sono uno dei tanti operai dell’ILVA che hanno partecipato alla manifestazione “GIUSTIZIA PER TARANTO”. Noi operai dell’acciaio siamo i primi ad essere colpiti dall’inquinamento prodotto dai pradoni dell’ILVA per accumulare profitti. Lavoriamo con la morte sulle spalle. Uccisi dalla polvere di carbone. Uccisi dall’Amianto. Uccisi dai tumori. Uccisi da mille “incidenti” sul lavoro.
Padroni, politici e sindacalisti, per anni ci hanno ricattatpo con il ritornello del lavoro. Con la minaccia della perdita del lavoro ci costringono a lavorare con la morte sulle spalle. Il lavoro salariato è una condanna a morte
Padroni, politici e sindacalisti, ci hanno costretto a lavorare uccidendo con l’inquinamento prodotto dall’IlVA i nostri figli e le nostre mogli.
Operai dell’acciaio, bambini e giovani di Taranto, ragazze e donne dobbiamo ribellarci alla condanna dei padroni.
Basta morte e malattie per i veleni del Siderurgico e i profitti dei padroni
Un operaio dell’acciaio
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