I TERMINI DEI PUTTANIERI SUL TELEMATICO

Redazione di OperaiContro, sarà noioso quanto scrivo, ma sento doveroso segnalarlo. In una casuale ricerca su google ho trovato un articolo pubblicato dal telematico in data 18 ottobre 2009 dal titolo “le analisi delle puttane” ( http://www.operaicontro.it/?p=9755703714 ) . L’ho riletto, e fermo restando il fatto oggettivo che l’autore/autrice del testo non si riferisca ad alcuna donna, personalmente fa ribrezzo l’utilizzo di tale termine, sessista, discriminante e proprio dell’ideologia borghese, a proposito di persone al servizio del capitalismo economico e finanziario. Sarebbe inoltre utile sottolineare, al di là della semantica in sè, che non è certo una “puttana” un […]
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Redazione di OperaiContro,

sarà noioso quanto scrivo, ma sento doveroso segnalarlo. In una casuale ricerca su google ho trovato un articolo pubblicato dal telematico in data 18 ottobre 2009 dal titolo “le analisi delle puttane” ( http://www.operaicontro.it/?p=9755703714 ) .

L’ho riletto, e fermo restando il fatto oggettivo che l’autore/autrice del testo non si riferisca ad alcuna donna, personalmente fa ribrezzo l’utilizzo di tale termine, sessista, discriminante e proprio dell’ideologia borghese, a proposito di persone al servizio del capitalismo economico e finanziario.

Sarebbe inoltre utile sottolineare, al di là della semantica in sè, che non è certo una “puttana” un economista che lavora ai vertici dell’istituto bancario UNICREDIT. “Puttana” semmai potrebbe essere declinato nei confronti di un operaio che si presta a fare il delegato verso un sindacato compiacente, con il posto di lavoro garantito e che tenta di fare ingoiare licenziamenti a colleghi e colleghe.

Anche in quel caso, il riscontro di un utilizzo acritico ed assimilato di una cultura paternalista, indi maschilista, è inevitabile. E ciò è controproducente a chi intende fare analisi e muovere uno sviluppo culturale radicalmente differente dal padrone.

Se ci liberiamo delle differenze di colore della pelle e di razza, non vedo perchè non liberarsi dei preconcetti di genere, imposti da chi vuole le compagne operaie solamente a stirare, accudire figli e mostrare le proprie nudità in pubblica piazza.

Le parole sono importanti, ce lo insegnano i Maestri come Marx, che prima di essere politici hanno formazione sociologica.

Mi auguro che certi termini e ragionamenti connessi (anche con l’esclusione pelosa degli stessi) non si possano piùà leggere sul telematico scritto dagli operai e dalle operaie per la loro liberazione. Anche culturale.

Antisessisti saluti da Pavia, un operaio (maschio)

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