Archive for Gennaio, 2015

  • http://espresso.repubblica.it/ “Je Suis Tsipras!”. Si potrebbe sintetizzare in questo modo il coro che si è sollevato dal mondo politico italiano dopo la vittoria della sinistra in Grecia. Un coro quasi unanime, bipartisan. Tutti sul carro di Alexis a gridare “Basta austerità, abbasso la Troika!” e rivendicare almeno una fettina del trionfo di Syriza, che tutto fa consenso. Un grande classico che si ripete ad ogni sconquasso politico globale, in particolar modo se il vincitore è giovane, carismatico ed agguerrito contro l’establishment più odiato del momento. Pazienza se i valori fondanti del tuo partito d’appartenenza si collochino all’esatto opposto di […] 0

    “Je Suis Tsipras!”

    http://espresso.repubblica.it/ “Je Suis Tsipras!”. Si potrebbe sintetizzare in questo modo il coro che si è sollevato dal mondo politico italiano dopo la vittoria della sinistra in Grecia. Un coro quasi unanime, bipartisan. Tutti sul carro di Alexis a gridare “Basta austerità, abbasso la Troika!” e rivendicare almeno una fettina del trionfo di Syriza, che tutto fa consenso. Un grande classico che si ripete ad ogni sconquasso politico globale, in particolar modo se il vincitore è giovane, carismatico ed agguerrito contro l’establishment più odiato del momento. Pazienza se i valori fondanti del tuo partito d’appartenenza si collochino all’esatto opposto di […]

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  • 7 gennaio 1945 – 27 gennaio 2015: Giorno della Memoria, per non dimenticare. Per non dimenticare il tentativo di sterminare il popolo ebraico operato dalla borghesia tedesca con la complicità della borghesia italiana e il silenzio delle altre borghesie occidentali. Milioni di ebrei furono massacrati. La guerra mondiale e lo sterminio degli ebrei furono gli strumenti con cui il capitalismo e le borghesie di tutto il mondo affrontarono la crisi economica. Il 27 gennaio del 1945 le truppe sovietiche dell’Armata Rossa entrarono ad Auschwitz. E videro. Videro donne e uomini ‘senza capelli e senza nome’. Li videro, fermi, ‘senza […] 0

    IL GIORNO DELLA MEMORIA

    7 gennaio 1945 – 27 gennaio 2015: Giorno della Memoria, per non dimenticare. Per non dimenticare il tentativo di sterminare il popolo ebraico operato dalla borghesia tedesca con la complicità della borghesia italiana e il silenzio delle altre borghesie occidentali. Milioni di ebrei furono massacrati. La guerra mondiale e lo sterminio degli ebrei furono gli strumenti con cui il capitalismo e le borghesie di tutto il mondo affrontarono la crisi economica. Il 27 gennaio del 1945 le truppe sovietiche dell’Armata Rossa entrarono ad Auschwitz. E videro. Videro donne e uomini ‘senza capelli e senza nome’. Li videro, fermi, ‘senza […]

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  • Redazione di operai contro, la Puglia sta diventando un deserto Chiudono le fabbriche, chiudono i grandi supermercati Dopo quella di Auchan, un’altra vertenza affligge il mondo della grande distribuzione in Puglia: quella del Mercatone Uno. In Puglia sono 280 i lavoratori interessati, distribuiti tra sette punti vendita nelle province di Bari, Brindisi e Lecce. Dopo tre anni di contratto di solidarietà arriveranno i licenziamenti.  Un lavoratore Mercatone Uno i 0

    PUGLIA, IL DESERTO

    Redazione di operai contro, la Puglia sta diventando un deserto Chiudono le fabbriche, chiudono i grandi supermercati Dopo quella di Auchan, un’altra vertenza affligge il mondo della grande distribuzione in Puglia: quella del Mercatone Uno. In Puglia sono 280 i lavoratori interessati, distribuiti tra sette punti vendita nelle province di Bari, Brindisi e Lecce. Dopo tre anni di contratto di solidarietà arriveranno i licenziamenti.  Un lavoratore Mercatone Uno i

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  • Redazione di Operai Contro, I piccolo-borghesi che giocano alla rivoluzione non vogliono fare la rivoluzione. Non la volevano fare i menscevichi, che pensavano di cacciare lo zar e costruire il socialismo con graduali riforme. Non la volevano fare Togliatti e il Pci, che teorizzavano la “via italiana al socialismo” e le riforme strutturali. Non la volevano fare Allende e l’Unidad Popular, che teorizzavano la “via cilena al socialismo” e le nazionalizzazioni delle miniere di rame. Non la vogliono fare Alexis Tsipras e Syriza, che teorizzano una battaglia epocale contro l’Ue elemosinando la riduzione del rigore.   Ogni epoca storica […] 0

    FIDUCIA A TSIPRAS? MA SIAMO NATI IERI?

