“Je Suis Tsipras!”

http://espresso.repubblica.it/ “Je Suis Tsipras!”. Si potrebbe sintetizzare in questo modo il coro che si è sollevato dal mondo politico italiano dopo la vittoria della sinistra in Grecia. Un coro quasi unanime, bipartisan. Tutti sul carro di Alexis a gridare “Basta austerità, abbasso la Troika!” e rivendicare almeno una fettina del trionfo di Syriza, che tutto fa consenso. Un grande classico che si ripete ad ogni sconquasso politico globale, in particolar modo se il vincitore è giovane, carismatico ed agguerrito contro l’establishment più odiato del momento. Pazienza se i valori fondanti del tuo partito d’appartenenza si collochino all’esatto opposto di […]
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“Je Suis Tsipras!”. Si potrebbe sintetizzare in questo modo il coro che si è sollevato dal mondo politico italiano dopo la vittoria della sinistra in Grecia. Un coro quasi unanime, bipartisan. Tutti sul carro di Alexis a gridare “Basta austerità, abbasso la Troika!” e rivendicare almeno una fettina del trionfo di Syriza, che tutto fa consenso.

Un grande classico che si ripete ad ogni sconquasso politico globale, in particolar modo se il vincitore è giovane, carismatico ed agguerrito contro l’establishment più odiato del momento. Pazienza se i valori fondanti del tuo partito d’appartenenza si collochino all’esatto opposto di quelli dei nuovi trionfatori, chissenefrega se per anni i tuoi voti hanno contribuito a fondare, normare e rafforzare quelle oscure entità che l’eroe ellenico annuncia di voler combattere.

Perfetta in questo senso la battuta del “dissidente” dem Pippo Civati: “Se vince Tsipras, Renzi si firmerà con il Ts, Rentsi…”. Una frecciata che si può girare alle più disparate forze politiche del nostro Paese: si pensi al noto esponente della sinistra radicale italiana Matteo Salvini, che esulta per lo “schiaffone” rifilato all’“Unione Sovietica Europea” e comunica agli italiani che “ora tocca a noi!” (“noi” chi? Mah).

Interessanti anche le reazioni in Forza Italia, da Daniele Capezzone ad Elvira Savino: ora spiegano che bisogna cambiare assolutamente rotta, che con il rigore non si va da nessuna parte, ma in Europa convogliano voti e seggi nel partito dell’austerity, quello di Angela Merkel e Jean-Claude Juncker. Insomma, tutti pazzi per Tsipras, da quelli che sperano di entrare in scia a quelli che con il futuro premier greco non c’azzeccano proprio nulla. Eccoli.

Matteo Salvini, leader della Lega Nord:
“Elezioni in Grecia, un bello schiaffone all’Unione Sovietica Europea dell’Euro, della disoccupazione e delle banche. Adesso tocca a noi!”.

Daniele Capezzone, onorevole di Forza Italia:
“Se Berlino-Bruxelles non comprendono neanche il messaggio delle elezioni in Grecia, resta una sola spiegazione: ‘Quos Deus perdere vult, dementat prius…'” (“A quelli che vuole rovinare, Giove toglie prima la ragione”, Euripide).

Debora Serracchiani, vicesegretario Pd:
“Siamo convinti che Tsipras saprà sfruttare al meglio il risultato elettorale raggiunto, per il bene della Grecia e per consolidare in Europa il percorso per la crescita cui ha lavorato il governo Renzi in questi mesi”.

Gianluca Buonanno, eurodeputato Lega Nord:
“Se fossi stato greco avrei votato per Syriza: l’euro e l’austerità stanno affamando i nostri popoli e prima o poi i popoli si ribellano!”.

Nichi Vendola, leader di Sel:
“Voglio che sappiate che la mia mente e il mio cuore è lì, in Grecia, pensa e batte con voi”. “La Grecia manda un messaggio straordinario: è da sinistra che si cambia l’Europa, è da sinistra che si salva l’Europa”. “Tsipras non è un cavallo di Troia. È Enea che si carica sulle spalle il vecchio padre e ricomincia il viaggio, un nuovo inizio”. “Nike!!!” (Vittoria!!!, ndr).

Gianni Alemanno, Fratelli d’Italia-An:
“Vittoria di Tsipras in Grecia dimostra che i popoli europei sono stanchi dei vincoli dell’Euro anche se la sinistra sbaglia sempre. #noeuro”.

Francesco Boccia, presidente della commissione Bilancio della Camera:
“La vittoria di Syriza in Grecia è uno schiaffo a tutta l’Europa. Non facciamo finta di non vedere!”.

