Archive for Aprile, 2018

  • Caro Operai Contro, “Da quanto si apprende, i lavoratori ‘in uscita’ sono circa 500”. Un lavoratore della Philip Morris di Bologna scopre che i padroni a prescindere dalla nazionalità, sono e agiscono prima di tutto come padroni. “Cambio turno, ferie forzate e contratti in scadenza: così finisce il sogno di tanti lavoratori ‘a tempo’ della multinazionale del tabacco”. “Siamo stati capaci di avere ottime performance sui macchinari, con pochi scarti – continua – questo è il ringraziamento e il premio”. E i sindacati? “Non possono non sapere quanto accade in azienda”.“ Saluti da un lettore Allego un estratto da […] 0

    Philip Morris: 500 licenziamenti

    Caro Operai Contro, “Da quanto si apprende, i lavoratori ‘in uscita’ sono circa 500”. Un lavoratore della Philip Morris di Bologna scopre che i padroni a prescindere dalla nazionalità, sono e agiscono prima di tutto come padroni. “Cambio turno, ferie forzate e contratti in scadenza: così finisce il sogno di tanti lavoratori ‘a tempo’ della multinazionale del tabacco”. “Siamo stati capaci di avere ottime performance sui macchinari, con pochi scarti – continua – questo è il ringraziamento e il premio”. E i sindacati? “Non possono non sapere quanto accade in azienda”.“ Saluti da un lettore Allego un estratto da […]

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  •   Intervista ad un operaio FCA di Pomigliano trasfertista a Castel di Sangro Sevel di Castel di Sangro, lo stabilimento più grande d’Europa per la produzione di furgoni leggeri. Si produce il Ducato, ma anche furgoni Peugeot e Citroen. Una produzione di circa trecentomila furgoni l’anno, l’unico stabilimento FIAT che tira in questo momento. La Sevel ha vinto il premio di efficienza del World class manufacturing, programma mondiale applicato in Fca. Parametri come aspetto manageriale, sicurezza, manutenzione, ma anche assenteismo, malattie, sicurezza sul lavoro, risparmio energetico sono stati brillantemente superati in Sevel. «È un ottimo risultato per lo stabilimento», […] 0

    CRONACHE DALLA FCA

      Intervista ad un operaio FCA di Pomigliano trasfertista a Castel di Sangro Sevel di Castel di Sangro, lo stabilimento più grande d’Europa per la produzione di furgoni leggeri. Si produce il Ducato, ma anche furgoni Peugeot e Citroen. Una produzione di circa trecentomila furgoni l’anno, l’unico stabilimento FIAT che tira in questo momento. La Sevel ha vinto il premio di efficienza del World class manufacturing, programma mondiale applicato in Fca. Parametri come aspetto manageriale, sicurezza, manutenzione, ma anche assenteismo, malattie, sicurezza sul lavoro, risparmio energetico sono stati brillantemente superati in Sevel. «È un ottimo risultato per lo stabilimento», […]

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  • Comunicato stampa Bologna, Sabato 28 Aprile 2018, ore 17,30, Cinema Teatro Galliera di Bologna, Via Matteotti 27, proiezione Prima Nazionale del documentario ‘Ascoltami. Ricordami.’, sulle Partigiane e sui Partigiani torturati e uccisi dai fascisti durante la Resistenza, regia di Giuliano Bugani, Indygroundfilm. INGRESSO GRATUITO. Il progetto, ideato da Bugani nel 2015, dopo tre anni di attesa viene presentato in Prima Nazionale nel prestigioso cinema teatro bolognese, già sede di proiezioni di documentari di inchiesta, e sperimentali. Realizzato con il contributo di: ANPI Associazione Nazionale Partigiani Italiani Bologna; Cucine Popolari Bologna; ANPPIA Bologna Associazione Nazionale Perseguitati Politici; Circolo ARCI Guernelli […] 0

    ASCOLTAMI RICORDAMI

    Comunicato stampa Bologna, Sabato 28 Aprile 2018, ore 17,30, Cinema Teatro Galliera di Bologna, Via Matteotti 27, proiezione Prima Nazionale del documentario ‘Ascoltami. Ricordami.’, sulle Partigiane e sui Partigiani torturati e uccisi dai fascisti durante la Resistenza, regia di Giuliano Bugani, Indygroundfilm. INGRESSO GRATUITO. Il progetto, ideato da Bugani nel 2015, dopo tre anni di attesa viene presentato in Prima Nazionale nel prestigioso cinema teatro bolognese, già sede di proiezioni di documentari di inchiesta, e sperimentali. Realizzato con il contributo di: ANPI Associazione Nazionale Partigiani Italiani Bologna; Cucine Popolari Bologna; ANPPIA Bologna Associazione Nazionale Perseguitati Politici; Circolo ARCI Guernelli […]

