DA BARI A KABUL, L[k]ITALIA RICORDA LE SUE GUERRE

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DA BARI A KABUL, L[k]ITALIA RICORDA LE SUE GUERRE
[k]Patria[k] e [k]ideali di liberta’ e di pace[k] sbandierati per nascondere gli interessi imperialistici di ieri e di oggi

L[k]Italia guerrafondaia, ieri come piccolo paese aspirante imperialista e oggi come membro di primo piano di una vera e propria potenza imperialista, l[k]Unione europea, nella giornata dell[k]unita’ nazionale e delle forze armate ha ricordato [k]quanti sono morti per la Patria e tutti coloro che ancora oggi sono impegnati in missioni all[k]estero[k]. [k]Patria[k], fuori dai luoghi comuni, significa salvaguardia degli interessi economici e politici, colonialistici e imperialistici, dei padroni italiani, ma questo nessuno lo ha detto nelle centinaia di manifestazioni svolte nelle piazze italiane e all[k]estero.

Non lo ha detto il presidente del Senato Schifani, che al Sacrario dei Caduti d[k]Oltremare a Bari, ha solennemente affermato che [k]il ricordo va a tutte le nostre forze armate, al loro sacrificio e al loro impegno nel nostro territorio ma anche all[k]estero per la difesa dei nostri valori e dei nostri ideali e della liberta’[k]. Paroloni per ricordare [k]l[k]esempio[k] dei militari che si sono macchiati delle peggiori nefandezze nelle campagne di Libia, Etiopia e Abissinia, o mandati a morire nelle carneficine della prima guerra mondiale, o ad aggredire paesi liberi come la Spagna repubblicana e la Jugoslavia, l[k]Albania, la Grecia, la Libia e altri nella seconda guerra mondiale e poi nelle sempre piu’ numerose operazioni di guerra camuffate da [k]missioni di pace[k]. Non a caso Schifani ha concluso con un pensiero per i due militari sotto processo in India per omicidio di alcuni pescatori. [k]Un ricordo e una vicinanza anche ai familiari dei nostri caduti sia in Italia che all[k]estero e in particolare ai nostri due maro’ detenuti ancora al di fuori del nostro Paese. Speriamo che tornino presto[k].

Nelle stesse ore il primo ministro Monti e’ corso a sorpresa in Afghanistan per visitare il contingente italiano nella base Isaf a Herat e incontrare il presidente Karzai. [k]Siamo qui, sulla base di un legittimo mandato internazionale, – si e’ premurato di precisare – per assicurare a questo Paese sicurezza, stabilita’ e prosperita’ e dare al popolo afghano la speranza di un futuro migliore[k]. Peccato che i partigiani afghani la pensino diversamente sulle reali ragioni della presenza anche dell[k]Italia sul suolo afghano! Sara’ per paura di essi che il viaggio non e’ stato annunciato da Palazzo Chigi?

SPARTACUS

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