LA PIAGGIO DI PONTEDERA IN AGITAZIONE

La resistenza operaia è forte. Si sciopera da giorni contro la revoca della pausa covid di dieci minuti.  L'adesione è alta. Gli organizzatori sono i delegati sospesi dalla FIOM e delegati dell'USB. Gli altri sindacalisti? Stanno con Colaninno.
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La resistenza operaia è forte. Si sciopera da giorni contro la revoca della pausa covid di dieci minuti. L’adesione è alta. Gli organizzatori sono i delegati sospesi dalla FIOM e delegati dell’USB. Gli altri sindacalisti? Stanno con Colaninno.


Lo sciopero organizzato dalle RSU Piaggio sul mantenimento dei 10 minuti di pausa aggiuntiva, osservata superficialmente o ideologicamente, potrebbe sembrare una battaglia riformista, di retroguardia, tesa solamente a migliorare le pesantissime condizioni di lavoro soprattutto dai forsennati ritmi nelle linee di produzione. Andando a ricostruire la vicenda, tuttavia, appare chiaro che i delegati operai, essendo indubbiamente radicati nella loro fabbrica, si sono mossi tenendo conto dei rapporti di forza concreti tra gli interessi del padrone e dei sindacalisti compiacenti da una parte e gli interessi della maggioranza degli operai Piaggio dall’altra.
Il Comitato Operaio della Piaggio (operai ed ex delegati operai Fiom attualmente sospesi) è stato in grado di valutare in maniera cosciente e sapiente quando e come dosare lo scontro per mantenere compatto il fronte degli operai.
Attenuando nei momenti di riflusso l’azione, per riorganizzarla più forte in una situazione favorevole, ottenendo così il consenso ed il sostegno allo sciopero nonostante che la maggioranza dei sindacalisti compromessi (FIOM, FIM, UILM, UGL), spesso distaccati dalla fabbrica o dalla produzione, fossero palesemente contrari e oggettivamente dalla parte del padrone.
Questo senza rinunciare o concedere a Colaninno nessuno dei punti contenuti nel comunicato dei delegati operai diffuso prima della ripresa dopo il Lockdown di marzo/aprile [1].
In quel comunicato infatti, i delegati operai, proponevano come misure di contenimento del contagio: 1) riduzione del numero dei lavoratori presenti in fabbrica per implementare il distanziamento anti covid 19; 2) riduzione dell’orario di lavoro e/o pause aggiuntive per interrompere l’uso continuativo delle mascherine.
A sostegno delle richieste, i delegati operai, allegavano diversi studi scientifici sulla nocività dell’uso prolungato delle mascherine. Queste rivendicazioni venivano sostenute da interruzioni di lavoro a fine turno di due ore a cui aderivano soprattutto gli operai delle linee di produzione (tutti gli altri delegati sindacali non aderiranno allo sciopero).
La direzione della Piaggio, risponde tentando prima in maniera provocatoria di escludere i delegati operai Fiom dalle riunioni del “Comitato di verifica del protocollo Piaggio”, ed in seguito di disinnescare il rafforzarsi del fronte operaio in sciopero concedendo “qualcosa”. Infatti alla riunione del 7 maggio 2020 del “Comitato di verifica “, l’azienda “concede” 10 minuti di pausa aggiuntiva appoggiata da tutti i sindacalisti (CISL, UIL, UGL e USB).
Gli scioperi convocati dai delegati operai continueranno a fasi alterne con le medesime iniziali parole d’ordine [2].
Durante la pausa natalizia, la direzione Piaggio, unilateralmente e con l’assenso dei sindacalisti CISL, UIL e UGL revoca la pausa aggiuntiva dei 10 minuti per turno di lavoro. I delegati del Comitato Operaio Piaggio non ci stanno e convocano lo sciopero di un’ora a fine turno per il 15/01/21[3].
Il 19/01/21 un nuovo comunicato convoca lo sciopero di 15 minuti a fine turno a cui aderiranno massicciamente le linee di produzione, a questo sciopero aderiscono anche i delegati USB[4].
La direzione Piaggio, vista l’alta adesione cerca di correre ai ripari affidando la disinformazione ed il tentativo di divisione ai sindacalisti compromessi e ai capi e capetti della gerarchia di fabbrica.
Il fronte degli operai, tuttavia, rimane compatto e lo sciopero viene confermato lunedì 25 gennaio per tutta la settimana [5] ed è tuttora in corso.[6]

M.C.

 

  1. A maggio la ripresa della produzione il primo sciopero

     

     

  2. A luglio impossibile lavorare per 8 ore con la mascherina alle alte temperature

  3. Gennaio 21 sciopero contro il taglio della pausa

  4. Gennaio 21 il fronte si allarga

  5. Alta adesione degli scioperi, confermato il calendario fino al 25

  6. Il giudizio del Comitato Operaio Piaggio

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