CON FRANCESCO PER IL PARTITO OPERAIO

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Cari OperaiContro,
leggo con soddisfazione il resoconto dell’assemblea di Pomigliano organizzata per Francesco. Peccato per il meteo avverso che ha bloccato una partecipazione sicuramente piu’ nutrita; ad ogni modo, ancora da sottolineare come le infrastrutture italiane costruite all’epoca del borghese “boom economico” siano ormai fatiscenti in particolar modo al sud italia, la cui gestione e’ stata affidata senza gara d’appalto a mafia spa.

Il resoconto fa ben sperare per il nostro partito e la nostra futura organizzazione; sono molto soddisfatto di leggere di una diffusa e convinta coscienza ancor prima che “di classe”, di “autonomia operaia”. Gli operai sono coloro che praticamente da soli hanno sollevato una grande lotta continua e classista contro i padroni negli scorsi decenni; sono stati i primi a scioperare ed imbracciare le armi contro la dittatura fascista voluta dal padronato delle serrate; le operaie e gli operai hanno disintegrato fisicamente la tirannia senza mai abbandonare e lasciare indietro nessuno. Operai disertori capaci di fuggire e nascondersi su monti e colline per la guerriglia, operaie capaci di portare avanti la famiglia con il duro lavoro e contemporaneamente partecipare alla Resistenza.

E’ una boccata d’ossigeno leggere inoltre di ulteriori diffide a sindacati, sindacatini e partiti politici. Compresi quelli di quella sinistra “estrema” che ha gia’ ampiamente dimostrato di stare comoda sulle poltrone e bastonare gli operai tanto quanto la peggiore destra, alla quale in questo senso va dato il “merito” di un minimo di coerenza… vedasi ultimo governo Prodi, partecipato anche da diversi residuati falcemartellisti per di piu’ ex operai FIAT a Torino…

Continuiamo a ribadire con chiarezza la nostra distanza dai poltronari di qualsiasi specie, tanto piu’ che da quando qualche signorotto e’ rimasto col culo al freddo senza poltrona casualmente sono riapparse brigate e brigatine ad intasare di bandierine, fazzolettini e volantini i presidi nelle fabbriche occupate.

Infine un appello: continuiamo a diffondere il nostro materiale nelle fabbriche e nei cantieri. Chi legge, magari ancora scettico, si incuriosisce e si avvicina alla nostra piattaforma piu’ di quanto a volte ci accorgiamo. Nel territorio dove sto io, dove le fabbriche si contano sulle dita di una mano, fino a qualche mese fa il gruppo di OperaiContro era quasi sconosciuto, e la INNSE era uno sbiadito ricordo lontano di qualche estate fa che tornava alla mente solo quando si raccontavano di nuovo i fatti. Ora anche qui qualcosa sta cambiando.

Saluti Operai da Pavia,

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