Lovato Gas: il padrone vuole chiudere con 90 licenziamenti

Caro Operai Contro, la sera il padrone della Lovato Gas, storica azienda con sede a Vicenza, comunica la chiusura della fabbrica e 90 licenziamenti. La Fiom la mattina dopo proclama 8 ore di sciopero con blocco delle merci sui cancelli, annunciando a breve ulteriori azioni di protesta: «Non escludiamo di occupare l’azienda e porteremo la nostra protesta all’esterno della fabbrica, coinvolgendo la città di Vicenza». Speriamo che nei propositi di lotta, la Fiom non trascuri di contare sulla solidarietà di operai di altre fabbriche, chiamando anche loro alla lotta. Attendiamo indicazioni dalla Fiom per dare solidarietà concreta a questa […]
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Caro Operai Contro,

la sera il padrone della Lovato Gas, storica azienda con sede a Vicenza, comunica la chiusura della fabbrica e 90 licenziamenti. La Fiom la mattina dopo proclama 8 ore di sciopero con blocco delle merci sui cancelli, annunciando a breve ulteriori azioni di protesta: «Non escludiamo di occupare l’azienda e porteremo la nostra protesta all’esterno della fabbrica, coinvolgendo la città di Vicenza». Speriamo che nei propositi di lotta, la Fiom non trascuri di contare sulla solidarietà di operai di altre fabbriche, chiamando anche loro alla lotta. Attendiamo indicazioni dalla Fiom per dare solidarietà concreta a questa lotta.

Saluti sostenitori

 

Spedisco un articolo da Il Piccolo di Trieste 14/9/2017

Chiude la Lovato Gas, a casa 90 lavoratori

La Lovato Gas, storica azienda veneta con sede a Vicenza, chiude i battenti lasciando a casa 90 lavoratori. A darne notizia è la Fiom-Cgil provinciale che precisa «che è di ieri sera la comunicazione del Gruppo Landi, che ha acquisito nel 2008 la fabbrica, dell’intenzione di interrompere la produzione nel sito iberico». Si tratta, precisa la nota del sindacato, di una «decisione unilaterale e improvvisa da parte del Gruppo che chiude un’azienda da sempre fiore all’occhiello e che negli ultimi anni, a differenza degli altri siti produttivi, ha sempre registrato il fatturato in attivo e avanzamento tecnologico».

La risposta della Fiom-Cgil è arrivata questa mattina con uno sciopero di otto ore, che proseguirà per tutta la giornata, con conseguente blocco dei cancelli e dell’azienda. «Ci chiediamo – afferma Morgan Prebianca della Fiom-Cgil – se i dividendi dei soci sono più importanti della vita e del futuro delle persone. A quanto pare la Borsa e la finanza italiana contano più dei lavoratori, le loro famiglie, e del prodotto». Lo stesso sindacato annuncia che a breve verranno messi in campo ulteriori azioni di protesta. «Non escludiamo di occupare l’azienda e porteremo la nostra protesta all’esterno della fabbrica, coinvolgendo la città di Vicenza», conclude Prebianca

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