DA OPERAI AD OPERAI, DA STELLANTIS A WHIRPOOL

Un contributo da parte degli operai della Stellantis di Melfi agli operai della Whirlpool di Napoli
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Un contributo da parte degli operai della Stellantis di Melfi agli operai della Whirlpool di Napoli


 

Chi vi scrive è un gruppo di operai della Fca di Melfi (oggi Stellantis) che vuole dare un proprio contributo ai colleghi della Whirlpool di Napoli, oggi in enorme difficoltà.
La storia che stiamo per descrivere risale agli inizi di dicembre 2002 e vede come protagonisti gli operai dell’allora FIAT di Termini Imerese e quelli dell’allora SATA di Melfi.
La FIAT di Termini Imerese stava attraversando una fase cruciale per la sua sopravvivenza, gli Agnelli avevano manifestato la chiara volontà di non produrre più in quello stabilimento, con tutte le ripercussioni sociali facilmente immaginabili, esattamente ciò che sta accadendo a voi.
Alla SATA di Melfi invece si lavorava a pieno regime, era lo stabilimento più produttivo, anche grazie a turni, carichi e ritmi di lavoro massacranti, unici in Europa, oltre che al salario più basso di tutto il gruppo FIAT.
Gli operai di Termini erano in balia degli eventi, la politica e la stragrande maggioranza dei sindacati si dicevano preoccupati ma nei fatti non contrastavano seriamente la proprietà, la situazione precipitava giorno dopo giorno. Arrivarono i primi 220 licenziamenti – presagendo il peggio, gli operai siciliani decisero di prendere in mano la situazione, costrinsero tutte le organizzazioni sindacali a mettere in campo un iniziativa a livello nazionale.
I sindacati, messi all’angolo, organizzarono un’azione di lotta davanti i cancelli della SATA di Melfi. 500 operai di Termini arrivarono a Melfi e bloccarono per diversi giorni gli accessi alla fabbrica lucana.
In quei giorni fu proclamato sciopero anche alla SATA di Melfi, ma solo dalla Fiom, grazie alla pressione di un gruppo di delegati estremamente combattivo e riconosciuto dai propri colleghi.
Sola ai blocchi, anche la burocrazia Fiom ad un certo punto tentò di fare marcia indietro ma gli operai, determinati, imposero la loro linea e i picchetti continuarono.
Durante i giorni di lotta, gli operai della SATA di Melfi solidarizzarono con i colleghi siciliani, perché avevano compreso che quella battaglia era dell’intera classe, che quanto stava accadendo ai colleghi di Termini, se non contrastato unitariamente, avrebbe prima o poi indebolito tutti.
In quei giorni arrivò il sostegno concreto di tanti altri operai di altre fabbriche e di solidali, giunti a Melfi da tutta Italia.
Giornalisti e televisioni nazionali raccontarono la cronaca degli avvenimenti, in tanti parteggiarono per la battaglia degli operai di Termini.
Termini Imerese grazie a quella lotta non chiuse, iniziarono i lavori di ristrutturazione e dopo 3 anni iniziò la produzione della Lancia Y.
Vi abbiamo raccontato la nostra esperienza, siamo convinti che se la ricordano bene anche i segretari dei sindacati campani con cui vi relazionate, perché fu una battaglia importante.
Decidere di organizzare un’azione di lotta davanti lo stabilimento Whirpool italiano più produttivo potrebbe riaprire una vertenza che oggi appare molto compromessa, obbligare i vostri rappresentanti sindacali a seguire la vostra linea, come fecero gli operai di Termini, e non viceversa.
Oggi siete ancora operai della Whirlpool perché la pandemia in corso ha bloccato i licenziamenti, ma, appena ci saranno le minime condizioni, padroni e politici passeranno senza pietà sulla vostre vite, bisogna agire subito prima che sia troppo tardi.
State certi che avrete il sostegno e la solidarietà dei vostri colleghi di altri stabilimenti Whirlpool, esattamente come facemmo noi con i colleghi siciliani.
Un contributo il nostro, senza alcuna presunzione di voler dare lezioni di lotta a nessuno ma con la speranza che la vostra situazione si risolva per il meglio, con la consapevolezza che alcune battaglie, come adesso la vostra o quella alla Arcelor Mittal di Taranto, possono determinare un arretramento o un avanzamento di tutta la classe operaia.
Operai Stellantis di Melfi e Pomigliano

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