AL RAZZISMO NEL 21° SECOLO SI RISPONDE CON UN SOLO MEZZO: IL FUOCO

Il fallimento è totale. Nella nazione con il capitalismo industriale più moderno e sviluppato, con la democrazia più avanzata e stabile, dei poliziotti, uomini addestrati e organizzati dallo Stato schiacciano e soffocano sul selciato un nero perché è nero. Siamo nell’anno 2020.
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Il fallimento è totale. Nella nazione con il capitalismo industriale più moderno e sviluppato, con la democrazia più avanzata e stabile, dei poliziotti, uomini addestrati e organizzati dallo Stato schiacciano e soffocano sul selciato un nero perché è nero. Siamo nell’anno 2020.


 

Breonna Taylor, infermiera di 26 anni e stata uccisa il 13 marzo 2020, con otto colpi di pistola all’interno del proprio appartamento a Louisville nel Kentucky. Ad ucciderla una pattuglia della narcotici durante un’operazione antidroga che identificava la casa come centro di spaccio. I poliziotti avrebbero cercato di introdursi nell’appartamento senza segnalare la propria presenza, il convivente di Breonna, K. Walker, reagì sparando temendo un’intrusione. Il colpo ferì alla coscia un poliziotto. Walker fu inizialmente accusato di tentato omicidio per il ferimento del poliziotto ma le accuse sono state recentemente ritirate, riconoscendo all’accusato di aver agito per legittima difesa non essendosi identificati prima di introdursi nell’appartamento. La polizia avrebbe erroneamente identificato l’appartamento con un altro a circa 10 km di distanza. Al momento nessuno è stato incriminato per la morte di Breonna.
Il 29 maggio venerdì mattina un migliaio di manifestanti sono scesi a Louisville, per protestare contro la morte di Breonna, 7 persone sono rimaste ferite da colpi di arma da fuoco, due in maniera grave.

Ahmaud Arbery 25 anni viene ucciso a colpi di arma da fuoco, il 23 febbraio 2020. mentre fa Jogging vicino a Brunswick nella contea di Glynn, Georgia. L’omicidio una vera e propria esecuzione è stato eseguito da tre residenti bianchi della classe media, Travis McMichael, suo padre Gregory e da William “Roddie” Bryan che ha filmato l’esecuzione. Gregory McMichael è un ex ufficiale di polizia ed ex collaboratore del procuratore distrettuale. Hanno inseguito Ahmaud perché lo sospettavano di alcune effrazioni nelle ville della zona. Quando lo hanno visto lo hanno inseguito armati e raggiuntolo lo hanno ucciso a colpi di pistola. Nonostante i tre fossero stati trovati sul luogo dell’omicidio sono stati incriminati e arrestati solamente oltre due mesi dopo. In tutto questo periodo il sistema investigativo e giudiziario si era rifiutato di aprire un’indagine sull’assassinio del giovane nero.

George Floyd afroamericano di 46 anni, è morto lunedì 25 maggio 2020, dopo che un ufficiale di polizia di Minneapolis si era inginocchiato sul suo collo, dopo che Floyd era già stato ammanettato.
Il dipartimento di polizia ha dichiarato di averlo fermato sulla base di un semplice sospetto e di avergli ordinato di uscire dal suo veicolo, secondo la polizia avrebbe opposto resistenza. “La pattuglia era composta da 4 agenti che hanno ammanettato il sospetto” – secondo la dichiarazione del Dipartimento di polizia – “hanno subito notato che aveva difficoltà di tipo medico. Hanno provveduto immediatamente a chiamare un’ambulanza che lo ha trasportato ad un vicino centro medico, dove è morto poco dopo il suo arrivo”, conclude la nota del dipartimento.
Il fermo e le fasi successive sono avvenute in presenza di decine di persone che hanno filmato quanto accadeva. I presenti hanno anche sentito Floyd che si lamentava di non riuscire a respirare, invocava la madre e chiedeva aiuto. I video dimostrano che il poliziotto ha continuato a bloccare il collo del fermato anche quando era ormai privo di sensi da quattro minuti.
Il dipartimento martedì mattina ha licenziato i 4 poliziotti, Derek Chauvin – l’ufficiale che si era inginocchiato sul collo di Floyd – Thomas Lane, Tou Thao e J. Alexander Kueng, il licenziamento avviene dopo che il video mostra in maniera evidente che G. Floyd era ammanettato steso a terra ed in condizioni da non poter nuocere.


Appena la notizia del licenziamento senza incriminazione e arresto dei poliziotti si diffonde, migliaia di persone scendono in piazza scontrandosi con la polizia a Minneapolis e Memphis, per protestare contro l’ennesimo nero ucciso mentre detenuto. Gli scontri vanno avanti per ore con i manifestanti, che distruggono e incendiano auto della polizia. A Minneapolis una stazione di polizia viene presa d’assalto e incendiata. Gli scontri mercoledì e giovedì sera si estendono ad altre città americane come Los Angeles, New York, Denver, Louisville, ecc. dove migliaia di manifestanti, neri e bianchi, si scontrano con la polizia.
Trump, venerdì mattina, minaccia che darà ordine di sparare a vista sui manifestanti e che ancora una volta verrà chiamata ad intervenire la Guardia Nazionale soprattutto per sedare la rivolta a Minneapolis.
Traduzione e ricerca a cura di M.C.

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