LA MELONI METTE IN SCENA L’ATTACCO ALLA BCE

Non fa niente che gli utili dei padroni in Italia siano aumentati dal 2017 al 2021 del 77%. Che hanno aumentato tutti i prezzi per garantirsi questi guadagni. Che sono gli stessi che si oppongono agli aumenti salariali collettivi. Che le critiche alla BCE servano solo a coprire le loro responsabilità.
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Non fa niente che gli utili dei padroni in Italia siano aumentati dal 2017 al 2021 del 77%. Che hanno aumentato tutti i prezzi per garantirsi questi guadagni. Che sono gli stessi che si oppongono agli aumenti salariali collettivi. Che le critiche alla BCE servano solo a coprire le loro responsabilità.


 

Caro Operai Contro, la Meloni attacca la Bce (Banca centrale europea), tenta di orientare contro di essa il malcontento e la rabbia popolare causati dal carovita. Sperando di uscirne indenne con il suo governo.
Dopo i ministri, Salvini della Lega e Tajani di Forza Italia, anche la Meloni attacca la BCE che ha deciso un nuovo aumento dei tassi d’interesse, il cui obiettivo dichiarato è ridurre l’inflazione nell’Eurozona dal 6,3% di maggio (7,6% in Italia) al 2%.
Il rischio -sostiene la Meloni- è che “l’aumento costante dei tassi sia una cura più dannosa della malattia”. Meloni parla con il governo tutto schierato. Nonostante il tono deciso per risultare convincente, le sue argomentazioni sui motivi e le responsabilità dell’inflazione non convincono certo gli operai che ne pagano le conseguenze, con un salario fortemente inadeguato al carovita.
Non basta puntare il dito contro la Bce e ignorare bellamente la “particolarità” dei salari da fame , che rendono molto più pesante l’inflazione in Italia, più drammatica la rincorsa al carovita.
Nel suo intervento in pompa magna in parlamento, la Meloni tace sul fatto che questa inflazione è figlia degli alti profitti, generati dallo sfruttamento operaio, e arrotondati dai 12 condoni fiscali varati proprio dal suo governo.
Per lei riconoscere le ragioni dell’inflazione, sarebbe “scortese” verso i suoi amici padroni, inoltre esporrebbe il governo a dover giustificare:
1) Perché non interviene sulla grande distribuzione per calmierare i prezzi.
2) Perché di fronte agli alti profitti, non chiede alle aziende di sborsare soldi per alzare i salari (magari tramite accordi con il sindacato), invece delle mance ricavate dal taglio del cuneo fiscale.
3) Perché si ostina a non introdurre il salario minimo legale, in Italia.

Questi sono i motivi per i quali in Italia l’inflazione è più devastante. “E’ un’odiosa tassa occulta che colpisce soprattutto i meno abbienti”, come dice la Meloni, sperando che gli operai se la prendano con la BCE e non con il governo in Italia.
E’ stato detto in tutte le salse che il salario in Italia è finito sotto i piedi. Ma il governo Meloni come quelli che lo hanno preceduto, continua ad assecondare i padroni che non concedono aumenti in busta paga nonostante i lauti guadagni. Chiusura totale anche sul salario minimo legale.
L’Inps nel 2019 rilevava che un salario minimo legale di 9 euro l’ora, alzerebbe le retribuzioni sotto questa soglia, che nel 2019 riguardava ben il 18,4% di operai e lavoratori. Sono 21 i Paesi Ue con il salario minimo legale, 8 di questi superano i mille euro al mese: Irlanda 1.774,50 euro; Paesi Bassi 1.725 euro; Belgio1.658,23 euro; Germania 1.621 euro; Francia 1.603,12 euro; Spagna 1.125,83 euro; Slovenia 1.074,43 euro; Lussemburgo 2.256,95 euro.
L’operato del governo Meloni nei confronti della forza lavoro, non risparmia i disoccupati senza la Naspi. Con il taglio al Reddito di cittadinanza spinge 400 mila ex percettori (e relative famiglie) ad accettare lavori in nero da 2 euro l’ora o poco più.
L’inflazione, “l’odiosa tassa occulta che colpisce soprattutto i meno abbienti”, è molto più devastante perché il governo Meloni cavalca alla grande, in peggio la situazione ereditata dai suoi predecessori.
Perciò, se alcune critiche alla BCE possono avere una loro ragione come critica all’oligarchia finanziaria che domina in Europa, fatte dal governo Meloni sono solo un diversivo, e per gli operai suonano come un abbaiare alla luna.
Al più, alimentando la vecchia fiamma del nazionalismo sovranista, queste critiche possono produrre nuove tensioni con una parte della stessa Ue, della quale ha invece assoluto bisogno, se vuol continuare a mettere le mani su malloppo del PNNR e distribuirlo fra i grandi e medi imprenditori che la sostengono a spada tratta.
Saluti Oxervator.

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