Redazione di Operai Contro,
nonostante i bombardamenti USA i talebani conquistano Kunduz.
I mercenari al servizio degli USA sono in fuga
La conquista di Kunduz
Smentendo quanti li consideravano in crisi e in preda a violente lotte intestine, i talebani sono riusciti lunedì a cogliere di sorpresa le forze di sicurezza afghane e ad assumere praticamente l’intero controllo di Kunduz City, capoluogo della omonima provincia settentrionale dell’Afghanistan. L’attacco è stato rivendicato dal portavoce dell’Emirato islamico dell’Afghanistan, Zabihullah Mujahid, che l’ha inquadrato nell’offensiva «Azb» sferrata in primavera, e per la quale Kunduz era stato definito «obiettivo prioritario».
Un tentativo di conquistare a fine aprile la città, strategica per le comunicazioni con l’Asia centrale e per il potenziale agricolo, non era riuscito. I «mujaheddin», dopo aver sigillato i quattro accessi al capoluogo e bloccato la strada dell’aeroporto, si sono divisi in vari gruppi avanzando verso il centro di Kunduz City. Qui hanno via via preso il controllo dell’ospedale e degli edifici del Consiglio provinciale, dei servizi segreti (Nds), dell’Alto consiglio per la pace e della rappresentanza delle Nazioni Unite in Afghanistan (Unama), nonché di banche private. Alcuni media hanno anche assicurato che la prigione è stata occupata dai militanti che hanno liberato molti detenuti.
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