    Redazione di Operai Contro, I piccolo-borghesi che giocano alla rivoluzione non vogliono fare la rivoluzione. Non la volevano fare i menscevichi, che pensavano di cacciare lo zar e costruire il socialismo con graduali riforme. Non la volevano fare Togliatti e il Pci, che teorizzavano la “via italiana al socialismo” e le riforme strutturali. Non la volevano fare Allende e l’Unidad Popular, che teorizzavano la “via cilena al socialismo” e le nazionalizzazioni delle miniere di rame. Non la vogliono fare Alexis Tsipras e Syriza, che teorizzano una battaglia epocale contro l’Ue elemosinando la riduzione del rigore.   Ogni epoca storica […]

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  • Redazione di Operai Contro, 197 licenziati, di cui 150 operai, dal prossimo 10 aprile. L’Ansaldo chiude lo stabilimento di Gioia del Colle e mette sulla strada tutti i dipendenti. La ragione? Altrove i margini di sfruttamento possibili sono più alti che in Italia. Dice l’Ansaldo: a Gioia del Colle un operaio “costa” 38 euro all’ora, invece in Romania, per esempio, appena 10 euro. L’intenzione dell’Ansaldo di delocalizzare è emersa nel corso della conferenza stampa organizzata dai sindacati in fabbrica. I sindacati sapevano quello che l’Ansaldo aveva deciso e organizzato da tempo. Avevano taciuto, corresponsabili dei programmi dei padroni. Oggi, […] 2

    OPERAI ANSALDO: BUTTATI IN STRADA? SI COMINCIA A LOTTARE IN STRADA!

    Redazione di Operai Contro, 197 licenziati, di cui 150 operai, dal prossimo 10 aprile. L’Ansaldo chiude lo stabilimento di Gioia del Colle e mette sulla strada tutti i dipendenti. La ragione? Altrove i margini di sfruttamento possibili sono più alti che in Italia. Dice l’Ansaldo: a Gioia del Colle un operaio “costa” 38 euro all’ora, invece in Romania, per esempio, appena 10 euro. L’intenzione dell’Ansaldo di delocalizzare è emersa nel corso della conferenza stampa organizzata dai sindacati in fabbrica. I sindacati sapevano quello che l’Ansaldo aveva deciso e organizzato da tempo. Avevano taciuto, corresponsabili dei programmi dei padroni. Oggi, […]

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  • Redazione di Operai Contro, Martedì mattina, il 20 gennaio alle ore 09:30, 723 minatori hanno deciso all’unanimità di interrompere la produzione (dopo aver rifiutato di tornare in superficie al termine del loro turno) in uno dei conglomerati più grandi e potenti nel profondo delle ricchezze dei Balcani; dentro le cave 750m profonde dove si scavano i pozzi minerari di Trepça, all’ 8° orizzonte, si trovava su una grande varietà di minerali di piombo, zinco, argento e oro.Le ultime statistiche indicano che queste miniere ancora costituituiscono riserve di 60,5 milioni di tonnellate di minerale con la classificazione seguente : 4,96% di […] 0

    SCIOPERO DEI MINATORI – DI TREPÇA

    Redazione di Operai Contro, Martedì mattina, il 20 gennaio alle ore 09:30, 723 minatori hanno deciso all’unanimità di interrompere la produzione (dopo aver rifiutato di tornare in superficie al termine del loro turno) in uno dei conglomerati più grandi e potenti nel profondo delle ricchezze dei Balcani; dentro le cave 750m profonde dove si scavano i pozzi minerari di Trepça, all’ 8° orizzonte, si trovava su una grande varietà di minerali di piombo, zinco, argento e oro.Le ultime statistiche indicano che queste miniere ancora costituituiscono riserve di 60,5 milioni di tonnellate di minerale con la classificazione seguente : 4,96% di […]

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  • DALLA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO TARANTO – E’ ripresa oggi, con un blocco stradale sulla statale 106, all’ingresso di Taranto, la mobilitazione dei lavoratori dell’indotto Ilva che non percepiscono da mesi lo stipendio e chiedono garanzie per l’ occupazione. Operai e rappresentanti sindacali si sono ritrovati sotto la sede del Municipio dove prosegue l’occupazione simbolica dell’aula del consiglio e hanno deciso di attuare una nuova forma di protesta. Un corteo partito dal municipio ha attraversato la città vecchia e si è diretto verso la statale 106, dove ora è interdetto il traffico veicolare e viene impedito l’ingresso delle autobotti nella […] 0

