EX ILVA, LA FORZA OPERAIA IN DIFESA DI SALARIO E POSTO DI LAVORO - Operai Contro
www.operaicontro.it
In tutte le fabbriche di Acciaierie d’Italia in amministrazione straordinaria le parole d’ordine per cui battersi uniti e senza cedimenti: posto di lavoro assicurato e salario pieno garantito per ...
Commentare quello che si condivide non l’ ho mai fatto, mi risulta difficile. Ho abolito dal mio scarso vocabolario la parola “però” ambigua quando si dice “Hai ragione però…..” così a mio parere, si nasconde il dissenso. Dell’articolo di E. A. Su OPERAI CONTRO cartaceo N° 135 condivido tutto: il luogo dove nasce la nostra liberazione dalla schiavitù del lavoro salariato è la fabbrica. Tutto nella società borghese è finalizzato a garantire il nostro sfruttamento: i partiti di Dx e di Sx, i sindacati, tutto l’apparato repressivo, magistratura, esercito, forze dell’ordine sono a salvaguardia degli interessi padronali. La crisi del sistema capitalista mostra tutta la barbarie di cui sono capaci i padroni: ci buttano in miseria dopo che ci hanno spremuti come limoni nonostante che le vetrine siano piene di merci da noi prodotte; gli operai provano a resistere ma vengono deviati dalla lotta dai sindacati. Diventa sempre più evidente l’esigenza per gli operai di organizzarsi in modo indipendente e costruire il PARTITO OPERAIO. Non ci sono scorciatoie: il partito deve nascere nelle fabbriche, la crisi del sistema capitalista inevitabilmente ci sta portando verso la guerra, gli operai se non si organizzano saranno destinati a diventare le vittime della macelleria che i padroni si apprestano a compiere. Come operai siamo in grado di invertire la tendenza alla guerra? Come possiamo salvaguardare le avanguardie operaie che avranno il compito di propagandare l’organizzazione indipendente degli operai? Non sono sufficienti OPERAI CONTRO TELEMATICO E QUELLO CARTACEO che svolgono un ruolo importantissimo; ci vuole il contatto diretto degli operai avanzati per organizzarsi e portare avanti il dibattito sull’ organizzazione indipendente degli operai.