IRAN- LA POLIZIA E LE FORZE DI SICUREZZA DAVANTI ALLE FABBRICHE

Per impedire la mobilitazione operaia assieme alla gioventù in rivolta, polizia e forze speciali presidiano sabato 24 dicembre il cancello della raffineria per impedire lo sciopero e la manifestazione. Dall'appello del Consiglio per l'organizzazione delle proteste.
Condividi:

Per impedire la mobilitazione operaia assieme alla gioventù in rivolta, polizia e forze speciali presidiano sabato 24 dicembre il cancello della raffineria per impedire lo sciopero e la manifestazione. Dall’appello del Consiglio per l’organizzazione delle proteste.


 

La rivoluzione  ha momentaneamente rallentato il passo, a causa della forte repressione e della festa di Yalda, il solstizio di inverno la notte del 20-21 dicembre la più lunga dell’anno, che molte famiglie hanno trascorso al cimitero sulla tomba dei loro cari assassinati di recente ma anche nelle sollevazioni degli anni passati. La rivoluzione si riorganizza e trova nei ceti proletari una base che fa sentire più forte la voce.
Il 15-16-17 dicembre sono stati ulteriori giorni di sciopero e mobilitazione nel paese. La piccola media borghesia  ha aderito ma in modo meno entusiastico della precedente mobilitazione e meno negozi erano chiusi. Nei settori operai c’è stato invece maggiore coinvolgimento con alla guida gli operai delle raffinerie, sia i dipendenti diretti che gli esterni e l’indotto. Così la fermata del lavoro indetta nelle raffinerie per il 24/12 è stata bloccata da una pesante operazione di polizia contro i lavoratori, come descritto dall’appello riportato qui sotto.
Si tratta di un momento critico per la rivoluzione: se gli operai petroliferi riescono a svincolarsi dall’attacco repressivo si apre la porta ad una maggiore partecipazione operaia,  i metalmeccanici innanzi tutto che sono ancora assenti dalla scena, e alla saldatura delle azioni con gli studenti.
A cura di M. B.


APPELLO DEL CONSIGLIO PER L’ORGANIZZAZIONE DELLE PROTESTE DEI LAVORATORI PETROLIFERI A CONTRATTO
Come avevamo riferito, i colleghi delle terze parti (cioè delle aziende esterne – ndt) avevano indetto una manifestazione e uno sciopero per il terzo giorno di gennaio (ns. 24 dicembre) a causa dei loro problemi di lavoro e di sostentamento in diverse fasi della raffineria (per fase si intende un successivo ampliamento della raffineria a partire dall’impianto base entrato in produzione per primo – ndt) .
In risposta a questa chiamata, sabato mattina scorso, i colleghi si stavano preparando a tenere il loro comizio quando sono stati bloccati dalle forze di sicurezza.
Secondo il rapporto ricevuto, ad Asaluyeh, dalle 7:15 del 3 gennaio (24/12), veicoli della polizia, forze in borghese e un gran numero di auto con targhe personali con numeri non locali erano di stanza in Cactus Square, in modo che ogni pochi metri dal cancello d’ingresso stazionava un’auto della polizia. Le forze principali di South Pars (raffineria – ndt) erano di stanza intorno a Cactus Square e con questa presenza hanno impedito il raduno dei lavoratori.
Secondo le notizie ricevute, un certo numero di colleghi che protestavano sono stati arrestati dagli agenti di sicurezza non appena si sono presentati alla manifestazione, e non abbiamo ancora ricevuto notizie sul numero e sui nomi dei colleghi detenuti.
Questi aspetti della mobilitazione delle forze per trattare con gli operai mostrano il timore delle autorità e del governo nei confronti del raduno e della protesta degli operai.
In questo momento l’atmosfera delle raffinerie di South Pars è turbolenta e gli operai arrabbiati per queste minacce insistono sull’immediato rilascio dei colleghi arrestati e sul seguito delle loro richieste e proteste.
Il consiglio organizzatore delle proteste dei contrattisti petroliferi condanna fermamente le aggressioni ai colleghi di terzi e questi arresti, e sostiene le loro lotte e rivendicazioni.
Gli appaltatori ladri e saccheggiatori dovrebbero essere rimossi, e questa è la richiesta nazionale di tutti i lavoratori petroliferi.
Le forze repressive devono essere rimosse e la presenza della polizia sul posto di lavoro deve essere interrotta.
Le richieste di questi colleghi devono ricevere una risposta urgente.
Cerchiamo di unirci e lottare affinché i nostri colleghi vengano rilasciati immediatamente e senza condizioni.  25/12/2022   https://t.me/shoranaft

CRONACA MINIMA
-Sciopero del 24/12. Slogan “Non siamo schiavi”, richieste: Rimozione degli appaltatori.
Implementazione della classificazione (cioè i livelli contrattuali-ndt).
Aumento di salario.
Parità salariale con le forze delle compagnie petrolchimiche della regione.
Godere di condizioni straordinarie, bonus mensili, efficienza e diritti di produzione.
-18/12. 4 mullah sono stati feriti in strada a Qom, la città santa degli ayatollah.
-18/12. Manifestazione di protesta dei vigili del fuoco di Tabriz davanti al consiglio comunale per protestare contro le condizioni di vita e il ripristino dei diritti a causa della difficoltà e dei pericoli del loro lavoro.
-19/12. Presso il tribunale militare di Teheran e “in un ambiente di stretta sicurezza e circondato da guardie giurate” prosegue il processo per l’abbattimento dell’aereo ucraino  subito dopo il decollo l’8/1/2020 da parte dei Pasdaran. Temevano la ritorsione americana dopo i bombardamenti fatti in Iraq contro le loro basi per vendicare l’omicidio  del generale Soleimani da parte americana.  La maggioranza dei passeggeri erano iraniani emigranti . E’ un processo farsa di cui non vengono resi noti gli atti e i nomi degli imputati. I familiari delle vittime hanno protestato davanti al tribunale gridando slogan come “Non vogliamo un falso tribunale” e “L’esercito commette crimini, il tribunale lo sostiene”.
– 23/12. La popolazione di Sanandaj (Kurdistan) si è riunita nella moschea di Irshad per sostenere Mamusta Abdul Jabbar Lotfi, uno degli imam della congregazione di questa città, che è stato convocato presso il tribunale clericale di Hamadan per aver sostenuto la rivoluzione per la libertà del popolo.
-24/12. Persone armate hanno attaccato un veicolo delle forze di sicurezza della Repubblica islamica in Fazli Street a Zahedan (sud est Iran, Sistan e Baluchistan regioni con minoranze Baluchi doppiamente represse dal regime-ndt) e due poliziotti sono rimasti uccisi in questo scontro.
-25/12. Questa mattina è stata data alle fiamme la moschea Jame ad Anzali (città turistica sul Mar Caspio).
-a Mashhad è stato incendiato il ristorante di proprietà di un ufficiale dei Pasdaran.
-messaggio uscito dalla prigione il 17/12:
Se sarò vivo il 20 marzo, fammi gli auguri per il mio compleanno…!!
Sai che tra 3 mesi avrò 19 anni?
Sapevi che il mio vecchio e malato padre raccoglie scarti e li vende per girare la ruota della nostra vita?
Com’era felice mio padre che io crescessi e lo aiutassi.
Se ci fossi il 20 marzo, congratulati con me.
Anche se non ho mai organizzato una festa di compleanno prima d’ora.
Mohammed_Broghani condannato all’esecuzione.

Condividi:

Comments Closed

Comments are closed. You will not be able to post a comment in this post.