Archive for Febbraio 6th, 2017

  • Redazione di operai contro, noi operai delle fabbriche d’acciaio ci siamo condannati da soli. Abbiamo prodotto troppo acciaio , i padroni non riescono a venderlo e ci licenziano. La cassa integrazione all’ILVA non è altro che una prova di licensiamento. Il tesoretto della famiglia Riva non è arrivato. La lite su come utilizzarlo prosegue. Per bonificare la fabbrica? Per bonificare la città di Taranto? Abbiamo prodotto con la morte sulle  spalle. Pensavamo di avere una famiglia,ma non era altro che carne da macello per padrone. I sindacalisti che dovevano difenderci non erano altro che maggiordomi al servizio del padrone. […] 0

    OPERAI DELL’ILVA: PIU’ PRODUCIAMO PIU CI CONDANNIAMO A MORTE

    Redazione di operai contro, noi operai delle fabbriche d’acciaio ci siamo condannati da soli. Abbiamo prodotto troppo acciaio , i padroni non riescono a venderlo e ci licenziano. La cassa integrazione all’ILVA non è altro che una prova di licensiamento. Il tesoretto della famiglia Riva non è arrivato. La lite su come utilizzarlo prosegue. Per bonificare la fabbrica? Per bonificare la città di Taranto? Abbiamo prodotto con la morte sulle  spalle. Pensavamo di avere una famiglia,ma non era altro che carne da macello per padrone. I sindacalisti che dovevano difenderci non erano altro che maggiordomi al servizio del padrone. […]

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  • Redazione di Operai Contro, avete già pubblicato la notizia che Fca Sata Melfi,  ha annunciato la cassa integrazione ordinaria per 6.322 opera, impiegati sulla linea dei modelli Jeep Renegade e 500x, cig che si somma a quella che hanno dovuto fare gli operai impiegati sulla Punto. La direzione aziendale ha giustificato la fermata imputandola a un generico calo di mercato, “Fca ‘comanda’ i turni di lavoro, gli orari, la cassa, i permessi, le ferie, senza che i sindacalisti organizino la lotta. Un mese fa, l’azienda aveva dichiarato che lo stabilimento godeva di ottima salute: lo stabilimento, non gli operai. […] 0

    Fca Melfi: nuova cig per 6.322 operai

    Redazione di Operai Contro, avete già pubblicato la notizia che Fca Sata Melfi,  ha annunciato la cassa integrazione ordinaria per 6.322 opera, impiegati sulla linea dei modelli Jeep Renegade e 500x, cig che si somma a quella che hanno dovuto fare gli operai impiegati sulla Punto. La direzione aziendale ha giustificato la fermata imputandola a un generico calo di mercato, “Fca ‘comanda’ i turni di lavoro, gli orari, la cassa, i permessi, le ferie, senza che i sindacalisti organizino la lotta. Un mese fa, l’azienda aveva dichiarato che lo stabilimento godeva di ottima salute: lo stabilimento, non gli operai. […]

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  • Redazione di Operai Contro, a Ventimiglia il campo dei migranti non è mai stato smantellato nonostante le deportazioni di Alfano. A ventimiglia si misura l’accoglienza dello stato dei padroni italiani. Da Ventimiglia partono le strade per assassinare i migranti. In italia i muri costruiti dai padroni sono tanti. Un giovane di Ventimiglia dal corriere di Marco Imarisio VENTIMIGLIA (Imperia) I gendarmi francesi la chiamano route de la mort. Ma sono tante strade diverse, ognuna ormai con la sua lapide. La A10 è controllata dai passeur maghrebini. Si parte solo con il loro permesso, ma a Mentone è come se […] 0

    VENTIMIGLIA: LA STRADA DELLA MORTE

    Redazione di Operai Contro, a Ventimiglia il campo dei migranti non è mai stato smantellato nonostante le deportazioni di Alfano. A ventimiglia si misura l’accoglienza dello stato dei padroni italiani. Da Ventimiglia partono le strade per assassinare i migranti. In italia i muri costruiti dai padroni sono tanti. Un giovane di Ventimiglia dal corriere di Marco Imarisio VENTIMIGLIA (Imperia) I gendarmi francesi la chiamano route de la mort. Ma sono tante strade diverse, ognuna ormai con la sua lapide. La A10 è controllata dai passeur maghrebini. Si parte solo con il loro permesso, ma a Mentone è come se […]

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  • Redazione di Operai Contro, Nonostante il governo dei socialdemocratici in Romania abbia  ritirato il decreto salva corrotti, le manifestazioni di protesta continuano. La retromarcia è arrivata dopo alcuni giorni di dimostrazioni anti-governative a Bucarest, le più grandi dalla caduta di Nicolae Ceaușescu. Il decreto avrebbe fatto da scudo a decine di politici, compreso il leader dei socialdemocratici Liviu Dragnea, dai guai giudiziari e avrebbe abolito l’abuso d’ufficio. In Italia non si riesce neanche a condannare un politico o amministratore corrotto. Matteo Renzi capo del governo e del Pd raccontava solo balle. I politici e gli amministratori delle banche corrotti […] 0

    In Romania la protesta non si ferma.

    Redazione di Operai Contro, Nonostante il governo dei socialdemocratici in Romania abbia  ritirato il decreto salva corrotti, le manifestazioni di protesta continuano. La retromarcia è arrivata dopo alcuni giorni di dimostrazioni anti-governative a Bucarest, le più grandi dalla caduta di Nicolae Ceaușescu. Il decreto avrebbe fatto da scudo a decine di politici, compreso il leader dei socialdemocratici Liviu Dragnea, dai guai giudiziari e avrebbe abolito l’abuso d’ufficio. In Italia non si riesce neanche a condannare un politico o amministratore corrotto. Matteo Renzi capo del governo e del Pd raccontava solo balle. I politici e gli amministratori delle banche corrotti […]

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  • Caro Operai Contro, con la firma del patto tra Libia e Italia, Gentiloni allinea ufficialmente il governo italiano col genocidio in atto nei “campi di concentramento libici”. I migranti che dalla Libia non potranno più partire, finiranno nei lager dove insieme ad altri potranno essere “Picchiati, seviziati, lasciati morire di fame, di stenti e di malattie”, come descrive la scrittrice e giornalista Flore Murard-Yovanovitch, nell’articolo che hai pubblicato ieri, e che secondo me andrebbe ripubblicato in primo piano. In Libia è in corso “un genocidio a connotazione sempre più razziale”, ed ora più che mai, dopo il patto tra […] 0

    Gentiloni si allinea al genocidio in Libia

    Caro Operai Contro, con la firma del patto tra Libia e Italia, Gentiloni allinea ufficialmente il governo italiano col genocidio in atto nei “campi di concentramento libici”. I migranti che dalla Libia non potranno più partire, finiranno nei lager dove insieme ad altri potranno essere “Picchiati, seviziati, lasciati morire di fame, di stenti e di malattie”, come descrive la scrittrice e giornalista Flore Murard-Yovanovitch, nell’articolo che hai pubblicato ieri, e che secondo me andrebbe ripubblicato in primo piano. In Libia è in corso “un genocidio a connotazione sempre più razziale”, ed ora più che mai, dopo il patto tra […]

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