Domenikon nel ’43: Strage di civili greci ad opera dei militari italiani

Redazione di Operai Contro, a Domenikon, in Grecia, durante la seconda Guerra mondiale, il 16 febbraio 1943, almeno 140 civili greci furono uccisi dai militari italiani. Il gip militare di Roma Elisabetta Tizzani ha archiviato il processo. Un’altra strage dei militari italiani senza colpevoli. A Domenikon, piccolo villaggio della Tessaglia, un attacco partigiano contro un convoglio italiano aveva provocato la morte di nove soldati delle Camicie Nere. Come reazione il generale Cesare Benelli, comandante della Divisione ‘Pinerolo’, ordinò la repressione . Centinaia di soldati circondarono e dettero alle fiamme il paese, rastrellarono la popolazione e, nella notte, fucilarono circa […]
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Redazione di Operai Contro,

a Domenikon, in Grecia, durante la seconda Guerra mondiale, il 16 febbraio 1943, almeno 140 civili greci furono uccisi dai militari italiani. Il gip militare di Roma Elisabetta Tizzani ha archiviato il processo. Un’altra strage dei militari italiani senza colpevoli.

A Domenikon, piccolo villaggio della Tessaglia, un attacco partigiano contro un convoglio italiano aveva provocato la morte di nove soldati delle Camicie Nere.

Come reazione il generale Cesare Benelli, comandante della Divisione ‘Pinerolo’, ordinò la repressione .

Centinaia di soldati circondarono e dettero alle fiamme il paese, rastrellarono la popolazione e, nella notte, fucilarono circa 140 uomini e ragazzi dai 14 agli 80 anni.

Altro che italiani brava gente. I soldati e i fascisti, al servizio dei padroni, sono responsabili di molte stragi.

Durante la seconda guerra mondiale la ferocia dei militari dell’Italia fascista contro i civili greci fu terribile. Domenikon fu uno dei tanti episodi di ferocia.

L.S.

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