AFFLUENZA DI ELETTORI IN DISCESA

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La sfida piu’ importante e’ quella di Roma. Ma fino alle 15 di lunedi si vota per i ballottaggi di 5 province e 44 comuni, fra cui 6 capoluoghi. Oltre 5,7 milioni di italiani sono chiamati di nuovo alle urne per il secondo turno delle elezioni amministrative. Affluenza in netto calo secondo i dati, relativi alle ore 22 del ministero dell’Interno: alle provinciali ha votato il 39,8% degli aventi diritto (contro il 56,5% del primo turno); alle comunali il 46,2% (contro il 58,7%). A Roma, al ballottaggio per il sindaco, ha votato il 47,0% per cento. Al primo turno la percentuale era stata del 57,1%. C’e’ da dire, pero’, che il primo turno delle amministrative era coinciso con le elezioni politiche.

A ROMA – e’ soprattutto il voto per eleggere il primo cittadino della Capitale a tenere tutti con il fiato sospeso: da una parte il candidato del centrosinistra, Francesco Rutelli, che parte dal 45,8% dei consensi, e dall’altra il rivale di centrodestra Gianni Alemanno, che al primo turno ha raggiunto il 40,7% dei consensi. Quello per il Campidoglio non e’ pero’ l’unico voto che conta: si vota infatti anche per scegliere il presidente della Provincia di Roma. Si sfidano il candidato del centrosinistra Nicola Zingaretti (46,9% dei voti al primo turno) e quello del centrodestra Alfredo Antoniozzi (37,1% al primo turno). Per chiudere il conto delle provinciali, bisogna ricordare che le province di Varese e Udine sono rimaste appannaggio del centrodestra gia’ dal primo turno, mentre Benevento e Vibo Valentia sono gia’ state assegnate al centrosinistra. Esclusa Roma, quindi, battaglia ad Asti, Massa Carrara, Foggia e Catanzaro.

PROVINCE – Ad Asti Maria Teresa Armosino, candidata per il Pdl, ha avuto il maggior numero di preferenze (44,1%), ma non e’ riuscita ad ottenere la maggioranza assoluta, inseguita da Roberto Peretti candidato del Pd e dell[k]Ivd (26,4%). A Catanzaro, invece, si andra’ al ballottaggio tra Wanda Ferro (Pdl-Destra) che e’ arrivata al 45,9% e Pietro Amato (Pd-IdV) giunto al 35,7%. Anche a Foggia si decidera’ il presidente della Provincia in questo secondo turno: il centrosinistra ha chiuso in testa con Francesco Paolo Campo (42,8%) seguito dal candidato della Pdl Antonio Pepe (37,4%). Infine, a Massa Carrara il presidente uscente, Osvaldo Angeli, sostenuto da Pd, Socialisti ed Italia dei Valori, ha chiuso in testa con il 41,5% ma senza conquistare la Provincia al primo turno: dovra’ vedersela con Sandro Bondi, coordinatore di Forza Italia, che il Pdl ha messo in campo per tentare di strappare la Provincia alla sinistra e che il 13 e 14 aprile ha raggiunto il 32,3%.

COMUNI – Partita apertissima anche per le comunali, dove quello che pesa, sulla bilancia politica, e’ l’esito del voto nei capoluoghi di provincia. Il 13 e 14 aprile, infatti, la partita si e’ chiusa 2 a 1 per il Pdl, che ha strappato Brescia al centrosinistra e confermato il sindaco di Treviso. Il centrosinistra, invece, ha conquistato al primo turno la sola Pescara, ma si trova avanti in molti dei restanti 7 comuni interessati dai ballottaggi. A Massa, ad esempio, la sfida e’ tutta interna al centrosinistra: Fabrizio Neri (Pd-Idv) si e’ infatti fermato al 38,8%, Roberto Pucci (Sa) al 27,9%. A Pisa Marco Filippeschi (Pd-IdV) tornera’ a sfidare Patrizia Paoletti Tangheroni (Pdl-Lega): il primo e’ arrivato al 47,4%, l[k]altra al 32,4%. Ballottaggio anche a Sondrio – dove Alcide Molteni (Pd-Sa) e’ arrivato al 49% e Aldo Faggi (Pdl-Lega) al 32,5% – , a Udine – Furio Honsell (Pd-Sa-IdV) al 43,7%, Enzo Cainero (Pdl-Lega-Udc) al 39,6% -, Vicenza – Amalia detta Lia Sartori (Pdl-Lega) al 39,3%, Achille Variati (Pd) al 31,3% – e Viterbo – Giulio Marini (Pdl) 49,1%, Ugo Sposetti (Pd) 33,5%.

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