GLI OPERAI MORTI

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3 RIGHE PER ADN KRONOS, PER LA MORTE DI GIUSEPPE MAGNANI OPERAIO 54 ENNE DI REGGIO EMILIA (NEANCHE IL NOME CHE HO REPERITO SUL WEB)
3 RIGHE PER IL CORRIERE DELLA SERA, POCO PIU’ PER IL GIORNALE DI BRESCIA PER “RACCONTARE” LA MORTE VIOLENTA SUL LAVORO
DI UN ALTRO OPERAIO, DANIELE ZINI 34 ANNI.

Ormai nella crisi del capitale, non solo omettono come al solito tanti particolari importanti, facendo credere al “fato” alla “fatalita’” di queste morti.

Si sta’ arrivando a qualcosa di piu’ e che rappresenta un altro e superiore livello;

1- si “omettono” su gli organi di stampa, le circostanze reali di questi fatti
2-si omette L’incidenza quotidiana reale di queste morti violente, assassinii impuniti per il sitema del profitto,
3-si occultano volutamente non puo’ trattarsi di sottovalutazione, qui si nascondono queste morti e questi feriti gravi in quanto destano appunto “allarme sociale”, a chi? Ma ai padroni e i loro servi sindacali e politici che come popolarita’ non se la stanno spassando al massimo in questo periodo, e peggiorera’…

http://www.adnkronos.com/IGN/Regioni/EmiliaRomagna/Reggio-Emilia-operaio-muore-schiacciato-da-un-miscelatore-di-alimenti_313876405617.html

Reggio Emilia, 9 nov. – (Adnkronos) – Grave infortunio sul lavoro questa mattina alle 9 in via Don Milani di Quattro Castella, in provincia di Reggio Emilia. Un operaio di 54 anni e’ morto mentre effettuava operazioni di manutenzione di un miscelatore orizzontale per alimenti all’interno dell’azienda zootecnica dove lavorava.

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A un certo punto, per cause ancora al vaglio dei carabinieri di Quattro Castella, intervenuti sul posto con il personale della Medicina del Lavoro dell’Ausl di Reggio Emilia, e’ finito all’interno del vano di carico del miscelatore per alimenti morendo sul colpo per i gravi traumi da schiacciamento riportati.

Inutile l’intervento dei soccorsi inviati dal 118, che non hanno potuto far altro che constatare il decesso dell’operaio. La salma e’ stata messa a disposizione della Procura reggiana, titolare dell’inchiesta che sara’ aperta per fare piena luce sull’incidente.

http://brescia.corriere.it/brescia/notizie/cronaca/12_novembre_9/incidente-lavoro-firenze-muore-30enne-bresciano-2112633282341.shtml

Un operaio di Rovato, Daniele Zini, 34 anni, e’ morto in un’azienda di Figline Valdarno (Firenze) schiacciato da un mezzo meccanico. L’uomo era a bordo dell’ escavatore a ragno quando il mezzo, e’ improvvisamente crollato, schiacciandolo. Il giovane, al momento dell’incidente, era solo e a dare l’allarme sono stati alcuni operai della ditta che non sono stati pero’ testimoni diretti del fatto. L’operaio lascia moglie e figli.

Redazione Online

http://www.giornaledibrescia.it/in-provincia/sebino-e-franciacorta/rovato-in-lutto-per-la-morte-dell-operaio-1.1427396

Un paese in lutto per una morte, l’ennesima, assurda e ingiusta. In via Bargnana 31, di fronte alla parrocchiale della piccola frazione di Rovato, in tanti si sono ritrovati ieri sera per stringersi attorno alla famiglia Zini. Daniele, 34 anni, dipendente delle Officine meccaniche di via Padana Superiore 1, a Cazzago San Martino, e’ morto attorno alle 13.30 mentre si trovava a centinaia di chilometri di distanza da casa. Stava lavorando, Daniele, quando per motivi ancora in corso di accertamento e’ rimasto schiacciato dal peso di una cabina che stava ispezionando all’interno di una ditta di recupero di materiali ferrosi.

Dai primi rilievi, la cabina, sotto la quale il giovane stava lavorando, sarebbe caduta dal braccio del macchinario che la teneva sospesa. Daniele Zini doveva effettuare alcuni lavori di manutenzione ad un escavatore, un [k]ragno[k], di quelli utilizzati per spostare grandi quantita’ di scarti di metallo. Il mezzo, che il giovane aveva azionato per sollevare il materiale, ha ceduto all’improvviso. In quel momento il 34enne rovatese si trovava da solo al lavoro. Pochi minuti dopo alcuni operai si sono resi conto di quanto accaduto e hanno immediatamente avvertito i soccorsi.

Il personale del 118, arrivato nella cittadina che dista da Firenze una quarantina di chilometri, non ha potuto fare altro che constatare la morte di Daniele, avvertendo nel contempo i militari del nucleo carabinieri dell’ispettorato del lavoro. La disperazione ha preso i tanti amici e conoscenti che si erano radunati davanti alla casa in cui il dolore ha preso tutti alla gola, soprattutto Monica, la sua giovane moglie e i suoi due piccoli figli: Sonia di 7 anni e Yuri di soli 2 anni.

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