Calenda in Sardegna a caccia di voti

Caro Operai Contro, con l’avvicinarsi delle elezioni politiche ministri e politici sono in pista a caccia di voti. Come al solito i loro argomenti forti sono le promesse. Calenda ministro dello sviluppo economico prima del governo Renzi ora di Gentiloni, è in tournèe in Sardegna e promette che “In Sardegna ci può essere e ci sarà uno sviluppo industriale”. Calenda tira fuori dal cappello “Il progetto Matrica strategico per l’Isola”. I politici dei padroni prima delle elezioni hanno (a chiacchiere) la soluzione dei problemi. Nel vano tentativo di recuperare il voto degli operai che ormai in massa disertano le […]
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Caro Operai Contro,

con l’avvicinarsi delle elezioni politiche ministri e politici sono in pista a caccia di voti. Come al solito i loro argomenti forti sono le promesse. Calenda ministro dello sviluppo economico prima del governo Renzi ora di Gentiloni, è in tournèe in Sardegna e promette che “In Sardegna ci può essere e ci sarà uno sviluppo industriale”. Calenda tira fuori dal cappello “Il progetto Matrica strategico per l’Isola”. I politici dei padroni prima delle elezioni hanno (a chiacchiere) la soluzione dei problemi. Nel vano tentativo di recuperare il voto degli operai che ormai in massa disertano le urne, Calenda annuncia che “Non ci sarà più la fabbrica tradizionale”, bensì “L’industria 4.0 può essere un modello anche per la Sardegna? “È una rivoluzione che deve essere sfruttata dall’isola”. Calenda e i politici con la loro “rivoluzione”, andrebbero accolti con un festoso bel concerto di sassi. Capito mi hai?

Saluti sardi.

 

Allego articolo da Sardinia Post

Il ministro Calenda a Portovesme: “Il progetto Matrica strategico per l’Isola”

“In Sardegna ci può essere e ci sarà uno sviluppo industriale. E lo si fa già oggi con il recupero di una serie di impianti che sono strategici non solo per la Sardegna ma per l’intera Italia, in particolare Alcoa e Eurallumina”. Ne è convinto il ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda, intervistato dal quotidiano La Nuova Sardegna. Dopo la sua recente visita a Portovesme, nel Sulcis, il ministro ha ribadito che “l’alluminio primario è fondamentale per lo sviluppo economico della nazione e questi impianti sono strategici. Ecco perché il governo ci crede e da lungo tempo lavora perché queste realtà produttive non si perdano”.

Per la Sardegna, però, restano gap infrastrutturali storici: trasporti, costo dell’energia e delle materie prime. “Lo so benissimo – ha osservato il ministro nell’intervista – ecco perché ho firmato un decreto che abbatte i costi per le imprese energivore come mai nella storia del Paese. Questo cambierà lo scenario per chi produce in Sardegna ed eliminerà uno degli ostacoli essenziali allo sviluppo di grandi aziende strategiche”.

L’industria 4.0 può essere un modello anche per la Sardegna? “È una rivoluzione che deve essere sfruttata dall’isola, come da tutte le altre regioni italiane – ha detto Calenda – non ci sarà più la fabbrica tradizionale. L’avvento della digitalizzazione e dei processi basati sull’alta tecnologia sono la base di una nuova rivoluzione industriale. Si crea una nuova industria moderna, pulita e cresce la produttività”. Sul polo chimico di Porto Torres, il ministro ha detto: “Ho avuto incontri con l’amministratore delegato di Eni che mi ha confermato il grande interesse e il grande impegno sul progetto Matrica. Con il governatore Pigliaru ho fatto il punto anche su Porto Torres. Matrica è il futuro, è uno degli investimenti di sviluppo che sono indispensabili per l’Italia”.

 

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