Con uno sciopero al mese non si respingono i licenziamenti

Caro Operai Contro, il sindacalista si lamenta perché con uno sciopero al mese, l’azienda non retrocede dalla decisione di licenziare 15 lavoratori su 85 dipendenti alla Elframo. Forse uno sciopero al mese è un po’ scarsino se vuoi veramente opporti ad un padrone che in pratica vuole licenziare il 20 per cento dei dipendenti. Operai, con il sindacalismo pantofolaio non abbiamo la possibilità di resistere veramente ai licenziamenti, alla volontà del padrone. Un sindacalismo operaio è possibile con il nostro impegno personale ma collettivo, per forme e tempi di lotta che lascino il segno per la loro incisività, e […]
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Caro Operai Contro,

il sindacalista si lamenta perché con uno sciopero al mese, l’azienda non retrocede dalla decisione di licenziare 15 lavoratori su 85 dipendenti alla Elframo. Forse uno sciopero al mese è un po’ scarsino se vuoi veramente opporti ad un padrone che in pratica vuole licenziare il 20 per cento dei dipendenti. Operai, con il sindacalismo pantofolaio non abbiamo la possibilità di resistere veramente ai licenziamenti, alla volontà del padrone. Un sindacalismo operaio è possibile con il nostro impegno personale ma collettivo, per forme e tempi di lotta che lascino il segno per la loro incisività, e per chiamare alla solidarietà le fabbriche della zona e della provincia. Oggi a me domani a te: questo sta alla base della solidarietà della lotta operaia. Senza contare che in ogni zona, in ogni provincia vi sono più realtà colpite pesantemente dalla politica dei padroni.

Saluti operai

 

Articolo da L’Eco di Bergamo

A rischio 15 lavoratori su 85 dipendenti
Elframo, corteo sull’asse interurbano

Ancora in sciopero i lavoratori della Elframo, azienda metalmeccanica di Bergamo produttrice di grossi elettrodomestici, che con 85 dipendenti ha dichiarato esuberi e volontà di licenziamento per 15 lavoratori.

Martedì mattina gli operai sono scesi per strada e manifestato per le vie della città, arrivando a occupare parte del tratto di asse interurbano.«È un fatto grave – dice Emanuele Fantini, segretario Fim Cisl regionale – che l’azienda prosegua senza tener minimamente in conto le richieste e le proposte di lavoratori e organizzazioni sindacali. Dall’ultimo sciopero effettuato (un mese fa) non abbiamo avuto nessuna risposta, solo un comunicato, apparso ieri in bacheca, che annuncia solo che la direzione procederà per la sua strada».

«Sbagliato e poco costruttivo l’atteggiamento dell’azienda, che in più occasioni ha risposto alle nostre proposte solo con dinieghi – dice Luca Nieri, segretario generale Fim di Bergamo -. Confidiamo da domani in un atteggiamento più propositivo».

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