I PRIMI FILI SCOPERTI DEL NUOVO CONTRATTO DEI METALMECCANICI

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da falce @ 2008-01-26
Domenica 20 gennaio nel pomeriggio i dirigenti nazionali di Fiom-fim-uilm con federmeccanica hanno siglato un accordo sul ccnl metalmeccanici. Questo accordo e’ stato ratificato e salutato come un buon accordo dal governo con la soddisfazione del ministro del lavoro Damiano e da tutte le forze politiche, sociali, imprenditoriali e religiose. Presto si sono poi spenti i riflettori. Circa 2 milioni i metalmeccanici interessati. il recupero salariale sbandierato ai 4 venti e’ 127 euro in 3 tranches l’ultima delle quali a settembre 2009 parametrato sui livelli e categorie, considerando il mediano al 5[k] livello, del quale sono pero’ interessati una minoranza degli operai metalmeccanici (circa il 20%). Non approfondiamo qui una critica particolareggiata su questo nuovo accordo sul contratto riguartdo anche a orari peggiorati, scippo dei permessi, precarieta’ a go go ecc e rimandiamo i lettori a varie prese di posizione gia’ espresse. Ci interessa invece far sapere a tutti quali conseguenze pratiche ha gia’ sortito in alcune fabbriche in questi primi giorni.
Lunedi’ 21 gennaio alla Fiat di Modena si sono presentati in forze nuovi tempisti nei reparti, a partire dalla saldatura senza la presenza dei delegati sindacali, alla richiesta degli operai perche’ fossero li’ e’ stato risposto dalla direzione Fiat “per addestramento”, sono rimasti per tutta la settimana. Alla Terim sempre di Modena per 2 giorni sempre tempisti sono stazionati nelle linee per vedere se rimangono margini per incrementare la produzione degli operai visto che il contratto e’ stato firmato, anche li’ i delegati sindacali erano assenti. Martedi’ 22 alla ferrari alcuni operai e delegati hanno tramite conferenza stampa in saletta sindacale espresso il loro NO motivato e tondo a questo ulteriore contratto peggiorativo mentre nei reparti si producevano alcuni infortunii. Questi piccoli esempi ci fanno sospettare che la firma apposta il 20 gennaio puo’ essere servita per interessi che travalicavano la lotta degli operai 8tipo salvare un governo “amico” loro, poi schiantato), per interessi che ci sono estranei visto che poi in fabbrica i padroni sono passati subito all’ offensiva.
D’altronde non ci stupiamo piu’ di tanto, sono molti anni che chi firma accordi sulla condizione operaia, ovunque collocata, non ne subisce poi gli effetti, non ne ha assolutamente il contesto, risponde alle esigenze del profitto delle imprese come base e non gli interessi vitali degli operai stessi che formalmente “rappresentano” ai tavoli, e inoltre spesso non prevengono neanche piu’ dalle fila operaie.
In pratica siamo schiavi non solo dei padroni ma siamo anche espropriati di una nostra propria rappresentanza nel sindacato uffuciale a tutti i livelli, con tutto cio’ poi ci si stupisce che moriamo asfissiati nelle stive delle navi, o bruciati da ondate di fuoco nelle acciaiaerie, o folgorati da fili scoperti in cantieri o nelle fabbriche dove nel frattempo altri operai continuano a produrre.
OPERAI CONTRO
SEZ. MODENA
25 GENNAIO 2008

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