FIAT DI MELFI: A DICEMBRE CASSA INTEGRAZIONE PER TUTTI GLI OPERAI

Redazione di Operai Contro, noi operai veniamo sfruttati  fino alla morte dai padroni. Quando i loro profitti rallentano si inventano sistemi di produzione che aumentano il nostro sfruttamento per battere la concorrenza. Arrivano persino ad assumere se il mercato lo richiede. Quando calano le vendite il padrone ci mette in CIG o ci licenzia. Ci condanna alla fame. Questo è il lavoro salariato su cui si basa la società capitalista. Dopo la cassa di Ottobre si preparano due settimane di cassa a Dicembre. Circa 12.000 operai(8.000 FCA Plant e 4.000 tra indotto, logistica e servizi) verranno messi in cassa […]
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Redazione di Operai Contro,

noi operai veniamo sfruttati  fino alla morte dai padroni. Quando i loro profitti rallentano si inventano sistemi di produzione che aumentano il nostro sfruttamento per battere la concorrenza. Arrivano persino ad assumere se il mercato lo richiede. Quando calano le vendite il padrone ci mette in CIG o ci licenzia. Ci condanna alla fame. Questo è il lavoro salariato su cui si basa la società capitalista.

Dopo la cassa di Ottobre si preparano due settimane di cassa a Dicembre. Circa 12.000 operai(8.000 FCA Plant e 4.000 tra indotto, logistica e servizi) verranno messi in cassa e perderanno parte del salario.

Operai è il sistema capitalista, il sistema dei padroni, che va eliminato.

Operai dobbiamo organizzare il Partito Operaio per vincere la guerra contro i padroni

Un operaio FCA di Melfi

Alla FCA di Melfi si evidenzia

da immediato.net

Si allarga lo spettro della cassa integrazione nello stabilimento di Melfi, simbolo del “Jobs Act” di Matteo Renzi che a giugno 2015 fece visita alla fabbrica. I lavoratori sono preoccupati per le due settimane di Cigo a dicembre, che coinvolgerebbero tutti i lavoratori – compresi i 1850 da poco assunti grazie alla nuova legge – impegnati nello stabilimento. Dunque, cresce la preoccupazione già esplicitata dai sindacati per il calo delle vendite della Fiat Punto.

La visita di Renzi a Melfi

I dati diramati dall’Inps oggi sembrano confermare la fase calante della parabola del lavoro in Italia. “Le assunzioni di datori di lavoro privati, nel periodo gennaio-agosto 2016 sono risultate 3.782.000, con una riduzione di 351.000 unità rispetto al corrispondente periodo del 2015 (-8,5%). Nel complesso delle assunzioni sono comprese anche le assunzioni stagionali (447.000)”. È quanto informa l’osservatorio sul precariato dell’Inps secondo cui il rallentamento delle assunzioni ha riguardato principalmente i contratti a tempo indeterminato: -395.000, pari a -32,9% rispetto ai primi otto mesi del 2015. “Come già segnalato nell’ambito dei precedenti aggiornamenti dell’Osservatorio, il calo va considerato in relazione al forte incremento delle assunzioni a tempo indeterminato registrato nel 2015, anno in cui dette assunzioni potevano beneficiare dell’abbattimento integrale dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro per un periodo di tre anni”.
Analoghe considerazioni possono essere sviluppate per la contrazione del flusso di trasformazioni a tempo indeterminato (-35,4%).

Fca: a Melfi primo giorno lavoro per 300 interinali

Nei primi otto mesi del 2016, secondo l’Inps, sono stati stipulati 330.262 contratti a tempo indeterminato con gli sgravi contributivi previsti dalla legge di stabilita’ (il 40% dei contributi). Si tratta del 32,8% dei contratti rispetto al totale delle assunzioni e trasformazioni a tempo indeterminato. La spinta del Jobs Act e – soprattutto – delle decontribuzioni per le assuzioni a tempo indeterminato, dunque, perdono vigore. E la dinamica del lavoro ne risente. Peggio: aumentano i licenziamenti “per giusta causa e per giustificato motivo soggettivo”. In due anni sono passati da 35 a 46 mila: il 31% in più.

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