IL PIANO PIANO, MA PROPRIO CON CALMA, DI MARCHIONNE

CRONACHE DA POMIGLIANO Cari compagni di Operai Contro, l’ultima volta che vi ho scritto stava per scadere la cassa integrazione e non si sapeva quale futuro aspettasse i miei tanti colleghi. In un assemblea, in particolare un sindacalista della cisl, affermò che il contratto di solidarietà rappresentava una sconfitta, loro puntavano al rientro di tutti attraverso l’arrivo di uno o addirittura due modelli. Non ridete, c’è da piangere. Come al solito le solite stronzate che escono dalla loro bocca infatti poco dopo hanno firmato il contratto di solidarietà dividendo sempre di più gli operai e soprattutto sono rimasti a […]
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CRONACHE DA POMIGLIANO

Cari compagni di Operai Contro, l’ultima volta che vi ho scritto stava per scadere la cassa integrazione e non si sapeva quale futuro aspettasse i miei tanti colleghi. In un assemblea, in particolare un sindacalista della cisl, affermò che il contratto di solidarietà rappresentava una sconfitta, loro puntavano al rientro di tutti attraverso l’arrivo di uno o addirittura due modelli. Non ridete, c’è da piangere.

Come al solito le solite stronzate che escono dalla loro bocca infatti poco dopo hanno firmato il contratto di solidarietà dividendo sempre di più gli operai e soprattutto sono rimasti a bocca asciutta quando il buon Marchionne ha scoperto le carte in tavola con il piano industriale. Quest’ultimo, nonostante non dica nulla di buono per Pomigliano, se non il fatto di produrre la panda nuova (forse panda xl) nel “vicinissimo” 2018, e’ stato comunque acclamato dai firmatari di tutto. E’ dal 2010 che parlano di investimenti fatti, di investimenti fatti …. forse stanno dimenticando che Mirafiori e Cassino sono in cassa integrazione, Iribus e Termini Imerese sono state chiuse nel silenzio generale e per tornare a Pomigliano, 2500 operai ancora tutto sommato fuori dalla fabbrica. Le promesse di investimenti futuri sono solo l’ennesimo fumo negli occhi e non dimentichiamo che comunque dipendono sempre dal solito andamento del mercato dell’auto. Beh, per questo piano piano Marchionne, c’e’ proprio da essere felici.

Da schiavo di Pomigliano, vincitore di medaglia d’oro come miglior schiavo d’Europa, mi aspettavo per lo meno il riconoscimento di sapere che per me e soprattutto per i colleghi in contratto di solidarietà, arrivasse davvero uno o più modelli a Pomigliano e invece nulla. Va beh, consoliamoci con l’aumento contrattuale di ben 32 euro circa al netto. Ops! Il buon Marchionne ce li ha negati! Da gennaio ad oggi, dopo 5 mesi di lunghe trattative con i suoi leccaculo che nemmeno un solo minuto di sciopero o quanto meno nessun tipo di protesta hanno proclamato, il Marchionne gli ha negato pure circa 32 euro netti di aumento. Presi dall’ira, la settimana scorsa nei reparti ci hanno chiamato alle armi, ci hanno detto che ci dobbiamo preparare perché ben 2 ore di sciopero ci aspettavano. Parte il sorriso sarcastico che è doveroso sentendo questi lecca lecca di delegati parlare di sciopero. Mi hanno reso schiavo, continuano a firmare di tutto e di più per servire il loro padrone che in cambio gli ha promesso di non farli mai lavorare ma solo di passeggiare in fabbrica; non sanno che significa leggere un cartellino lavoro; non sanno cosa vuol dire rappresentare i lavoratori, troppo impegnati a fare gli interessi del padrone; non hanno mai pensano ai colleghi attualmente in contratto di solidarietà anzi contribuiscono sempre di più alla divisione tra gli operai rendendo questi sempre più ricattabili; firmano accordi assurdi per farci lavorare a conto ore di sabato (finitela di dirci che ci avete dato 50 € a sabato, 1) sono figurativi perché al netto nessuno di noi li ha visti, 2) se il padrone vuole lo straordinario, ci deve pagare come da contratto che stesso voi avete firmato ); ci sono stati infortuni che potevano essere gravissimi e li hanno tenuti nascosto; c’è stato un morto (anche se il tabellone ovviamente segna “9784” giorni senza infortuni) e hanno solo dichiarato appena 2 ore di sciopero in un solo turno; dopo tutto questo schifo, io, anzi noi, dovremmo fare sciopero per un mancato aumento contrattuale? Per fortuna al momento sembra che da parte di noi schiavi, ci sia stato un forte e grosso NO a questo eventuale sciopero (onestamente poco ci credo che lo faranno, qui gatta ci cova). Nell’eventualità non aderire significherebbe anche protestare (anche se consiglio subito la cancellazione della tessera per i pazzi che ancora li pagano) contro questi “firma tutto” che ormai rappresentano solo l’azienda e non più i lavoratori.

Credo ahinoi, che nei prossimi giorni avremo tante altre “belle” sorprese da parte del padrone e dei suoi leccaculo; sicuramente altri sabato di lavoro in cambio delle ferie di agosto e qualche sorpresa legata all’aumento del contratto. Non so quali, ma ci saranno, vi tengo informati, nell’attesa che il buon Dio ce la mandi buona.

 

Operaio Fiat Pomigliano D’Arco costretto per ovvi motivi, a restare anonimo.

 

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