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  • Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella , il presidente del consiglio Paolo Gentiloni, i presidenti di Camera e Senato Roberto Fico e Maria Elisabetta Casellati e il ministro della Difesa Roberta Pinotti hanno partecipato alla cerimonia per la Festa della Liberazione all’Altare della Patria. Mattarella ha deposto una corona di fiori al monumento del milite ignoto. I padroni ormai lasciano le sceneggiate ai loro rappresentanti “La Resistenza rappresenta un punto di riferimento irrinunciabile nella vita democratica del Paese: è in questa pagina fondamentale della nostra storia che ogni cittadino italiano può infatti ritrovare le radici della Repubblica e della […] 0

    IL 25 APRILE DEI PADRONI

    Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella , il presidente del consiglio Paolo Gentiloni, i presidenti di Camera e Senato Roberto Fico e Maria Elisabetta Casellati e il ministro della Difesa Roberta Pinotti hanno partecipato alla cerimonia per la Festa della Liberazione all’Altare della Patria. Mattarella ha deposto una corona di fiori al monumento del milite ignoto. I padroni ormai lasciano le sceneggiate ai loro rappresentanti “La Resistenza rappresenta un punto di riferimento irrinunciabile nella vita democratica del Paese: è in questa pagina fondamentale della nostra storia che ogni cittadino italiano può infatti ritrovare le radici della Repubblica e della […]

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  • Caro Operai Contro, licenziare 30 operai di una cooperativa per sostituirli con altrettanti di un’altra cooperativa, è il gioco sporco a cui i padroni non rinunciano, in qualsiasi latitudine o longitudine si trovino. Un gioco sporco reso possibile dalle tante norme e regole diramate dai governi dei padroni, che gravano la condizione di schiavitù del lavoro salariato e mettono gli operai di una cooperativa, contro gli operai di un’altra cooperativa, in una competizione per il salario legato al posto di lavoro. Mentre i padroni con i loro mercenari non si fanno scrupoli nel colpire gli operai; gli operai devono […] 0

    Il gioco sporco dei licenziamenti per cambio di cooperativa

    Caro Operai Contro, licenziare 30 operai di una cooperativa per sostituirli con altrettanti di un’altra cooperativa, è il gioco sporco a cui i padroni non rinunciano, in qualsiasi latitudine o longitudine si trovino. Un gioco sporco reso possibile dalle tante norme e regole diramate dai governi dei padroni, che gravano la condizione di schiavitù del lavoro salariato e mettono gli operai di una cooperativa, contro gli operai di un’altra cooperativa, in una competizione per il salario legato al posto di lavoro. Mentre i padroni con i loro mercenari non si fanno scrupoli nel colpire gli operai; gli operai devono […]

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  • Redazione di Operai contro, E’ stata confermata, dalla Cassazione, la condanna – con diniego delle attenuanti generiche per la gravità dei fatti commessi e l’intensità del dolo – a sei anni e tre mesi di reclusione nei confronti di Fabio Riva, figlio dello scomparso proprietario dell’Ilva Emilio Riva, per associazione a delinquere e truffa ai danni dello Stato per circa cento milioni di euro incamerati illecitamente dal 2008 al 2013 come contributi per le imprese che esportano. Allì’ILVA di Taranto decine di operai hanno pagato con la vita i profitti intascati dalla famiglia Riva. Fabio Riva ha avuto una […] 0

    I PADRONI E LA MAGISTRATURA

    Redazione di Operai contro, E’ stata confermata, dalla Cassazione, la condanna – con diniego delle attenuanti generiche per la gravità dei fatti commessi e l’intensità del dolo – a sei anni e tre mesi di reclusione nei confronti di Fabio Riva, figlio dello scomparso proprietario dell’Ilva Emilio Riva, per associazione a delinquere e truffa ai danni dello Stato per circa cento milioni di euro incamerati illecitamente dal 2008 al 2013 come contributi per le imprese che esportano. Allì’ILVA di Taranto decine di operai hanno pagato con la vita i profitti intascati dalla famiglia Riva. Fabio Riva ha avuto una […]

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  • Redazione di Operai Contro, tra bicchierate e mazzette la trattativa prosegue. E’ una trattativa da palcoscenico. I sindacati fingono di trattare sul premio di risultato dei 10 mila operai che forse saranno assunti dal nuovo padrone. Ormai i sindacalisti della mazzetta hanno accettato i 5 mila licenziamenti Ormai ministro dei padroni e sindacato dei padroni hanno accettato per gli opertai che saranno assunti, che si tratterà di un nuovo contratto e l’anzianità non conterà niente. Gli operai dell’ILVA, da tempo, sanno che il vero premio di risultato dell’ILVA è la morte Si avvicina il 25 aprile. Perchè non deve […] 0

    ILVA: LA TRATTATIVA TRA PADRONE, MINISTRO DEI PADRONI, SINDACATI DEI PADRONI

    Redazione di Operai Contro, tra bicchierate e mazzette la trattativa prosegue. E’ una trattativa da palcoscenico. I sindacati fingono di trattare sul premio di risultato dei 10 mila operai che forse saranno assunti dal nuovo padrone. Ormai i sindacalisti della mazzetta hanno accettato i 5 mila licenziamenti Ormai ministro dei padroni e sindacato dei padroni hanno accettato per gli opertai che saranno assunti, che si tratterà di un nuovo contratto e l’anzianità non conterà niente. Gli operai dell’ILVA, da tempo, sanno che il vero premio di risultato dell’ILVA è la morte Si avvicina il 25 aprile. Perchè non deve […]

