Caro Operai Contro,
come un appestato ormai con la fine segnata,
Renzi non si libera più dalle contestazioni, gli è toccato anche a Pescara.
Non si ricorda un capo del governo così contestato. Il rigoglioso raccolto di contestazioni, è tutto per la bravura antioperaia e antipopolare con la quale Renzi, legifera, e va di giorno in giorno insultando la gente con il suo infinito carniere di provocazioni e cazzate. A contestarlo in prima fila ci sono gli operai che vengono licenziati, mentre Renzi predica “tutele crescenti” dai suoi pulpiti blindati, riparato dagli “umori” dei manifestanti inferociti e armati di pepate considerazioni, nonché di ortaggi, uova e altri “ingredienti”. Renzi parla simulando di avere di fronte chissà quale platea, ma in realtà nessuno viene fatto avvicinare, oltre i padroni e i loro lacchè, e le troupe televisive che poi manderanno in onda le prediche nazional -fasciste, pressoché quotidiane del capo del governo.
I manifestanti hanno vanamente tentato con fumogeni e bottiglie di aprirsi un varco fra le forze dell’ordine, perché avevano delle cosine da chiedere a Renzi. Gli striscioni erano molti chiari, ed uno liquidatorio nei confronti del Governo: “Sblocca Renzi”, e a casa a pedate nel culo.
Saluti da Pescara
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