Redazione di Operaio Contro,
la Franco Tosi di Legnano (Mi), si è impegnata con l’accordo sottoscritto nel 2015, a mantenere l’attività nella storica fabbrica di Legnano.
Oggi (24 gennaio 2017), subordinare questo impegno della Franco Tosi, al fatto che acquisti o meno l’area su cui sorge la fabbrica ora in affitto, suona come un’apertura al padrone della Franco Tosi, che vorrebbe trasferire la fabbrica a Burago Molgora, non rispettando l’accordo del 2015 di mantenere l’attività produttiva a Legnano.
Questo è ciò che si deduce dalla posizione di Fim, Fiom, Uil, sancita nell’incontro al MISE il 24 gennaio 2017.
Come detto Fim, Fiom, Uil, hanno in mano un accordo del 2015 nel quale la Franco Tosi, s’impegna a mantenere l’attività nella storica fabbrica di Legnano.
E’ vero che tutti gli accordi sono pezzi di carta, se all’occorrenza non c’è la pressione della lotta operaia a spingere per la loro applicazione. Ma allora se l’accordo c’è, non è forse della mobilitazione operaia che c’è bisogno per spingere alla sua applicazione? (Una mobilitazione che potrebbe contare sul sostegno delle fabbriche del territorio).
Al MISE il 24 gennaio 2017 Fim, Fiom, Uil, forse hanno sconfinato su un terreno non proprio sindacale, come si può leggere nel loro comunicato ufficiale che allego qui sotto.
Resta il fatto come ribadisco, che tutto ciò suona come un apertura al padrone della Franco Tosi, che ha dichiarato di voler spostare la fabbrica a Burago Molgora, non rispettando l’accordo sottoscritto nel 2015. Non voglio insegnare niente a nessuno e mi auguro di sbagliarmi, ma al tempo stesso mi chiedo: chi fermerà il padrone della Franco Tosi nel suo intento di trasferire la fabbrica, se l’acquisto dell’area non dovesse andare in porto? Per quanto possano servire, mando queste mie considerazioni, avendone viste di tutti i colori in fabbrica. Colgo l’occasione per complimentarmi con il vostro giornale.
Saluti da un operaio metalmeccanico in pensione
Allego comunicato unitario Fim, Fiom, Uil, su Franco Tosi del 24 Gennaio 2017.
Si è svolto in data odierna come richiesto dalle Organizzazioni Sindacali, un incontro presso la sede del Ministero dello Sviluppo Economico, con la presenza di tutti i soggetti firmatari dell’accordo di cessione di ramo d’azienda della Franco Tosi Meccanica sottoscritto nel mese di giugno 2015.
Incontro resosi necessario anche alla luce delle recenti dichiarazioni da parte della proprietà in ragione delle prospettive future della Franco Tosi e in particolare della sua permanenza, come previsto dall’accordo sindacale, nella sua sede storica di Legnano per i prossimi anni.
Da parte aziendale, pur riconoscendo l’impegno e i risultati raggiunti anche per l’importante apporto di tutte le maestranze, che hanno consentito all’azienda il conseguimento di un risultato di bilancio positivo, si è evidenziato come molti siano ancora gli sforzi da compiere per arrivare ad un pieno rilancio aziendale.
L’Azienda si è lamentata inoltre in modo molto determinato dell’inconsistente impegno da parte delle istituzioni (Regione Lombardia in primis), nel sostenere il rilancio delle attività industriali dopo diversi mesi di confronti ai tavoli istituzionali.
Il Commissario Dott. Lolli, oltre ad una puntuale illustrazione del percorso di gara necessario per la vendita di tutte le aree coinvolte, da svilupparsi già dalle prossime settimane ha dichiarato un impegno sia materiale che morale affinché si determinino le migliori condizioni per la permanenza della Franco Tosi nella sede storica di Legnano.
Da parte delle OO.SS., pur riconoscendo alla proprietà, almeno allo stato attuale, un rispetto degli impegni assunti, è stato evidenziato che l’accordo sottoscritto impegna la Franco Tosi a rimanere e ad investire presso la sede storica di Legnano, escludendo qualsiasi altra ipotesi diversa, a partire dall’ipotizzato trasferimento a Burago Molgora sede delle originarie attività Presezzi.
Trasferimento che alla luce delle valutazioni fatte dalla proprietà renderebbe più conveniente un investimento a Burago Molgora anziché a Legnano, rendendo di fatto sconveniente un’operazione di acquisto dell’area o di permanenza con un contratto di affitto, come originariamente definito.
Alla luce di queste dichiarazioni, insieme al MISE abbiamo chiesto alla proprietà di esplicitare un’offerta di acquisto dell’area che non solo diventi base di riferimento della gara di vendita, ma eviti di partire da valutazioni economiche irrealistiche nell’attuale contesto.
Sulla base di questa specifica richiesta è stata dichiarata la volontà di presentare fin dai prossimi giorni un’offerta vincolante per l’acquisto dell’area.
Tale offerta, che come previsto dalle norme di riferimento, dovrà poi essere valutata dagli organi competenti affinché sia ritenuta congrua per l’avvio della gara di vendita con tempi stimati per non meno di 3/4 mesi.
Questa decisione è stata valutata positivamente da parte delle OO.SS., come primo passo verso l’acquisizione e la permanenza della Franco Tosi nella sede storica legnanese.
L’incontro è stato aggiornato sempre nella sede ministeriale verso la fine del mese di Marzo per una verifica del percorso che si avvierà nei prossimi giorni conseguentemente all’offerta di acquisto presentata.
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