ILVA DI TARANTO E PETROLCHIMICO DI GELA

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In tutte le fabbriche, i padroni pongono gli operai di fronte al ricatto: morire di lavoro e morire di malattia.

I dirigenti sindacali, ingrassati dai pranzi con i padroni e gonfiati i loro introiti con le mazzette non hanno mai fatto niente.

I politici borghesi hanno sempre servito i padroni.

20 anni dopo a Gela si muore ancora.

Non solo Ilva di Taranto. A Gela per le perdite di mercurio nel reparto killer si muore ancora.
La sezione “Clorosoda” del petrolchimico siciliano e’ chiusa da due decenni ma continuano a verificarsi casi di tumore tra gli ex operai e malformazioni genetiche nei loro figli.

Dentro ogni cella c[k]erano tremila e 400 chili di mercurio: quando le pompe perdevano mercurio noi operai dovevamo spazzare quel mercurio ad altissima temperatura”.Quattro celle affacciate sulla tangenziale di Gela costituivano fino al 1994 il reparto Clorosoda, il fiore all[k]occhiello della nuova chimica made in Italy.

Nel 2006 le famiglie di ex operai hanno deciso di fare causa all[k]Eni.

[k]Mio padre e’ morto di tumore all[k]esofago nonostante non avesse mai bevuto, mai fumato, non ha mai preso un caffe'[k]. E[k] la testimonianza di Massimo Grasso, presidente del comitato degli ex lavoratori di Clorosoda, il [k]reparto killer[k] dell[k]Eni di Gela. [k]Io ho avuto un trapianto di cuore, vivo con il cuore di un altro[k] dice Francesco Iraci ex capo turno di Clorosoda, dove si produceva la soda caustica. [k]Dentro ogni cella c[k]erano tremila e 400 chili di mercurio: quando le pompe perdevano mercurio noi operai dovevamo spazzare quel mercurio ad altissima temperatura[k] racconta l[k]ex operaio Francesco Iraci. Oggi, a quasi 20 anni dalla chiusura del reparto, sono moltissimi i casi degli ex operai di Clorosoda che si ammalano di tumore. E sono tanti anche i casi di malformazioni genetiche tra i figli degli operai: una percentuale di sei volte l[k]atteso, molto superiore rispetto al resto della regione. [k]Siamo pronti ad aiutare le famiglie degli ex operai di Clorosoda[k] assicura Andrea Armaro, responsabile relazioni esterne dell[k]Eni. Il genetista Sebastiano Bianca pero’ mette tutti in guardia. [k]Adesso pero’ bisognera’ capire cosa succedera’ in futuro: pensavamo che le percentuali di bambini malformati scendessero, invece nonostante la smobilitazione degli impianti quelle percentuali sono rimaste identiche durante gli anni[k]. di Giuseppe Pipitone e Silvia Bellotti

[a]http://tv.ilfattoquotidiano.it/2012/08/01/clorosoda-gela-reparto-killer/202832/[/a]

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