LA FRANCIA SULL’ORLO DELLA GUERRA CIVILE

La Francia oggi è il laboratorio delle classi subalterne dell'Europa nel movimento di ribellione allo Stato dei padroni.
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La Francia oggi è il laboratorio delle classi subalterne dell’Europa nel movimento di ribellione allo Stato dei padroni.
Non si è ancora spento il fuoco della rivolta degli operai e del mondo del lavoro dipendente contro la “riforma” delle pensioni che allunga di almeno due anni la vita lavorativa, che un nuovo incendio divampa.
Questa volta coinvolge direttamente gli ultimi della società francese, il mondo povero e discriminato delle banlieue, veri e propri ghetti per i poveri nelle periferie delle metropoli, dove vivono milioni di francesi “di colore”, discriminati da generazioni e costantemente sotto il tallone repressivo dei poliziotti.
A scatenare la rivolta l’ennesimo omicidio di un adolescente islamico di diciassette anni, da parte della polizia. Episodio che si è cercato di coprire come legittima difesa nei confronti di un fuggitivo a bordo di un’auto che, nella fuga, avrebbe messo in pericolo i poliziotti che cercavano di fermarlo. Un filmato di un testimone ha però smascherato la montatura.
Le proteste sono divampate ovunque e nonostante migliaia di arresti e condanne di massa da parte di tribunali che definire “speciali” nell’ottica delle peggiori dittature non rappresenta che la realtà, non si fermano e diventano sempre più violente.
In Francia lo scontro tra le classi subalterne e il potere dei ricchi, ben rappresentato dal banchiere Macron e i suoi ministri, diventa sempre più aperto e cruento.
La borghesia e i ceti medi chiedono sempre più ordine e disciplina ben corrisposte da poliziotti particolarmente ligi ai loro compiti repressivi.
Gli strati subalterni si radicalizzano sempre di più.
Ormai è scontro aperto e gli strumenti di mediazione della democrazia borghese si dimostrano sempre più inadeguati.
Gli operai, i disoccupati, i poveri e la piccola borghesia immiserita sono in movimento. Nello scontro saranno costretti ad affinare sempre di più la loro capacità organizzativa.
La Francia è un esempio per tutti.
Nel cuore dell’Europa, in uno dei suoi paesi più avanzati, si stanno creando di nuovo le condizioni per un nuovo “assalto al cielo”. Dopo decenni di quiete apparente, il vento rivoluzionario ricomincia a soffiare.
F. R.

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