OPERAI NON SIAMO I POLLI DI RENZO- RENZI E CGIL

Operai: Non rimpiango il vecchio PCI. Non l’ho mai considerato il partito che rappresentava gli interessi degli operai. In un mio documento pubblicato da Operai Contro “ Chi ha tradito Spartacus?” riporto il ruolo che il PCI, segretario Enrico Berlinguer, ebbe nei licenziamenti dei 62 operai della Fiat negli anni 80. I dirigenti del PCI, dopo la svolta della Bolognina, hanno preso le distanze dalla vecchia patacca così detta comunista. Occhetto, D’Alema, Veltroni, ecc hanno rincorso tanto il nuovo, e loro malgrado hanno consegnata la patacca al nuovo che sa già di vecchio, a Matteo Renzi. La base del […]
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Operai: Non rimpiango il vecchio PCI. Non l’ho mai considerato il partito che rappresentava gli interessi degli operai. In un mio documento pubblicato da Operai Contro “ Chi ha tradito Spartacus?” riporto il ruolo che il PCI, segretario Enrico Berlinguer, ebbe nei licenziamenti dei 62 operai della Fiat negli anni 80. I dirigenti del PCI, dopo la svolta della Bolognina, hanno preso le distanze dalla vecchia patacca così detta comunista. Occhetto, D’Alema, Veltroni, ecc hanno rincorso tanto il nuovo, e loro malgrado hanno consegnata la patacca al nuovo che sa già di vecchio, a Matteo Renzi. La base del PD proviene dal vecchio PCI, i nuovi dirigenti, da comunione e liberazione, boyscaut e massoni. Operai: Matteo Renzi, corrisponde a quella figura che Ernesto Galli della Loggia descriveva in un editoriale sul Corriere della Sera del 17.12.2013, e che OPERAI CONTRO ha commentato con un documento “ Alla ricerca di un nuovo dittatore”. Il populismo di Renzi ha avuto buon gioco nel rottamare una classe politica corrotta e incapace di portare avanti gli interessi dei padroni, nell’attuale crisi che attanaglia il sistema capitalista. Gli operai sotto la dittatura economica capitalista sono schiavi e devono rimanere schiavi; Il ragazzo Matteo sotto la tutela di RE Giorgio 1° il Massone ci mette molto impegno per accreditarsi come nuovo e degno rappresentante degli interessi dei padroni. Renzi, sei un ciarlatano, e sei contro gli operai, ti vanti di avere il 40% dei consensi, stai governando l’Italia grazie a RE Giorgio 1°, nessuno ti ha eletto e ti ricordiamo che nel parlamento borghese rappresenti sì e no circa 14 milioni di Italiani. Sei contro gli operai, questo lo si capisce dai provvedimenti che prendi in un parlamento asservito ai padroni. Operai, la crisi economica che attanaglia il sistema capitalista sta buttando in miseria gli operai in tutto il mondo. Sotto la dittatura economica capitalista nessuno può rappresentare i nostri interessi; i padroni ci hanno dichiarato guerra e alla guerra si risponde con la guerra. Organizziamo il nostro esercito, il luogo ideale sono le fabbriche dove si perpetua il nostro sfruttamento e la schiavitù del lavoro salariato. Lottiamo contro i licenziamenti, occupiamo le fabbriche dove i padroni ci spremono come limoni con ritmi insostenibili e salari da fame e poi ci licenziano. Operai: durante il fascismo nonostante il pericolo di rimetterci la vita gli operai sono stati artefici di lotte memorabili. Guardiamo in faccia la realtà: le file di ex operai che vanno a mangiare con moglie e figli alle mense della Caritas sono sempre più lunghe; ci sfrattano o ci sequestrano le case perché non possiamo pagare il fitto o le rate del mutuo; gli stessi padroni, con l’aiuto delle amministrazioni comunali e di finti volontari organizzano la distribuzione di generi di prima necessità ( latte, zucchero, pasta, passata di pomodoro) per chi accetta di umiliarsi nel riceverli e chi è disposto a subire angherie in fabbrica lo fa con la speranza che ….”ha da passà ‘a nuttata”. Operai ‘a nuttata è lunga, non si contano più tutte le volte che politicanti, padroni e governi di dx e di sx e sindacati tutti ci dicono che la crisi sta per finire, che si vede un lumicino in fondo al tunnel; il lumicino in fondo al tunnel sono le bombe che i capitalisti sganciano in giro per il mondo. Operai, le crisi storiche i padroni le hanno affrontate con le guerre, per poi ripartire con il nostro sfruttamento, non accettiamo di diventare carne da macello per difendere gli interessi dei padroni, no alla guerra fratricida contro gli sfruttati di altri paesi, non facciamo i polli del ciarlatano Renzi e nemmeno della CGIL, che ha firmato di tutto e di più, licenziamenti, CIG, contratti di solidarietà, mobilità corte e lunghe ecc. pur di legittimarsi agli occhi dei padroni. Adesso che la stanno scaricando organizza marce e minaccia forse lo sciopero generale che manca da ben 26 anni. OPERAI PER FARLA FINITA CON LA DITTATURA ECONOMICA BORGHESE DOBBIAMO ORGANIZZARCI IN MODO INDIPENDENTE. ORGANIZZIAMO IL NOSTRO PARTITO, TIRIAMO FUORI LE PALLE E POI VEDREMO COME FINISCE CON I CIARLATANI, I VENDITORI DI FUMO E I PADRONI CHE CI SFRUTTANO. NON CI SONO SCORCIATOIE RIFORMISTE PER LIBERARCI DALLE CATENE DELLA SCHIAVITU’.

A.L.

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