DEVONO ESSERE I FUNZIONARI SINDACALI FILO PADRONALI CHE DEVONO ESSERE BUTTATI FUORI DAL SINDACATO NON I QUATTRO DELEGATI DELLA PIAGGIO SOSPESI DALLA FIOM

Volantino dato ieri e oggi (31/07/20) al cambio fra il primo e il secondo turno degli stabilimenti FCA di Pomigliano e Melfi, in solidarietà ai delegati Piaggio sospesi dalla Fiom
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Volantino dato ieri e oggi (31/07/20) al cambio fra il primo e il secondo turno degli stabilimenti FCA di Pomigliano e Melfi, in solidarietà ai delegati Piaggio sospesi dalla Fiom


 

Sospesi per dieci mesi Massimo Cappellini, Adriana Tecce, Giorgio Guezze e Antonella Bellagamba. A deciderlo è stato il Comitato nazionale di garanzia della Cgil, chiamato a decidere sul ricorso presentato dal segretario provinciale Fiom Massimo Comparini.
Cappellini, Tecce, Guezze e Bellagamba sono delegati storici della Piaggio che hanno largo seguito tra gli operai dello stabilimento. Si sono sempre distinti per la loro attività a fianco degli operai della Piaggio contro il peggioramento delle condizioni di lavoro, le svendite salariali e l’aumento del tempo di lavoro.
Sull’ultimo contratto integrativo alla Piaggio che siglava il peggioramento delle condizioni di lavoro, la maggior parte degli operai delle linee e i quattro delegati FIOM si schierarono contro scioperando in massa. L’accordo sull’integrativo passò, con la firma della FIOM, dopo un referendum farsa in cui gli “improduttivi”, impiegati, capi e operai per lo più lontani dalla produzione, avevano votato a favore dell’azienda.
Nel periodo del lockdown, con lo stabilimento aperto, questi delegati hanno sistematicamente denunciato le condizioni di pericolo per la salute che potevano derivare lavorando in quelle condizioni. E’ una battaglia ancora in corso. l’ultimo sciopero è stato proclamato per l’ultima ora di lavoro da martedì 27 luglio a venerdì 31 luglio per “ridurre la giornata lavorativa a sette ore” contro il caldo soffocante dei reparti aggravato dall’uso delle mascherine contro “l’indisponibilità dell’azienda a fare investimenti utili per migliorare le condizioni dei lavoratori”.
Contro di loro e contro gli operai combattivi che li sostengono, l’azienda utilizza la mano pesante con provvedimenti disciplinari e continue minacce. I dirigenti FIOM invece di sostenerli aiutano l’azienda.
Ai funzionari sindacali non interessano gli operai che lottano contro il padrone, ma solo i tavoli “istituzionali” dove si assicurano la rappresentatività che serve loro per continuare a non lavorare. Per questo privilegio sono anche disponibili a isolare i delegati e gli iscritti della loro organizzazione di fronte al padrone, creando i presupposti per iniziative repressive ancora più forti da parte dei vertici aziendali.
La situazione della Piaggio dimostra ancora una volta che da una parte c’è il padrone con i suoi alleati e dall’altra ci sono gli operai che cercano di difendere la pelle.
Gli operai combattivi sono a fianco di Massimo Cappellini, Adriana Tecce, Giorgio Guezze e Antonella Bellagamba e a tutti gli operai della Piaggio. Organizzando la resistenza in fabbrica hanno dimostrato cosa significa sindacalismo operaio, rompendo con il collaborazionismo sindacale
Se noi operai siamo uniti padroni e sindacalisti collaborazionisti devono abbassare la cresta
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GLI OPERAI FCA DEL PARTITO OPERAIO


PER CONTATTI: [email protected]


 

Volantino in formato pdf

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