Elvira Savino, onorevole di Forza Italia:
“Dalla Grecia è arrivato l’ultimo avviso alla Ue per cambiare rotta. Il risultato elettorale non va visto come la vittoria di una parte, ma come la sconfitta delle politiche di rigore e di austerità che hanno impoverito molti popoli europei, non solo quello greco, ma anche quello italiano”.

Gianni Pittella, presidente del gruppo dei Socialisti europei al Parlamento europeo:
“Il popolo greco ha deciso chiaramente di dire baste all’austerità e ai diktat della Troika!”.

Giorgia Meloni, Fratelli d’Italia:
“Il risultato delle elezioni in Grecia racconta fallimento politiche Troika e voglia di libertà dei popoli europei”.

Le grandi analisi di Vito Petrocelli, senatore M5s, prima e dopo il voto:
“Alla fine Syriza non trionferà. Perché anche i greci, come gli italiani, hanno paura del nuovo e sono reazionari dentro. #unafacciaunarazza”. Poi un RT: “Se fossi Tsipras e la Merkel mi rompesse i coglioni farei una cosa semplice. Offrirei il porto di Atene come base per flotta navale Russia”.

Stefano Fassina, minoranza Dem:
“La vittoria di Syriza è un fatto straordinario. Può essere una svolta per la democrazia prima che per il futuro dell’Unione europea e dell’euro-zona”. “Ora il governo italiano lavori in Unione europea assieme al governo greco”. “Syriza non voterebbe mai il Jobs Act”.

Maurizio Sacconi, capogruppo di Area Popolare al Senato:
“Il risultato elettorale in Grecia segna il fallimento di un intero ceto politico europeo, incapace di affrontare le grandi sfide del nostro tempo perché privo di una visione che riconosca sempre la centralità dell’uomo. Occorre un nuovo umanesimo politico ancorato alle radici cristiane del continente…”.

Raffaele Fitto, eurodeputato di Forza Italia:
“Dalla Grecia può arrivare un segnale di cambiamento profondo e noi dobbiamo capirne le ragioni. La ‘merkellizzazione’ di Renzi pone un tema di riflessione dentro Fi”. “O l’Ue cambia o muore. Sconfitta la Merkel e i neomerkeliani”.

Sandro Gozi, sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri:
“Congratulations to @AlexisTsipras ready to work with new greek gvt for a more democratic and political Union”.

Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione Comunista:
“Il popolo greco vince le elezioni contro l’austerità e dà il governo a #Syriza. Adesso rovesciamo quest’Europa come un calzino!”. (Agli antipodi il giudizio del leader del Partito Comunista, Marco Rizzo: “Tsipras è un grande inganno”)

Andrea Marcucci, senatore Pd ultra-renziano:
“Grande vittoria di #Tsipras. Sarà un sostenitore accanito della battaglia di @matteorenzi in Europa”.

Maurizio Bianconi, parlamentare di Forza Italia:
Tsipras vince, la Merkel e le banche tremano, la Grecia soffirà meno, l’Italia capirà la truffa e i truffatori e #iosonocontento”.

Luigi Di Maio, vicepresidente della Camera (m5s):
“(…) Con la forza politica Syriza sicuramente abbiamo in comune alcune scelte nel nostro percorso politico, su tutte quella di avere il coraggio di fare opposizione e di non allearsi con chi è complice di quest’Europa delle banche e dei poteri forti. Oggi Syriza è stata premiata dai cittadini greci, diventando la prima forza politica del Paese e vincendo le elezioni greche. Adesso spero che passino dalle parole ai fatti e in questa giornata vorrei dare un consiglio non richiesto ad Alexis Tsipras: stai lontano da Matteo Renzi, la sua ipocrisia è pericolosa”.

Deborah Bergamini, onorevole di Forza Italia:
“Vittoria #Tsipras conferma nostra denuncia rischi politiche di austerity. Rispondere con altro rigore è grave errore”.

Barbara Saltamartini, parlamentare del Nuovo Centro Destra:
“#Tsipras popolo greco ha detto chiaro NO ad #austerità, NO a #Europa senza anima. Ora si impone riflessione, ora prevalga interesse nazionale”.

Danilo Toninelli, onorevole M5s:
“Grecia: vince Tsipras. Il nemico euro è solo scosso. Il ko tra qualche mese. La vittoria di Syriza in Grecia è un fatto importante e positivo…”.

Pina Picierno, europarlamentare Pd:
“Congratulazioni Tsipras! E molti auguri alla Grecia, di continuare a crescere e lavorare per Ue più vicina alle nostre aspettative”.

Gennaro Migliore, onorevole Pd:
“Vai Alexis, c’è da cambiare l’Europa!”.

 

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