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  • Da Senza tregua di Giovanni pesce Negli anni prima della guerra lavorare alla Caproni, in tuta bianca, significava sfuggire all’Etiopia e dal 1937 in poi alla Spagna quando, invece di sbarcare a Massaua gli emigranti scendevano a terra a Tangeri, prima di ripartire per il fronte iberico. Lavorare alla Caproni significava sicurezza di un lavoro: idrovolanti, bimotori, aerei da primato, una produzione moderna, un clima artigianale. La Caproni era simbolo di prestigio, nonostante un declino che nessuno immaginava imminente. Lavorare alla Caproni, come in altri stabilimenti del tempo definiti “di interesse nazionale” permetteva all’operaio di sfuggire alla incerta sorte […] 0

    APRILE 1945: L’INGEGNERE DELLA CAPRONI VIENE GIUSTIZIATO

    Da Senza tregua di Giovanni pesce Negli anni prima della guerra lavorare alla Caproni, in tuta bianca, significava sfuggire all’Etiopia e dal 1937 in poi alla Spagna quando, invece di sbarcare a Massaua gli emigranti scendevano a terra a Tangeri, prima di ripartire per il fronte iberico. Lavorare alla Caproni significava sicurezza di un lavoro: idrovolanti, bimotori, aerei da primato, una produzione moderna, un clima artigianale. La Caproni era simbolo di prestigio, nonostante un declino che nessuno immaginava imminente. Lavorare alla Caproni, come in altri stabilimenti del tempo definiti “di interesse nazionale” permetteva all’operaio di sfuggire alla incerta sorte […]

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  • Caro Operai Contro, ancora un altro tavolo a Roma per gli operai Alcoa. Il nuovo padrone non vuole dire quando riparte la produzione e quindi i salari. Gli ammortizzatori sociali finiscono a luglio. Quanti sono in Italia gli operai in queste condizioni? E quanti ci son passati ed ora si trovano ancora peggio? La soluzione del nuovo padrone è solo un ripiego temporale, la vera soluzione sta nel superamento del padrone e del suo sistema sociale. Se tra gli operai e i lettori di Operai Contro si allargasse la consapevole riflessione della necessità di collegarsi per il partito, sarebbe […] 0

    Alcoa, è arrivato il padrone non il salario

    Caro Operai Contro, ancora un altro tavolo a Roma per gli operai Alcoa. Il nuovo padrone non vuole dire quando riparte la produzione e quindi i salari. Gli ammortizzatori sociali finiscono a luglio. Quanti sono in Italia gli operai in queste condizioni? E quanti ci son passati ed ora si trovano ancora peggio? La soluzione del nuovo padrone è solo un ripiego temporale, la vera soluzione sta nel superamento del padrone e del suo sistema sociale. Se tra gli operai e i lettori di Operai Contro si allargasse la consapevole riflessione della necessità di collegarsi per il partito, sarebbe […]

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  • Pubblichiamo la cronistoria degli scioperi a Torino. Altri possono inviarci la cronistoria degli scioperi a Milano, Genova, ecc   L’8 marzo del 1943 scioperarono a Torino sette stabilimenti. Si trattava del reparto tubi delle Ferriere Piemontesi, della Fiat Ricambi, della Tubi Metallici, dei reparti meccanico, serbatoi, verniciatura e montaggio della Fiat Aeronautica ,della Zenith, della Guinzio e Rossi e della Fispa. Tra il 9 e il 10 marzo entrarono in sciopero i seguenti stabilimenti: Società Nazionale delle Officine Savigliano, Pimet, Ambra, Conceria Fiorio, Fast Rivoli e reparto laminatoi delle Ferriere Piemontesi, Frig, Cir (Concerie Italiane Riunite), Borgognan e Capamianto. […] 0

    Scioperi del 1943 e 1944 a Torino

    Pubblichiamo la cronistoria degli scioperi a Torino. Altri possono inviarci la cronistoria degli scioperi a Milano, Genova, ecc   L’8 marzo del 1943 scioperarono a Torino sette stabilimenti. Si trattava del reparto tubi delle Ferriere Piemontesi, della Fiat Ricambi, della Tubi Metallici, dei reparti meccanico, serbatoi, verniciatura e montaggio della Fiat Aeronautica ,della Zenith, della Guinzio e Rossi e della Fispa. Tra il 9 e il 10 marzo entrarono in sciopero i seguenti stabilimenti: Società Nazionale delle Officine Savigliano, Pimet, Ambra, Conceria Fiorio, Fast Rivoli e reparto laminatoi delle Ferriere Piemontesi, Frig, Cir (Concerie Italiane Riunite), Borgognan e Capamianto. […]

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