RAPPORTO INAIL 2011

Condividi:

DAL BLOG DI GRILLO
“Ho sentito sia le dichiarazioni odierne, sia quelle passate del Presidente della Repubblica. Dice che ci vogliono piu’ controlli, piu’ sanzioni, pero’ il Presidente della Repubblica 3 anni fa l[k]ha firmato il Decreto Legislativo 106/09 che ha dimezzato le sanzioni ai datori di lavoro, ai dirigenti, ai preposti. Ha introdotto la salva-manager che deresponsabilizza i datori di lavoro, quella che l[k]ex Ministro del Lavoro Sacconi diceva di avere cancellato, invece e’ uscita dalla porta e’ rientrata dalla finestra.” Marco Bazzoni

Il testo dell’intervento:

“Buongiorno a tutti, sono Marco Bazzoni, ho 38 anni, sono un operaio metalmeccanico. Sono anche rappresentante della sicurezza dal 2003 e mi occupo di questa tematica, del tema della sicurezza sul lavoro da tanto tempo.
Oggi e’ stato presentato il rapporto annuale Inail sugli infortuni e le morti sul lavoro. l[k]Inail ha detto che nel 2011 ci sono stati 920 infortuni mortali in calo rispetto al 2010, quando ce ne erano stati 970. Questi secondo me sono dati fortemente sottostimati, prima cosa perche’ l[k]Inail tiene conto solo degli infortuni accaduti ai suoi assicurati e tra i suoi assicurati non ci sono ne’ le forze di Polizia, ne’ Carabinieri, ne’ gli sportivi, tante categorie che non sono assicurate con l[k]Inail. Poi, in tutti questi dati incide la crisi economica che c[k]e’ stata. Perche’ l[k]Inail non lo dice, ma ci sono tante aziende che hanno chiuso, tanti lavoratori in cassa integrazione, tanti lavoratori in mobilita’, quindi non sono questi dati [k]oro colato[k] come voglio far credere. Ai dati dell[k]Inail sulle morti sul lavoro e ai dati dell[k]Inail sugli infortuni sul lavoro mancano all[k]appello gli infortuni che accadono nel sommerso che si stima siano almeno 200 mila ogni anno. Addirittura ho visto che l[k]Inail ha fatto una stima provvisoria che dice che sono circa 164 mila per l[k]anno 2011, quindi anche questa stima e’ al ribasso.Va detto anche che l[k]Inail ha un avanzo di bilancio annuale di circa 2 miliardi di Euro ogni anno e questi soldi non e’ che vengano utilizzati per aumentare le rendite agli invalidi sul lavoro o per aumentare le rendite ai familiari delle vittime sul lavoro, ma vengono utilizzati dallo Stato per ripianare i debiti. Sono depositati presso un conto infruttifero del Ministero del Tesoro e lo Stato lo utilizza per ripianare i debiti. e’ una cosa scandalosa perche’ quei soldi non sono dello Stato, appartengono alle aziende e ai lavoratori.
Non c[k]e’ la coscienza di tutto il problema della salute sui rischi sul lavoro anche perche’ non c[k]e’ sensibilita’ ne’ da parte dei mezzi di informazione, ne’ da parte delle istituzioni, ne’ da parte del mondo politico, questo va detto. Perche’? Tanto per quanto riguarda i mezzi di informazione ne parlano solo quando ci sono gravi infortuni o morti sul lavoro, quando va bene perche’ a volte non dicono neanche quelli, altrimenti nulla, una notizia nelle brevi e basta, quando dovrebbero fare inchieste, lo spazio sui quotidiani, sui Tg ne hanno quanto vogliono, pero’ si preferisce parlare di altro.
Per quanto riguarda il mondo politico lasciamo perdere. Loro sono buoni solo a fare le cosiddette lacrime di coccodrillo quando c[k]e’ un morto sul lavoro dicendo che bisogna aumentare i controlli, dicendo che manca la cultura della sicurezza sul lavoro e poi dopo restano solo parole, i fatti zero! Perche’ manca la cultura della sicurezza sul lavoro, questa frase la sento da anni, pero’ ci fosse stato un governo ne’ di destra, ne’ di centro e ne’ di sinistra che abbia fatto qualcosa. Manca la cultura della sicurezza, per insegnare la cultura della sicurezza bisognerebbe partire dalle scuole, pero’ non c[k]e’ stato un governo che abbia detto: “insegniamo la sicurezza sul lavoro a partire dalle scuole elementari”. In Francia lo fanno, in Italia non ci riusciamo, non so perche’ non ci riusciamo.

Basta scuse e lacrime di coccodrillo(espandi

Condividi:

Comments Closed

Comments are closed. You will not be able to post a comment in this post.