La Russia bombarda Isis in Siria Gli Usa: «Mosca ci aveva avvertito»

Redazione di Operai Contro, La Russia ha cominciato a bombardare la Siria. Gli attacchi russi sono avvenuti nella zona di Homs, Latakia e Hama. Il patto con Obama viene messo in pratica. Il capo dell’amministrazione presidenziale, Serghiei Ivanov, ha specificato che Mosca userà solo forze aeree, come aveva anticipato Putin nel suo intervento alle Nazioni Unite. Intanto, secondo l’Osservatorio nazionale per i diritti umani siriano, nella zona sono già stati uccisi almeno 27 civili, tra i quali 6 bambini della stessa famiglia.  L’intervento avviene su richiesta di Assad, avvenuto tramite un’apposita lettera, sottolinea il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, […]
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Redazione di Operai Contro,

La Russia ha cominciato a bombardare la Siria.
Gli attacchi russi sono avvenuti nella zona di Homs, Latakia e Hama. Il patto con Obama viene messo in pratica.

Il capo dell’amministrazione presidenziale, Serghiei Ivanov, ha specificato che Mosca userà solo forze aeree, come aveva anticipato Putin nel suo intervento alle Nazioni Unite.
Intanto, secondo l’Osservatorio nazionale per i diritti umani siriano, nella zona sono già stati uccisi almeno 27 civili, tra i quali 6 bambini della stessa famiglia.

 L’intervento avviene su richiesta di Assad, avvenuto tramite un’apposita lettera, sottolinea il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, aggiungendo che, per questo, la Russia «è l’unico paese che agirà su base legittima». La notizia è confermata dalla Presidenza della Repubblica siriana. Per risolvere la crisi siriana Assad deve assumere una «posizione attiva e flessibile», ha detto Putin, e deve essere pronto «per i compromessi nel nome del suo paese e del suo popolo». Aggiungendo che servono «le riforme politiche e il dialogo tra tutte le forze sane del paese». E poi: «L’unico modo giusto di lottare contro il terrorismo internazionale è agire in anticipo, combattere e distruggere miliziani e terroristi sui territori già occupati da loro e non aspettare che arrivino a casa nostra».
La federazione russa di Putin ha paura che l’isis arrivi nella federazione.
I Russi occupano ancora la Cecenia e decine di paesi la cui popolazione è mussulmana

Il numero di russi e dei paesi della Comunità degli stati indipendenti che aderiscono all’Isis «cresce di ora in ora, più che di giorno in giorno», ha denunciato Ivanov, sottolineando che «la decisione di impiegare le forze armate russe in Siria è stata dettata dalla necessità di difendere gli interessi nazionali e non per raggiungere obiettivi o soddisfare ambizioni in politica estera».

 I padroni Russi tentano in Siria ciò che hanno realizzato in Cecenia, ma non ci riusciranno

Contro la guerra dei padroni, guerra ai padroni

Un vostro lettore

Nella foto Una veduta di Talbisseh, cittadina a una decina di chilometri da Homs, in una foto del 30 settembre. La città è stata bombardata dai caccia russi

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