400 licenziamenti, ma sono 3.600 a rischio

Caro Operai Contro, i padroni sono terrorizzati di un possibile contagio delle lotte. Per 3 giorni i loro mezzi d’informazione tivù comprese, non hanno parlato che da sabato scorso a Parigi è tornata la protesta nelle banlieue. Stando buoni e pazienti si è visto che i padroni ci schiacciano, sono arrivati a licenziarci a migliaia in un colpo solo come ad Almaviva. Ci sono poi i licenziamenti di operai con più anzianità, per sostituirli con giovani con salario da fame, licenziabili in qualsiasi momento con il Jobs act. Questo è il senso della nuova norma che sta preparando il […]
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Caro Operai Contro,

i padroni sono terrorizzati di un possibile contagio delle lotte. Per 3 giorni i loro mezzi d’informazione tivù comprese, non hanno parlato che da sabato scorso a Parigi è tornata la protesta nelle banlieue. Stando buoni e pazienti si è visto che i padroni ci schiacciano, sono arrivati a licenziarci a migliaia in un colpo solo come ad Almaviva. Ci sono poi i licenziamenti di operai con più anzianità, per sostituirli con giovani con salario da fame, licenziabili in qualsiasi momento con il Jobs act. Questo è il senso della nuova norma che sta preparando il governo per sostituire gli operai che lavorano sulle autostrade, con giovani inesperti, con contratti usa e getta, non escluso i voucher. Per contrastare i licenziamenti e le manovre antioperaie dei padroni e del loro governo, dobbiamo rompere ogni subalternità al sindacalismo concertativo. Organizziamo una barriera contro i licenziamenti. Contro i contratti e i voucher, della conclamata schiavitù del lavoro salariato.

Saluti incazzati

 

ADNKRONOS

Autostrade, sindacati: “A rischio 3.600 posti, governo intervenga”

“Il governo ha un’occasione da non perdere: con il decreto correttivo al Codice degli appalti, che chiediamo venga emanato quanto prima, può escludere dal limite del 20% per gli affidamenti diretti la progettazione e la manutenzione effettuate dalle concessionarie autostradali. In questo modo, confermando quanto già concordato con il Mit, si garantirebbe il grande patrimonio di professionalità dai lavoratori di queste aziende, scongiurando il rischio di perdere ben 3.600 posti di lavoro”. Ad affermarlo in una nota congiunta sono le segreterie nazionali di FenealUil, Filca-Cisl, Fillea-Cgil, dopo aver appreso che il Consiglio dei Ministri sta definendo il testo del provvedimento.

“Se dovesse essere confermata la norma che prevede che l’80% degli appalti sia affidato con le gare e non con i cosiddetti lavori in house – sottolineano i sindacati – si aprirebbe una dura fase di ristrutturazione delle imprese interessate, e a pagarne le conseguenze sarebbero come sempre i lavoratori qualificati, oltre che la qualità e la sicurezza delle autostrade italiane, percorse ogni giorno da milioni di persone”.

La cabina di regia insediata a Palazzo Chigi per varare il primo decreto correttivo al Codice degli appalti, rilevano, “dimostri di avere buon senso e non perda l’occasione di sanare questa ingiustizia. Le aziende – concludono i sindacati – stanno utilizzando questa situazione normativa come alibi per tagliare gli organici: ad oggi sono stati già avviati oltre 400 licenziamenti e altri sono in arrivo, una situazione insostenibile ed inaccettabile”.

 

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