ISRAELE PREPARA LA GUERRA PER STERMINARE I PALESTINESI DI GAZA

Israele da 15 giorni bombarda il campo di concentramento di Gaza. Israele ha richiamato 40 mila riservisti per occupare la striscia di Gaza e passare all’esecuzione sommaria dei palestinesi. Il civile mondo occidentale tace e spera nei padroni di Israele. Non hanno capito niente. La resistenza palestinese diventerà sempre più forte. . Il bilancio dei raid israeliani di oggi è di 13 morti, di cui sette civili uccisi nel bombardamento di una casa a sud della Striscia e due a Sajaya.   . I caccia israeliani hanno colpito oltre 50 obiettivi e fonti palestinesi parlano di almeno 17 feriti, tra i quali due bambini. Il premierNetanyahu ha dato […]
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Israele da 15 giorni bombarda il campo di concentramento di Gaza.

Israele ha richiamato 40 mila riservisti per occupare la striscia di Gaza e passare all’esecuzione sommaria dei palestinesi.

Il civile mondo occidentale tace e spera nei padroni di Israele.

Non hanno capito niente. La resistenza palestinese diventerà sempre più forte.

. Il bilancio dei raid israeliani di oggi è di 13 morti, di cui sette civili uccisi nel bombardamento di una casa a sud della Striscia e due a Sajaya.

 

. I caccia israeliani hanno colpito oltre 50 obiettivi e fonti palestinesi parlano di almeno 17 feriti, tra i quali due bambini. Il premierNetanyahu ha dato istruzioni all’esercito per una possibile offensiva terrestre nella Striscia; l’esercito non esclude quindi un’operazione via terra a sud del Paese, e sta richiamando 40mila di riservisti, oltre ai 1500 già pronti sul confine.

 

Prime dichiarazioni anche da parte del braccio armato di Hamas. ”Bombardando case di civili, la scorsa notte Israele ha varcato ogni linea rossa“, affermano le brigate Ezzedin al-Qssam. ”Noi replicheremo allargando il raggio dei lanci dei nostri razzi e nelle prossime ore colpiremo Tel Aviv“.

Scoppiano anche disordini a Gerusalemme, dove la polizia israeliana ha arrestato più di 60 palestinesi con il sospetto di essere coinvolti negli scontri degli ultimi due giorni, mentre alle centinaia di migliaia di cittadini che vivono nel raggio di 40 chilometri dai confini della Striscia, lo Stato ebraico ha ordinato di non uscire dalle proprie abitazioni. Il coprifuoco riguarda anche gli abitanti di Beersheva, dove ieri per la prima volta dal 2012 è esploso un razzo sparato da Gaza. Il portavoce delle forze armate Peter Lerner, ha detto che Hamas dispone di una scorta di 10mila razzi – anche di lungo raggio – che possono arrivare “sino a Tel Aviv e oltre” e che l’esercito si sta preparando alla possibilità che il gruppo sferri attacchi al centro del Paese.

Mosse dello Stato ebraico che il portavoce della presidenza dell’Autorità nazionale palestinese (Anp), Nabil Abu Redeineh, denisce come una “dichiarazione di guerra globale”. “Non resteremo con le mani in mano di fronte alla carneficina commessa” ha detto Abu Redeineh, sottolineando che “il popolo palestinese ha diritto a reagire all’offensiva e a difendersi con tutti i mezzi legittimi”.

Una nuova guerra in medio oriente

Un osservatore

 

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