative all’ultimo cambio appalto (lo stipendio di novembre e gli istituti arretrati, per un totale di circa 2000€ a testa

2) La piena applicazione del CCNL (turni di lavoro, istituti al 100%, malattia, premio di produttività)

3) Il risarcimento delle giornate di sciopero causate “dall’irruzione violenta” della Cosmet (la cooperativa appena subentrata nell’appalto gestito dalla B&M srl)

 

Su tutti e tre gli obiettivi la B&M è costretta a cedere e anche se i risultati effettivi verranno sanciti in via definitiva solo nell’incontro fissato per il 7 gennaio (a parte il versamento degli arertrati), tutti i protagonisti degli sciopero, dopo quindici giorni di battaglia davanti ai cancelli e dentro lo stabilimento, riescono finalmente a conquistare la strada maestra per entrare a pieno titolo nel movimento nazionale di lotta che punta ad affermare l’applicazione generalizzata del CCNL di categoria, come passo fondamentale per aprire una nuova stagione di lotta contro le multinazionali della logistica e smantellare il sistema di caporalato rappresentato dalle cooperative

 

All’interno di questa (come di altre) lotta sindacale, matura intanto la possibilità di un movimento più allargato capace di collocare possibili parziali conquiste all’interno di una prospettiva più generale di cambiamento.

Le decine di capannelli davanti ai cancelli discutevano di questo.

L’entusiasmo degli operai che finalmente hanno potuto ribaltare i rapporti di forza all’interno della fabbrica (con un danno quantificabile in circa 100.000€ per i tre blocchi degli ultimi dieci giorni) può scegliere adesso due strade: accomodarsi sui risultati della lotta oppure estendere il movimento alle fabbriche vicine

Del tutto superfluo esrpimere, tra le due possibilità, quella che il SI.Cobas intende percorrere

Un sentito ringraziamento a tutti coloro che, come il CSA Vittoria e l’assemblea operaia di Pavia, hanno deciso di dare sostegno a questa battaglia

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