L’ORGANIZZAZIONE DELL’AUTODIFESA OPERAIA NON È PIÙ RINVIABILE

Comunicato del SI Cobas sugli scontri davanti ai cancelli della Fedex Zampieri di Tavazzano giovedì notte.
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Comunicato del SI Cobas sugli scontri davanti ai cancelli della Fedex Zampieri di Tavazzano giovedì notte.


 

IL TENTATO OMICIDIO AD OPERA DI ZAMPIERI NON DEVE RESTARE SENZA CONSEGUENZE.
FERMIAMO LA NUOVA STRATEGIA DELLA TENSIONE CONTRO I LAVORATORI IN LOTTA!
Nel pomeriggio di oggi il nostro compagno Abdelhamid ha lasciato l’ospedale di Lodi con una prognosi di 15 giorni, fratture al naso e il volto tumefatto. Ma poteva andare molto peggio!
Le immagini dell’agguato avvenuto nella notte di giovedì, pubblicate sulla nostra pagina e veicolate nelle scorse ore su tutti i media nazionali, svelano inequivocabilmente che chi ha armato la mano delle squadracce in azione a Tavazzano, lo ha fatto col chiaro intento di uccidere.
Il goffo tentativo operato da Zampieri e da ambienti della Questura di derubricare l’accaduto come una semplice rissa scatenata dal malcontento dei lavoratori per i continui scioperi, si sta rivelando un boomerang clamoroso nei confronti dei padroni, di chi li protegge e dei mafiosi che fungono da loro braccio armato.
I video in nostro possesso (alcuni dei quali saranno pubblicati nelle prossime ore) mostrano chiaramente come l’azione armata sia stata sollecitata dai responsabili di Zampieri e preordinata con tanto di preparazione e deposito dei bastoni all’interno del magazzino.
Che Zampieri abbia assoldato nelle sue fila qualche operaio disperato alle sue dipendenze imponendogli di aggregarsi alle squadracce di mercenari dietro il ricatto del mancato rinnovo del contratto non lo escludiamo: già in occasione della precedente aggressione avvenuta a San Giuliano Milanese lo scorso 24 maggio, alcuni lavoratori pakistani hanno ammesso di essere stati spinti allo scontro “perché siamo assunti a tempo determinato con paghe di 30 euro a notte, e se non si fermano gli scioperi Zampieri non ci rinnova il contratto”.
Quel che è certo è che a guidare la manovalanza armata sono sempre gli uomini di Zampieri e i bodyguard della famigerata agenzia di intelligence Skp.
Il SI COBAS NON CONSENTIRÀ CHE QUESTA VICENDA FINISCA NEL DIMENTICATOIO!
È ORA DI DIRE BASTA ALL’UTILIZZO DI MERCENARI E AGENTI PRIVATI PER ASSALTARE I LAVORATORI IN SCIOPERO!
È ORA DI FERMARE CON OGNI MEZZO NECESSARIO QUESTA ESCALATION DI VIOLENZA CONTRO LE LOTTE OPERAIE!
Per più di 10 anni il nostro sindacato ha sempre manifestato e scioperato fuori ai cancelli dei magazzini in maniera completamente pacifica e a mani nude: ma se questo vuol dire esporre i lavoratori a rischiare la vita per reclamare i propri diritti e subire passivamente la violenza e la furia padronale, allora si rende necessaria e non più rinviabile l’organizzazione dell’autodifesa operaia e proletaria!
SE SI CONSENTE A FEDEX E A ZAMPIERI DI AGGREDIRE INDISTURBATI E ATTENTARE ALLA VITA DEI LAVORATORI, ANCHE GLI ALTRI PADRONI SARANNO SPINTI A FARE ALTRETTANTO E AD ASSOLDARE ORDE DI MAZZIERI AL LORO SERVIZIO!
Il 18 giugno sciopereremo in tutta la logistica e il 19 saremo a Roma per respingere una volta e per tutte questi attacchi, e per denunciare le connivenze e le complicità tra i padroni, le forze dell’ordine e il governo Draghi nel costruire una nuova strategia della tensione contro i lavoratori in lotta.
Per parte nostra, continuiamo ad insistere sulla necessità immediata di un tavolo istituzionale a Roma col ministro dello sviluppo economico Giorgetti per risolvere la vertenza-Fedex e consentire il ritorno al lavoro dei 272 facchini di Piacenza.
Nell’immediato, diamo indicazione a tutti i Cobas di rifiutarsi di lavorare merce proveniente dai magazzini Zampieri, e invitiamo tutti i solidali a costruire una campagna immediata per il boicottaggio di FedEx in contemporanea con l’imponente campagna pubblicitaria condotta da quest’ultima in occasione degli europei di calcio.
Solo la lotta paga!
Toccano uno- Toccano tutti!
SI Cobas nazionale

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