    Ilva, protesta a oltranza bloccata la Statale 106

    DALLA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO TARANTO – E’ ripresa oggi, con un blocco stradale sulla statale 106, all’ingresso di Taranto, la mobilitazione dei lavoratori dell’indotto Ilva che non percepiscono da mesi lo stipendio e chiedono garanzie per l’ occupazione. Operai e rappresentanti sindacali si sono ritrovati sotto la sede del Municipio dove prosegue l’occupazione simbolica dell’aula del consiglio e hanno deciso di attuare una nuova forma di protesta. Un corteo partito dal municipio ha attraversato la città vecchia e si è diretto verso la statale 106, dove ora è interdetto il traffico veicolare e viene impedito l’ingresso delle autobotti nella […]

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  • Prefazione all’edizione tedesca del 1872 La Lega dei comunisti1 , un’associazione internazionale di lavoratori, che a quell’epoca non poteva che essere segreta, incaricò i sottoscritti, nel corso del congresso tenuto a Londra nel novembre del 1847, di redigere un approfondito programma teorico e pratico del partito, rivolto all’opinione pubblica. Nacque così il seguente Manifesto, il cui manoscritto viaggiò verso Londra per essere stampato poche settimane prima della rivoluzione di febbraio2 . Dapprima pubblicato in tedesco, è stato stampato in questa lingua in almeno dodici diverse edizioni in Germania, Inghilterra e America. In inglese è uscito per la prima volta […] 0

    IL MANIFESTO DEL PARTITO COMUNISTA

    Prefazione all’edizione tedesca del 1872 La Lega dei comunisti1 , un’associazione internazionale di lavoratori, che a quell’epoca non poteva che essere segreta, incaricò i sottoscritti, nel corso del congresso tenuto a Londra nel novembre del 1847, di redigere un approfondito programma teorico e pratico del partito, rivolto all’opinione pubblica. Nacque così il seguente Manifesto, il cui manoscritto viaggiò verso Londra per essere stampato poche settimane prima della rivoluzione di febbraio2 . Dapprima pubblicato in tedesco, è stato stampato in questa lingua in almeno dodici diverse edizioni in Germania, Inghilterra e America. In inglese è uscito per la prima volta […]

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  • Redazione  di Operai Contro, i consiglieri del gangster Renzi sono quando si può trovare di meglio tra i padroni italiani.Secondo il Corriere della Sera il premier intende nominare l’ex presidente di Ferrari, che oggi presiede la nuova Alitalia, consulente per l’attrazione di capitali esteri in Italia. Peccato che il suo curriculum sia costellato di flop: dai problemi finanziari dei treni Italo alla vendita agli americani del glorioso marchio Poltrona Frau. Passando per la débâcle degli appalti per Italia 90. Ma i padroni sono sempre a galla grazie ai gangster Invece della galera, il gangster se li fa consulenti Un […] 0

    TUTTI I CONSIGLIERI DEL GANGSTER RENZI

    Redazione  di Operai Contro, i consiglieri del gangster Renzi sono quando si può trovare di meglio tra i padroni italiani.Secondo il Corriere della Sera il premier intende nominare l’ex presidente di Ferrari, che oggi presiede la nuova Alitalia, consulente per l’attrazione di capitali esteri in Italia. Peccato che il suo curriculum sia costellato di flop: dai problemi finanziari dei treni Italo alla vendita agli americani del glorioso marchio Poltrona Frau. Passando per la débâcle degli appalti per Italia 90. Ma i padroni sono sempre a galla grazie ai gangster Invece della galera, il gangster se li fa consulenti Un […]

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  • Una manina da Londra ha gettato una rete a Piazza Affari e pescato a strascico le Popolari con un tempismo perfetto: giorni prima dell’approvazione della riforma voluta da Matteo Renzi che abolisce il cosiddetto voto capitario e le trasforma in società per azioni. Un tempismo che ha già svegliato la Consob, ora impegnata a ricostruire gli scambi. Un’operazione di verifica non certo semplice, perché dalla piazza inglese si stendono anche le reti daiparadisi fiscali, e che rischia di causare guai decisamente seri all’esecutivo Renzi nel caso tra i vari investitori internazionali attivi sul mercato individuasse il fondo Algebris di […] 0

    Banche popolari, l’istituto di papà Boschi e il “regalo” del decreto di Renzi

    Una manina da Londra ha gettato una rete a Piazza Affari e pescato a strascico le Popolari con un tempismo perfetto: giorni prima dell’approvazione della riforma voluta da Matteo Renzi che abolisce il cosiddetto voto capitario e le trasforma in società per azioni. Un tempismo che ha già svegliato la Consob, ora impegnata a ricostruire gli scambi. Un’operazione di verifica non certo semplice, perché dalla piazza inglese si stendono anche le reti daiparadisi fiscali, e che rischia di causare guai decisamente seri all’esecutivo Renzi nel caso tra i vari investitori internazionali attivi sul mercato individuasse il fondo Algebris di […]

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