L’accordo Fca con il sindacato Uaw. L’interesse di Marchionne a imbonire la General Motors.

Redazione Operai Contro, sono d’accordo con le affermazioni dell’operaio della Fca di Mirafiori quando prevede un ulteriore sfruttamento degli operai delle fabbriche del gruppo. Maggior numero di auto prodotte maggior sfruttamento degli operai, nelle fabbriche in Italia così come nelle fabbriche americane della Fca. In Italia John Elkann il presidente del gruppo Fca preannuncia per il 2016 una produzione di oltre un milione di auto. Negli Stati Uniti, notizia dei giorni scorsi, Marchionne l’amministratore delegato ha siglato un accordo con i rappresentanti del sindacato metalmeccanico Uaw per il rinnovo del contratto di quasi 40 mila lavoratori delle fabbriche sempre […]
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Redazione Operai Contro,

sono d’accordo con le affermazioni dell’operaio della Fca di Mirafiori quando prevede un ulteriore sfruttamento degli operai delle fabbriche del gruppo. Maggior numero di auto prodotte maggior sfruttamento degli operai, nelle fabbriche in Italia così come nelle fabbriche americane della Fca.

In Italia John Elkann il presidente del gruppo Fca preannuncia per il 2016 una produzione di oltre un milione di auto.

Negli Stati Uniti, notizia dei giorni scorsi, Marchionne l’amministratore delegato ha siglato un accordo con i rappresentanti del sindacato metalmeccanico Uaw per il rinnovo del contratto di quasi 40 mila lavoratori delle fabbriche sempre del gruppo FCA situate negli Stati Uniti.

Se il testo dell’accordo verrà approvato dai lavoratori iscritti al sindacato Uaw, esso potrà servire come modello d’intesa nelle trattative valide per il rinnovo del contratto da poco scaduto, anche per tutti gli altri lavoratori alle dipendenze delle altre case produttrici di auto come la GM e la Ford.

L’accordo tra Fca e Uaw, servirà come crede Marchionne, da base di partenza per l’ipotesi di rinnovo del contratto che ha una durata di 4 annì e riguarda in totale circa 140.000 lavoratori tra operai e impiegati delle tre case automobilistiche, Ford, General Motors e appunto FCA di Marchionne.

I due punti principali dell’accordo sono : 1) accorciamento del divario retributivo tra gli operai del primo livello e quelli del secondo livello. 2) assistenza sanitaria per gli operai non più a carico delle aziende ma a carico del fondo assicurativo (Weba) già di proprietà del sindacato Uaw.

In pratica gli operai di primo livello cioè quelli assunti prima del 2007 hanno una paga oraria di circa 28,5 dollari contro una paga oraria di 19 dollari percepita dagli operai di secondo livello cioè per coloro che sono stati assunti dopo il 2007. La proposta di accordo per eliminare il divario di salario a parità di mansioni svolte, è quella di portare la paga oraria da 19 a 25,35 dollari per gli operai più giovani e a 29,76 dollari per quelli di primo livello.

La fregatura per gli operai è che i promessi aumenti salariali non saranno immediati ma andrebbero a regime nel corso di una decina di anni, alla faccia di Marchionne che nel 2014 ha percepito un compenso di quasi 31 milioni di dollari.

Per la parte invece della gestione dell’assistenza sanitaria ai dipendenti che non sarebbe più a carico dei padroni, l’azienda risparmierebbe cifre elevate con l’eliminazione dei piani assicurativi.

Il sindacato Uaw che ha gradito questa proposta, se ne farebbe carico ampliando il proprio fondo assicurativo Weba che già controlla e gestisce l’assistenza sanitaria dei pensionati del settore auto. Anche in questo caso a perdere saranno solo gli operai che avranno un assistenza sanitaria di minor valore e minore qualità, quindi meno garanzie di cure adeguate rispetto a quelle attuali.

I giornali americani effettuando interviste agli operai della Fca riportano di proteste e malumori nei confronti del sindacato Uaw e del suo leader Dennis Williams, accusandolo di piegarsi alle imposizioni di Marchionne. Di fatto hanno suscitato scalpore e rabbia fra gli operai, le dichiarazioni rilasciate da Marchionne e Williams nella conferenza stampa congiunta.

Marchionne ha voluto far presente le convergenze di interessi tra Fca e Uaw, mentre il sindacalista Williams ha espresso la necessità di mantenere il livello di competitività dell’azienda e di favorire nuove quote di mercato, affermazioni simili ad un vero dirigente aziendale o per meglio dire servo del padrone.

Le ultime notizie parlano di mobilitazioni da parte di una categoria di operai in un impianto della fabbrica di Detroit.

Ma le finalità di Marchionne sono ben altre, con l’appoggio del sindacato cerca di imbonire la General Motors, per una fusione fra Fca e GM che porterebbe molti vantaggi per entrambi i costruttori.

Innanzitutto una sinergia tra i due gruppi automobilistici come riporta un analisi pubblicata da “Automotive News “ potrebbe creare utili lordi per circa 30 miliardi di dollari e un rientro di capitali anche istituzionali, ma sicuramente si aprirebbe un picco di vendite di auto maggiori nel ciclo di mercato, tale da fare concorrenza anche alle grandi case automobilistiche asiatiche.

Una fusione tra Fca e Gm è l’obbiettivo di Marchionne, con la complicità del sindacato Uaw le strade sono percorribili, ora tocca agli operai americani respingere l’accordo nelle assemblee e nelle votazioni.

Per gli operai americani non accettare questo accordo significherebbe anche intralciare le future mosse di Marchionne per una eventuale possibilità di riduzione dei posti di lavoro previsti nei piani di fusione tra Fca e GM e significherebbe anche eliminare la possibilità di un ulteriore sfruttamento degli operai sulle catene di montaggio.

Marchionne è ben noto per aver ridotto i costi del lavoro nelle fabbriche Fiat aumentando la produttività, sfruttando e ricattando gli operai italiani ora questa sudditanza vorrebbe imporla anche agli operai americani.

Allora perché non cercare di organizzare una fusione tra gli operai delle fabbriche italiane della Fca con gli operai delle fabbriche americane Fca nella ribellione allo sfruttamento da parte del padrone Elkann e del tiranno Marchionne ?

Un affezionato lettore

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